Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Martedì 26 gennaio 2021

uscire dalla crisi - Conte Nuovo DPCM - Rimpasto di governo

Il racconto della giornata di martedì 26 gennaio 2021 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia all’attesa per le consultazioni al Quirinale dopo le dimissioni presentate oggi a Mattarella da Giuseppe Conte, mentre dall’UE continuano a denunciare i ritardi sui vaccini senza tentare la strada di esigere la licenza dei farmaci per ragioni di salute pubblica. La doppia menzogna di Attilio Fontana sulla zona rossa in Lombardia e il caso delle mascherine U Mask su cui sta indagando la Procura di Milano. Negli Stati Uniti, intanto, Joe Biden firmerà a breve una serie di ordini esecutivi sul tema della giustizia razziale. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Sono 10.593 i nuovi casi di covid registrati nelle ultime 24 ore. 257Mila i tamponi effettuati. Il tasso di positività scende al 4,1%, ieri era al 5,9.
Tornano a calare anche le terapie intensive, 49 in meno tra entrate e uscite rispetto a ieri, per un totale di 2.372 persone attualmente ricoverate in terapia intensiva. Prosegue anche il calo dei ricoverati nei reparti ordinari. Mentre resta alto il numero di vittime 541 quelle comunicate nelle ultime 24 ore, ieri erano state 420.

Al via domani le consultazioni al Quirinale

(di Anna Bredice)

Sarà domani forse la giornata in cui si sveleranno un po’ di più le intenzioni dei partiti. Per ora c’è un po’ di tattica e alcune dichiarazioni, che però non fanno ben sperare in un nuovo reincarico a Conte. Del resto era proprio quello che lui temeva: un minuto dopo le sue dimissioni sono cominciate le frasi di appoggio, ma commissionate da molte subordinate. “Prima parliamo di programmi e temi, poi vengono i nomi”, è ad esempio l’ultima dichiarazione del capogruppo del Pd Marcucci, che non sembra spellarsi le mani per il ritorno di Conte a Palazzo Chigi. L’attenzione naturalmente è verso Italia viva, che al momento vuole tenersi ancora un po’ coperta: “Nessun veto”, dicono, ma i renziani aspettano di capire come va a finire la costruzione di un nuovo gruppo al senato, se avrà i numeri necessari per convincere Mattarella a dare un nuovo incarico a Conte: a quel punto decideranno. L’assemblea di Italia viva è prevista domani sera: ancora del tempo quindi per valutare. L’operazione di Conte per un nuovo gruppo va avanti ma a rilento. De Falco sparge ottimismo e dice che sono già dieci, ma i nomi sembrano gli stessi di qualche giorno fa. Poi c’è il centrodestra che ha deciso di andare insieme alle consultazioni, mostrando un’unità che è solo apparente, perchè Forza Italia vorrebbe un governo di unità nazionale, invece Salvini e Meloni vorrebbero il voto al più tardi a giugno, ma andando insieme impediscono alle formazioni di centro che stanno a destra di esprimere un consenso verso il nome di Conte. Infine i 5 stelle, compatti intorno al presidente del consiglio, ma anche con qualche mugugno: e se Renzi per dividerli facesse i nomi di Di Maio e Fico, fino a che punto sosterrebbero Conte? L’impressione è che tutto sia solo iniziato, per ora, e che il Conte ter sia solo una delle tante ipotesi tutte sul tavolo.

Vaccini. Perché l’UE e i governi non esigono la licenza dei farmaci per ragioni di salute pubblica?

(di Massimo Alberti)

L’Unione ed i governi europei continuano a denunciare i ritardi delle cause farmaceutiche nelle consegne del vaccino, ma non fanno l’unica azione efficace: esigere la licenza del farmaco per ragioni di salute pubblica, come permesso anche dall’organizzazione mondiale del commercio. Oggi ad alzare la voce è stata la presidente della commissione Von Der Leyen, sottolineando che dopo i miliardi pubblici investiti per contribuire allo sviluppo dei vaccini, ora le compagnie devono mantenere gli impegni. Von Der Leyen ha confermato che l’UE creerà una commissione per capire se le compagnie abbiano venduto all’estero dosi invece destinate ai paesi europei. L’Agenzia svedese per la sanità pubblica invece ha sospeso il pagamento per i vaccini Covid-19 a Pfizer. L’Unione ed i governi europei continuano a denunciare i ritardi delle cause farmaceutiche nelle consegne del vaccino, ma non fanno l’unica azione efficace: esigere la licenza del farmaco per ragioni di salute pubblica, come permesso anche dall’organizzazione mondiale del commercio. Oggi ad alzare la voce è stata la presidente della commissione Von Der Leyen, sottolineando che dopo i miliardi pubblici investiti per contribuire allo sviluppo dei vaccini, ora le compagnie devono mantenere gli impegni. Von Der Leyen ha confermato che l’UE creerà una commissione per capire se le compagnie abbiano venduto all’estero dosi invece destinate ai paesi europei. Davanti al parlamento europeo invece c’è stata l’audizione di Emer Cooke, la direttrice dell’agenzia europea del farmaco, che ha dato due informazioni importanti: l’autorizzazione al vaccino Astra-Zeneca potrebbe avvenire solo su alcune fasce d’età, e che il vaccino russo potrebbe essere preso in considerazione per una valutazione scientifica.

