Il soul dell’avvenire. Storia, personaggi e suoni di un’etichetta discografica e della sua città: la Stax di Memphis
Memphis, una delle più alte concentrazioni di popolazione nera degli States. E’ stata la patria del blues e una culla del rock’n’roll. Ma è anche stata un tempio del soul, un genere musicale che ha avuto nell’etichetta STAX uno dei suoi capisaldi. Erano anni in cui a Memphis, come in tutte le città del sud degli States, c’era una grossa segregazione razziale per gli afrodiscendenti. Tutto era separato: bar, cabine telefoniche, perfino i cimiteri. Dentro la Stax invece, il lustrascarpe era pari al proprietario. “Le differenze ci univano” rivendica Deanie Parker, che alla Stax lavorò come cantante, autrice e portavoce “da noi alla Stax il sogno di uguaglianza di Martin Luther King si era già realizzato”.
A cura di Claudio Agostoni.