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    Memos |

    Grandi opere, piccole idee. Dalla Tav al decreto sblocca-Italia.

    A cura di:

    Raffaele Liguori

    «Una nota puntuale» sui costi della linea ferroviaria Torino-Lione. L'ha chiesta qualche giorno fa il Presidente del consiglio Renzi al vicepresidente della commissione trasporti della Camera Stefano Esposito (Pd). Sì, proprio così! Il capo del governo ha bisogno che qualcuno gli faccia due conti sui costi della Tav. E sono conti quanto mai incerti, almeno quelli circolati negli ultimi tempi. Conviene ancora la Torino-Lione? Se lo chiediamo a Paolo Beria, ricercatore in economia dei trasporti del Politecnico di Milano, la risposta è no. Beria è stato ospite della puntata di oggi di Memos. Ma allora perchè si insiste tanto nella “grande opera”? «C'è una concezione sbagliata nella politica secondo la quale – dice Beria – la grande opera porta voti. Ecco perchè si sceglie questa strada rispetto a quella di interventi “minori” che invece possono impattare di più sulla vita dei cittadini». Accanto a grandi opere inutili, in cantiere, ci sono grandi opere che aspettano da anni di essere almeno pensate. Sono quelle che dovrebbero curare il dissesto del nostro territorio (frane, crolli, esondazioni...). Ma costano troppo, si dice. «Non è vero – sostiene Salvatore Settis a Memos - Secondo l'associazione nazionale costruttori questa “grande opera” assolutamente necessaria potrebbe durare vent'anni con una spesa di un miliardo e duecento milioni l'anno. L'assenza di questa “grande opera”, invece, costa circa 3 miliardi e mezzo ogni anno in danni procurati dal mancato intervento». Salvatore Settis, archeologo, storico dell'arte, da anni si batte per la difesa del paesaggio e del territorio. “Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile” (Einaudi) è il titolo di un suo libro del 2010.

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    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

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    Il Congresso USA vuole capire chi ha dato l'ordine di uccidere i sopravvissuti a un attacco missilistico della Marina contro una presunta nave di narcos in acque internazionali: il ministro "della guerra" Pete Hegseth o l'ammiraglio Frank Mitch Bradley? In ogni caso è un crimine di guerra. L'ossessione per i narco e il Venezuela dell'amministrazione Trump analizzata da Antonella Mori, Capo Programma America Latina del ISPI. Roberto Festa commenta il ruolo e l'antipatia crescente anche tra i militari per il Segretario di Stato venuto dalla tv. Domani i giovani tedeschi scendono in piazza per dire no al ritorno della leva militare "volontario" (che poi se non bastano i volontari si passa al sorteggio) e circonderanno in Bundestag per ricordare ai parlamentari al voto che i giovani rivendicano il diritto all'obiezione di coscienza presenta all'articolo 4 della Costituzione, come ci racconta Sebastiano Canetta, corrispondente del Manifesto da Berlino. House Europe, è una petizione europee per chiedere alla Ue di istituire il diritto al riuso degli edifici, contro la speculazione edilizia e per la valorizzazione del diritto alla casa e al ripopolamento dei centri storici, ce la racconta Giacomo Ardesio, architetto, cofondatore del collettivo Fosbury Architecture.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 04-12-2025

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    Il nuovo codice dell'edilizia di Salvini: un maxi condono che lascia mano libera ai privati

    Oggi in consiglio dei ministri arriva il disegno di legge delega di revisione del Testo Unico sull’Edilizia. Il provvedimento contiene norme di semplificazione, digitalizzazione, rafforzamento del silenzio assenso per il rilascio di titoli edilizi e una sanatoria facilitata per gli abusi precedenti al 1967. Provvedimenti che il Governo dovrà poi attuare con decreti delegati entro 12 mesi. Per il portavoce dei Verdi Angelo Bonelli, che ha visionato il testo, con la norma del silenzio assenso si darà vita ad un nuovo e pericoloso “condono edilizio”. L'intervista di Viviana Astazi.

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