La doppia menzogna di Fontana sulla zona rossa

(di Alessandro Braga)

Ricapitoliamo, perché il pensiero di chi governa Regione Lombardia è ingarbugliato come una matassa. Il tema è quello dei dati sbagliati, che hanno costretto la Lombardia a una settimana di zona rossa, quando invece sarebbe dovuta essere arancione. Bene, per Fontana e company, prima è stata colpa del governo, poi di nessuno, ora, di nuovo del governo, in particolare del ministro Speranza.
Una posizione, quest’ultima, ribadita in consiglio regionale. In una sede istituzionale quindi, dove non si dovrebbero dire falsità. [CONTINUA A LEGGERE]

TikTok e la disinformazione sulla challenge letale

(di Diana Santini)

Oggi a Palermo ci sono stati i funerali della bambina di dieci anni morta per asfissia dopo essersi legata una cintura al collo. Nei giorni scorsi quasi tutti i media hanno attribuito senza alcun dubbio la responsabilità di questa morte a una “challenge” su Tiktok, a una sfida di coraggio tra bambini. Ma forse questa attribuzione è stata troppo frettolosa. Sentiamo Arianna Ciccone, del gruppo di fact checking Valigia Blu:


 

A Palermo smantellato il welfare dei boss di mafia

(di Alessandro Principe)

Una specie di welfare della mafia. E’ quello smantellato a Palermo nel quartiere Zen, uno dei più poveri della città: 16 gli arresti tra i mafiosi nel potente e storico mandamento di San Lorenzo e Tommaso Natale, che cercava di riorganizzarsi attraverso la costituzione della cupola mafiosa nella provincia di Palermo. “Le indagini ci hanno consentito di scoprire – dicono gli inquirenti – come la mafia tentasse allo Zen di Palermo di dare una sorta di welfare mafioso alla gente che aveva bisogno di avere assistenza durante la prima fase del lockdown con sussidi di tipo alimentare”.
Cinque gli imprenditori che si sono ribellati alla mafia e hanno denunciato. Ne parliamo con Salvatore Caradonna, uno dei fondatori dell’Associazione antiracket e antimafia Addiopizzo. [LEGGI L’INTERVISTA]

Grave incidente sul lavoro in provincia di Brindisi

Grave incidente sul lavoro in provincia di Brindisi. Il solaio di un capannone in costruzione è crollato, lasciando un gruppo di operai sotto le macerie. Franco Mastrovito, di 49 anni, titolare dell’impresa edile, è morto. Per tutto il pomeriggio i soccorritori hanno continuato a scavare tirando fuori 4 operai, tutti ricoverati in codice rosso. Sono in corso le indagini per stabilire l’esatta dinamica del crollo.

Il caso delle mascherine U Mask. Indaga la Procura di Milano

(di Diana Santini)

Le U Mask, le onnipresenti mascherine supertecnologiche vendute, a caro prezzo, come efficaci al 99% contro il coronavirus potrebbero funzionare meno di una banale mascherina chirurgica. La procura di Milano, su esposto di una ditta concorrente, ha disposto il sequestro di 15 U Mask con relativi filtri per verificarne l’effettiva capacità filtrante: l’azienda dichiara un’efficacia del 98-99% per una durata di 200 ore e le vende, sul suo sito, a 32 euro l’una. Nell’esposto si parla invece di un’efficacia del 70/80%, ben al di sotto di quanto richiesto dalla legge per i dispositivi fp1. L’azienda replica che tutto è in regola, la procura dovrà ora fare le analisi di laboratorio. Già in passato erano emersi dubbi sulle U Mask e sull’azienda che le produce, a occuparsene per il Salvagente era stata Valentina Corvino:


 

