Approfondimenti

Il successo della raccolta firme per la marijuana, il rinvio del processo a Patrick Zaki e le altre notizie della giornata

marijuana cannabis ANSA

Il racconto della giornata di martedì 14 settembre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La raccolta firme del referendum sulla legalizzazione della marijuana, lanciato solo sabato scorso, è già in dirittura d’arrivo. Il processo a Patrick Zaki è stato rinviato al 28 settembre dopo cinque minuti di udienza. Intanto le autorità di Israele hanno deciso di porre agli arresti domiciliari Shmuel Peleg, il nonno di Eitan, il bimbo rapito in Italia e portato in Israele quattro giorni fa. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

330mila firme per la legalizzazione della marijuana

La raccolta firme del referendum sulla legalizzazione della marijuana, lanciato solo sabato scorso, è già in dirittura d’arrivo: stamattina avevano firmato già 330mila persone. Si tratta di un risultato molto significativo, ottenuto in un lasso di tempo mai così breve da quando esiste l’istituto del referendum. Gli ingredienti di questo successo sono probabilmente due: il tema, che interessa e probabilmente riguarda le vite delle persone più delle questioni politiche astratte, ma anche lo strumento: la firma digitale, introdotta durante la pandemia in chiave anti-COVID. A firmare persone di tutte le età e di tutti i ceti sociali. La questione appassiona di più i giovani. La motivazioni prevalenti sembrano essere quella di non ingrossare il business delle mafie e quella di consumare un prodotto più sicuro. O almeno questo è quello che hanno raccontato le persone intervistate oggi a Milano dalla nostra Raffaella Tallarico:

Il traffico di stupefacenti, e quindi anche di marijuana, rappresenta la fetta più grande degli affari della criminalità organizzata: per questo la legalizzazione sarebbe per loro un duro colpo, come spiega Leopoldo Grosso, presidente onorario del gruppo Abele di Torino:


 

Rinviato al 28 settembre il processo a Patrick Zaki

Cinque minuti e udienza rinviata al 28 settembre. È cominciato così il processo a Patrick Zaki detenuto da 19 mesi in regime di fermo amministrativo al Cairo. Poteva andare peggio, però, ed essere condannato subito, invece c’è speranza secondo Riccardo Noury, portavoce di Amnesty international.
Zaki rischia fino a 5 anni per diffusione di notizie false, tutto per un articolo del 2019 sulla situazione della comunità copta in Egitto. Ma facciamo un passo indietro.
Zaki viene arrestato all’aeroporto del Cairo il 7 febbraio 2020: è appena rientrato da Bologna, dove frequenta una magistrale in studi di genere. Quella che sarebbe dovuta essere una visita alla famiglia diventa un calvario. Zaki viene trasferito nella sua città natale, al Mansoura, dove viene convalidato il fermo amministrativo.
È solo la prima di una serie di udienze che lo studente dovrà subire, una ogni 15, poi 45 giorni, tutte con lo stesso risultato: richiesta di scarcerazione respinta.
In Egitto, infatti, le indagini possono prolungarsi fino a due anni. Zaki, però, è stato interrogato per la prima volta a luglio, a 17 mesi dall’arresto, la seconda 4 giorni fa.
Ora, di nuovo, bisogna aspettare: “tempo per preparare la difesa e sperarlo libero”, ha twittato Noury.

“Sono stato detenuto troppo a lungo”. Patrick Zaki è riuscito a prendere la parola alla prima udienza del processo che lo riguarda e ha espresso tutto il suo sconforto. Sarebbe accusato di diffusione di notizie false, reato per il quale rischia fino a 5 anni di carcere. Sembrerebbero decadute invece le accuse più gravi di istigazione al terrorismo: se ne avrà certezza quando la legale del 30enne riuscirà ad accedere al dossier sul caso.
La storia di Zaki, però, è solo la punta dell’iceberg. Si stima che ci siano altri 80mila egiziani detenuti ingiustamente. Ce ne parla la giornalista di Domani Laura Cappon:


 

La faida familiare dietro il rapimento di Eitan

Il nonno di Eitan, Shmuel Peleg, è agli arresti domiciliari in Israele. La polizia israeliana lo ha interrogato e accusato di aver “rapito il nipote e portato in Israele”.
Oggi intanto la zia paterna di Eitan, Aya Biran, tutrice legale del bambino di 6 anni portato in Israele dal nonno quattro giorni fa, ha presentato un’istanza al Tribunale di Tel Aviv per chiedere di far rientrare il bambino in Italia sulla base della Convenzione dell’Aja. Sul caso è intervenuta anche l’Ambasciata d’Israele a Roma, che ha fatto sapere che sta seguendo la vicenda dall’inizio e che se ne occuperà in collaborazione con l’Italia seguendo la legge e le convenzioni internazionali pertinenti.

Intanto, però i Biran e i Peleg continuano ad attaccarsi a vicenda, e sulle motivazioni che stanno dietro alla faida famigliare, spuntano diverse ipotesi.

