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    Popolo, elites, oligarchie. Chi comanda in Europa?

    A cura di:

    Raffaele Liguori

    La Dichiarazione di Roma è l’ultimo dei numerosi documenti ufficiali sull’Europa. L’ultimo in ordine di tempo. E’ stato firmato sabato scorso dai 27 capi di stato e di governo dell’Unione europea. Senza la Gran Bretagna, ormai già fuori di fatto dall’Europa, in attesa che lo diventi anche di diritto. ..Quel documento sarà anche il primo tra quelli necessari a tracciare il futuro dell’Unione europea? Due anni fa, le maggiori cariche istituzionali dell’Unione (i presidenti della Commissione, del Consiglio europeo, dell’Eurogruppo, dell’Europarlamento e della Bce) scrissero un corposo documento (vedi pagina Memos su radiopopolare.it) sul futuro dell’Europa economica e monetaria, con tanto di date e tempi per completarla. Che fine ha fatto? Quel documento sembra pressochè svanito dalla memoria corta dell’Europa. Il che conferma che nell’Unione di oggi contano di più i governi delle massime cariche istituzionali. Ma al di là delle gerarchie interne all’Unione (tra governi e organi comunitari), chi comanda oggi in Europa? La Dichiarazione di Roma si apre con le seguenti parole: “Noi, leader dei 27 stati membri...”. “Leader”, quindi capaci di guidare scelte e processi politici. Ma è realmente così? Memos ha girato la domanda a Giulio Azzolini, filosofo della politica all’università “La Sapienza” di Roma e autore di Dopo le classi dirigenti. La metamorfosi delle oligarchie nell’età globale (Laterza, 2017). La tesi di Azzolini, riferita non solo alle vicende regionali europee, è che “l’età globale ha inesorabilmente compromesso le condizioni di esistenza di una classe dirigente in senso proprio”. A comandare rischiano di essere solo “pochi giganti transnazionali”.

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    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi e dedicato al mondo dei vinili. Oggi è di scena Ricky Gianco: cantante, chitarrista e compositore, ha iniziato la sua carriera negli anni ’60 col primo nucleo dei Dik Dik, collaborando poi coi Ribelli e coi Quelli (in seguito diventati PFM), nonché con artisti come Tenco e Jannacci. Negli anni ’70, Ricky porta avanti alcuni progetti musicali (e in seguito teatrali) con il cantautore Gianfranco Manfredi, e parallelamente fonda come discografico la Intingo e La Ultima Spiaggia. Complessivamente ha inciso oltre 20 album come solista. Sul palco si è esibito assieme al musicista Stefano Covri.

    A tempo di parola - 02-07-2025

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    La politica delle donne, obiettivi raggiunti e sfide ancora aperte - 02/07/2025

    Con Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati, Marilena Grassadonia, responsabile diritti Sinistra Italiana, Valentina Barzotti, deputata del Movimento 5 Stelle. Conduce Barbara Sorrentini con Luigi Ambrosio.

    All you need is pop 2025 - 02-07-2025

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    Puntata nr 1 - 01 - Shawn Phillips: L Ballade 02 - Nick Drake: River Man 03 - Ray Lamontagne: Be Here Now 04 - Paul McCartney: The Back Seat of My Car 05 - Beach Boys: Surf’s Up 06 - Keith Moon: Don’t Worry Baby 07 - David McWilliams: The Days of Pearly Spencer 08 - Anna B Savage: Lighthouse 09 - Soulsavers: Through My Sails 10 - Souad Massi: Mirage 11 - Bill Frisell: Shutter, Dream 12 - Erich Leisdorf: Coro a Bocca Chiusa 13 - Robert Downey Jr: Smile 14 - Franco Battiato: Se Mai 15 - Tommy Peltier ft Judee Sill: Pocket-Socket 16 - Gentle Giant: Pantagruel’s Nativity 17 - Rufus Wainwright: Waiting for a Dream 18 - Verve: Lucky Man

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    News della notte di martedì 01/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

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    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

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