Biden firmerà degli ordini esecutivi sulla giustizia razziale

Stati Uniti. Joe Biden firmerà a breve una serie di ordini esecutivi sul tema della giustizia razziale. Tra questi, una commissione sulla polizia – anche come risposta all’omicidio di George Floyd -, un decreto per promuovere politiche eque nell’edilizia popolare, uno per migliorare le condizioni dei detenuti e lo stop ai nuovi contratti federali con le carceri private. “L’America non è mai stata all’altezza della sua promessa di uguaglianza per tutti”, ha detto il neo presidente che sembra voler dar seguito all’agenda riformista annunciata in campagna elettorale. Da Biden ci si può aspettare una svolta sul tema delle discriminazioni razziali? Lo abbiamo chiesto a Fabrizio Tonello, americanista dell’università di Padova:


 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: l'intervista di Barbara Sorrentini al regista Andrea Corsini per "FERINE" al Noir in Festival; l'opera in mostra alla Sala Alessi di Palazzo Marino quest'anno è un polittico dei fratelli Crivelli; Lella Costa introduce il progetto triennale del Teatro Carfcano su Alessandro Manzoni, a partire da un quiz-show con il pubblico, Roberto Festa intervista il poeta e scrittore svizzero Vanni Bianconi sul suo libro "Wahoo. Un'Odissea al contrario"...

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    Gran Bretagna e Germania, i grandi malati d'Europa. Il primo ministro britannico Starmer e il cancelliere tedesco Merz sono entrambi proiettati in una rincorsa della destra estrema. Il laburista britannico Starmer, due settimane fa: «restauriamo ordine e controllo», titolo di un documento presentato alla Camera dei Comuni. Il democristiano tedesco Merz: ci vogliono «controlli ai confini e respingimenti» perchè «l’immigrazione ha un impatto sul paesaggio urbano». Proprio così. Germania e Gran Bretagna, due potenze economiche mondiali: la Germania (80 milioni di abitanti) con il terzo pil del mondo (dopo Stati Uniti e Cina); il Regno Unito (con 60 milioni di abitanti) con il sesto pil mondiale (dopo la Germania c’è il Giappone e l’India e poi il Regno Unito). La “malattia” (la rincorsa ad essere a volte più a destra delle destre) rischia di cambiare i connotati a tradizioni politiche europee centenarie: come il laburismo britannico, il popolarismo democristiano tedesco insieme alla socialdemocrazia, sempre in Germania. Pesa, inoltre, un discorso pubblico sempre più contaminato da un lessico guerresco. Che danni può provocare questa “malattia” in due paesi fondamentali del continente europeo? Pubblica ha ospitato la storica Marzia Maccaferri (Queen Mary, University of London) e il giornalista Michael Braun (corrispondente da Roma del berlinese Tageszeitung).

    Pubblica - 03-12-2025

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    Finanza e Industria, ecco chi ci porta alla guerra

    Politici, industriali e finanzieri sono concordi nel sostenere la strada del riarmo e della militarizzazione europea: per i finanzieri si tratta di far fruttare i propri fondi rapidamente e in maniera sicura, per gli industriali idem, con fortissime iniezioni di denaro pubblico, non a caso anche quest’anno hanno fatto il record di vendite come registra il Sipri di Stoccolma il più autorevole istituto di ricerca sulla spesa militare nel mondo. Il problema, spiega Francesco Vignarca, portavoce della Rete Pace Disarmo, ricercatore e analista (tra i curatori del libro Europa a mano armata curato con Sbilanciamoci) è che così vince il discorso di guerra. Banalizzante, propagandistico e pericoloso perché sequestra la democrazia: “Il complesso militare industriale ha un pensiero medio lungo strategico. Stanno già intervenendo per togliere le leggi sulla limitazione alla vendita di armi, perché sanno che dovranno vendere questa sovraproduzione da qualche parte, così come fanno entrare capitali esteri nella nostra industria, come i sauditi in Leonardo, perché non siamo noi gli acquirenti di queste armi”. Ascolta l'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

    Clip - 03-12-2025

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    A come Asia di mercoledì 03/12/2025

    A cura di Diana Santini

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 03-12-2025

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    MILANESI BRAVA GENTE SPECIAL - MATTEO LIUZZI E TOMMASO BERTELLI

    MILANESI BRAVA GENTE SPECIAL - MATTEO LIUZZI E TOMMASO BERTELLI - presentato da Francesco Tragni

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    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 03-12-2025

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    L’inquietudine della provincia nel film “Ferine”, in concorso al Noir in Festival