(di Martina Stefanoni)

Perché un nonno arriva a rapire il nipote e portarlo, di nascosto dai suoi tutori legali, dall’Italia, dove viveva, a Israele? Cosa porta due famiglie a litigare sull’affido di un bambino di sei anni, unico sopravvissuto ad un incidente in cui sono morte 14 persone, tra cui i suoi genitori?
Il caso di Eitan Biran, sui giornali israeliani, viene trattato sotto vari aspetti. Le reazioni iniziali sono state legate alla necessità di far crescere il bambino, ebreo, in un ambiente come Israele. Ora, però, la faida tra le due famiglie, quella della madre e quella del padre, si infittisce. Secondo il Jerusalem Post, dietro potrebbe esserci la decennale lotta tra sefarditi e ashkenaziti. I Peleg, la famiglia della madre, sarebbero infatti sefarditi, mentre i Biran, la famiglia del padre, ashkenaziti. Una questione religiosa, quindi? Non è detto. Alla lotta tra le due famiglie si aggiunge l’aspetto politico: una di destra e una di sinistra. Non è chiaro nemmeno se questa possa essere la scintilla che ha fatto infiammare inizialmente la lite. Quello che si sa, però, è che Eitan, come unico sopravvissuto alla strage della funivia del Mottarone, riceverà probabilmente diversi milioni di euro come risarcimento.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

https://twitter.com/RegLombardia/status/1437797057297801234

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR martedì 07/05 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 07-05-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 07/05/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 07-05-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 07/05/2024 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 07-05-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    PoPolaroid di mercoledì 08/05/2024

    Ho amato tanto la Polaroid. Vedere stampare sotto i miei occhi la foto è sempre stata una sorpresa divertente ed emozionante. Ho amato anche la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che mi permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Se ci pensate bene le canzoni, come le fotografie, sono la nostra memoria nel tempo, sono il clic che fa catturare ricordi meravigliosi. A PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; sono scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali. Con PoPolaroid ascolta e vedrai. Basil Baz

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 07-05-2024

  • PlayStop

    Avenida Brasil di martedì 07/05/2024

    La trasmissione di musica brasiliana di Radio Popolare in onda dal 1995! Da nord a sud, da est ad ovest e anche quella prodotta in giro per il mondo: il Brasile musicale di ieri, di oggi e qualche volta di domani... Ogni martedì dalle 23.00 alle 24.00, a cura di Monica Paes Potrete anche, come sempre, scaricare i podcast e sentirla quando e quante volte volete... https://www.facebook.com/groups/avenidabrasil.radio/ https://www.facebook.com/avenidabrasil.radio/

    Avenida Brasil - 07-05-2024

  • PlayStop

    News della notte di martedì 07/05/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 07-05-2024

  • PlayStop

    L'altro martedì di martedì 07/05/2024

    Dal 19 settembre dalle ore 22.00 alle 22.30 alla sua quarantatreesima edizione L’Altro Martedì, la trasmissione LGBT+ di Radio Popolare torna in onda con le voci dei protagonisti della movimento omotransgender. Conduzione e regia di Eleonora Dall’Ovo Musiche scelte da Lucy Van Pelt Si partirà con la rassegna stampa nostrana ed estera, per poi intervistare i\le protagonisti\e del movimento lgbt+ e concludere con gli eventi culturali che ruotano intorno alla realtà arcobaleno da non perdere.

    L’Altro Martedì - 07-05-2024

  • PlayStop

    Doppio Click di martedì 07/05/2024

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 07-05-2024

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di martedì 07/05/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 07-05-2024

  • PlayStop

    Esteri di martedì 07/05/2024

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci Data di nascita: 6 ottobre 2003 (magazine domenicale di un’ora dalle 11.30 alle 12.30) Ogni giorno Chawki Senouci e Martina Stefanoni scelgono alcuni fatti che ritengono interessanti da segnalare agli ascoltatori e li propongono sotto forma di racconto, rubriche, reportage, piccole storie, interviste, approfondimenti e analisi. Essendo Esteri un magazine radiofonico i modi per “comunicare “ sono i titoli, un breve notiziario e i servizi lunghi. Il tutto inframezzato dai cosiddetti “intrusi” (notizie telegrafiche) e da stacchi musicali.

    Esteri - 07-05-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di martedì 07/05/2024

    (152 - 534) Dove siamo in esterna a NOVARA alla Libreria Ubik con la partecipazione speciale in conduzione della direttrice Lorenza Ghidini. Con noi Barbara Sorrentini che ci presenta Alessandro Barbaglia autore del romanzo "Scusa ma resto qui" e il giornalista Roberto Conti con il gioco creato da lui "Nuara", una specie di Monopoli ambientato nel capoluogo piemontese.

    Muoviti muoviti - 07-05-2024

  • PlayStop

    Playground di martedì 07/05/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 07-05-2024

  • PlayStop

    Conduzione musicale di martedì 07/05/2024 delle 15:38

    a cura di Lamelchi

    Conduzione musicale - 07-05-2024

  • PlayStop

    30 domande sull’auto elettrica

    Il quarto episodio del podcast “A qualcuno piace verde” dell’Alleanza Clima Lavoro, curato da Massimo Alberti, è intitolato “30 domande sull’auto elettrica”. A partire dall’omonimo, recente dossier dell’Alleanza Clima Lavoro, come in un moderno quiz “Rischiatutto” abbiamo rivolto ai passanti – tra il serio e il faceto – alcune delle domande contenute nel dossier, con l’obiettivo di testare il livello di conoscenza diffusa sulla nuova mobilità e grazie al supporto di Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, nei panni di inflessibile giudice. Con questo episodio scopriremo quindi se e come avranno risposto gli intervistati: ad esempio i giovani, ovvero i principali protagonisti della nuova mobilità a emissioni zero, sono più o meno preparati sull’argomento rispetto ai più anziani?

    A qualcuno piace verde - 07-05-2024

  • PlayStop

    Jack di martedì 07/05/2024

    In studio con noi Chiara Castello, Cesare Malfatti e Stefano Ghittoni per una lunga intervista su Songs to Make Love to, l'ultimo disco firmato The Dining Rooms.

    Jack - 07-05-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 07/05/2024

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 14.00 alle 14.30. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 07-05-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 07/05/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 07-05-2024

Adesso in diretta