“Non siete stati mai così bene”. Donald Trump ha spesso dato una propria personale interpretazione di numeri, di fatti, usandoli a proprio vantaggio politico. Lo ha fatto anche nel comizio di ieri sera a Mount Pocono, nord est della Pennsylvania, dove davanti ad una folla entusiasta ha detto che gli americani non sono mai stati economicamente così bene. Il comizio è il primo di una serie che la Casa Bianca ha dovuto organizzare in tutta fretta di fronte allo scontento, alla frustrazione che pervadono ormai larghi settori di opinione pubblica per i prezzi dei beni alimentari, degli affitti, della sanità, dell’istruzione che restano troppo alti. A novembre, dati di Fox News, il 76% degli americani diceva di avere un’idea negativa dell’economia. A Mount Pocono Trump si è portato dietro il segretario al tesoro Scott Bessent, per dire invece quanto l’economia stia fiorendo sotto il suo governo. Trump ha addossato a Joe Biden tutta la colpa dei disastri economici, ha chiamato Biden “figlio di puttana sleepy”, addormentato, che ha distrutto l’America, lasciandogli l’inflazione più alta della storia. Non è vero, l’inflazione oggi è allo stesso livello di un anno fa. E poi Trump se l’è presa con le auto elettriche, con i somali, ha detto che la deputata democratica Ilhan Omar deve essere sbattuta fuori dal Paese, che grazie a lui i confini americani sono diventati come quelli della Corea del Nord, che il 100% dei posti di lavoro creati nell’ultimo anno sono andati solo ed esclusivamente agli americani, altro dato che non ha conferma da nessuna parte. È stato un comizio rabbioso, rantolante, in cui ha addirittura chiamato Susie Trump la sua chief of staff Susie Wales. Un comizio che ha suscitato l’entusiasmo del popolo MAGA presente, ma che difficilmente riuscirà a convincere gli americani che le cose vanno davvero bene.
Le prospettive per Trump e per i repubblicani si stanno facendo piuttosto cupe, come dimostra il voto di Miami, dove i democratici hanno eletto il loro primo sindaco in 28 anni: Eileen Higgins, una vittoria che suona ancora più aspra, difficile da accettare per Trump, considerato, appunto, che la Florida è lo Stato dove lui vive.


