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    Jazz in un giorno d’estate |

    Montreux 1971 e 1980: Mongo Santamaria (seconda parte)

    A cura di:

    Marcello Lorrai

    Nell esibizione di Santamaria non può mancare - anche se solo con un breve richiamo - Watermelon Man, il brano di Herbie Hancock del 62 che nel 63 si era trasformato in un hit nella versione che ne aveva inciso Santamaria, che è stata considerata un capostipite del genere boogaloo, che fece epoca con un mix di musica latina di matrice afrocubana e di rhythm n blues: indice del successo del Watermelon Man di Santamaria, al termine l ovazione del pubblico di Montreux è più lunga della breve evocazione che ne ha offerto Mongo. Nell 80 Santamaria è di nuovo a Montreux e dalla sua esibizione, impreziosita dalla partecipazione di due ospiti di riguardo, il trombettista Dizzy Gillespie e l'amonicista belga Toots Thielemans, viene tratto un altro live, intitolato Summertime. Gillespie entra in scena per Afro Blue, cavallo di battaglia di Santamaria che era stato adottato anche da John Coltrane. (seconda parte) A cura di Marcello Lorrai

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    A Gaza resta in vigore il fragile cessate il fuoco concordato a Sharm el Cheik, ma l’intesa tra Hamas e Israele è costantemente minacciata da accuse reciproche di violazione degli accordi. Al centro delle tensioni con il governo di Tel Aviv ci sono soprattutto i 19 corpi degli ostaggi non ancora restituiti dai miliziani, e il disarmo dell’organizzazione palestinese. Hamas da parte sua accusa Israele di violare la tregua e denuncia che sui corpi dei palestinesi morti in carcere e riconsegnati da Tel Aviv ci sono evidenti segni di tortura. Resta grave la situazione umanitaria: le agenzie Onu affermano che nella Striscia entra una quantità ancora troppo esigua di aiuti umanitari, mentre l’organizzazione mondiale della sanità parla di una diffusione incontrollata delle malattie infettive. Intanto il valico di Rafah resta chiuso. Giovanna Fotìa, dell’Ong WeWorld, è la responsabile dei progetti per la Palestina.

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