    Trattandosi di un film horror si può raccontare poco. Ferine di Andrea Corsini si sviluppa intorno ad Irene, una donna che desidera una figlia ma nello stesso tempo è costretta a difendersi da chi la ostacola. In seguito a un incidente, la donna va in cerca di sangue per sopravvivere. Il tutto si svolge in un paesaggio vuoto e deprimente: “Cercavo una provincia in cui si respirasse solitudine e isolamento, come la villa di architettura brutalista e il centro commerciale esternamente vuoto. Il cemento da una parte e dall’altra le zone boschive, in cui si scatena l’aspetto selvaggio della storia”. Spiega Corsini, che nel film ha ricreato delle atmosfere che ogni tanto ricordano David Lynch, accompagnate dalla musica di Pino Donaggio: “È sempre stato il mio sogno, ma non avrei mai pensato di riuscirci. Non ho dovuto dirgli quasi niente per arrivare a questo risultato”. Un film prevalentemente femminile, con attrici internazionali che recitano in inglese e in cui gli uomini hanno soltanto parti in secondo piano. L'intervista di Barbara Sorrentini ad Andrea Corsini.

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    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 03/12/2025

    Paolo Bergamaschi, già Consigliere Politico Commissione Esteri Parlamento Europeo, analizza lo scontro Europa-Russia, tra minacce e timidi segnali di dialogo. Francesco Vignarca, ricercatore e analista della Rete Pace e Disarmo, racconta l'impatto del piano di riarmo sulla politica dell'Unione, trainato dall'industria e soprattutto dalla finanza. Le mobilitazioni dei lavoratori dell'Ilva non si fermeranno finché i patti non saranno rispettati, perché nessuno comprerà gli stabilimenti se non ci saranno prima degli interventi, come ci spiega Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia della Fiom-Cgil. Giulia Riva giornalista e nostra collaboratrice racconta la giornata internazionale delle persone con disabilità a partire dai dati sul lavoro dove le donne con disabilità sono ancora più penalizzate degli uomini (mentre in Lombardia le aziende preferiscono pagare 82 milioni di multe che assumere persone dalle categorie protette) e poi da atleta paralimpica lancia una sfida alla città di Milano che il lascito delle Olimpiadi invernali in partenza a febbraio sia almeno concretamente utile.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 03-12-2025

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    Lista stupri. Una delle ragazze minacciate: “L’educazione sessuo-affettiva serve ad arginare le violenze”

    L’educazione sessuale a scuola si farà solo con il consenso dei genitori degli studenti minorenni, sia alle medie sia alle superiori. Alla Camera ieri è arrivato il via libera agli emendamenti al ddl Valditara tra le proteste delle opposizioni. È stato respinto anche un emendamento che prevedeva di togliere il consenso dei genitori in caso il corso fosse organizzato dalle Asl, quindi non da associazioni ma dal servizio sanitario nazionale. Intanto, prosegue l’indagine della procura di Roma "lista degli stupri” comparsa nei giorni scorsi nei bagni del liceo romano Giulio Cesare. Al momento il reato ipotizzato è istigazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale. Andrea, una delle studentesse del Giulio Cesare il cui nome era presente nella lista, al microfono di Mattia Guastafierro, ci racconta qual è il clima a scuola: “Ci sono stati dei precedenti, sicuramente non così gravi: stati bruciati dei cartelloni contro la violenza sulle donne nel bagno dei maschi, sono state strappate delle petizioni messe in bacheca per sensibilizzare alla violenza di genere. Purtroppo ci sono persone che hanno avuto un'educazione familiare estremamente poco consapevole di certe cose e purtroppo questa è la prova che un argomento così terribile come lo stupro possa essere utilizzato con leggerezza e, anzi, scritto su un muro di un bagno”. Inoltre, Andrea riconosce l'importanza dell'educazione sesso-affettiva nelle scuole: "Noi passiamo tantissime ore all'interno delle mura scolastiche e quindi deve essere la scuola a insegnare ed arrivare dove la famiglia magari non riesce. C'è molta disinformazione su quello di cui si tratta nell’educazione sessuo-affettiva: serve per insegnare il consenso, per conoscere se stessi senza paure, senza timori e stigmi sociali, per accettare ogni parte di sé. Facendo questo percorso dentro la scuola inevitabilmente la violenza di genere, e le violenze in generale, vengono arginate proprio perché la violenza parte da un'insicurezza. Se noi insegniamo che va bene averle, che queste si possono gestire, come gestire le relazioni, i conflitti ed educare al consenso, io credo che queste cose non succederebbero più. La scuola se ne deve far carico".

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