• Play
    Esteri |

    Il coinvolgimento USA nel golpe cileno del ’73

    A cura di:

    Martina Stefanoni e Chawki Senouci

    Sono usciti in questi giorni di novembre del 2020 nuovi documenti della NSA che testimoniano il coinvolgimento diretto degli USA nel golpe cileno del '73. Il clamore mediatico attorno alla declassificazione di questi documenti è stato grande. Ma non dicono nulla di sostanzialmente nuovo. Già nel 2013 Esteri aveva approfondito l'argomento:

    Nel 1975, dopo lo scandalo Watergate, il senato degli Stati Uniti istituì una commissione d'inchiesta sulle attività illecite dell'intelligence americana. Il gruppo è meglio noto come commissione Church, dal nome del senatore, Frank Church, che presiedeva i lavori. Nel report che riguarda le operazioni segrete in Cile tra il 1963 e il 1973, si legge che il coinvolgimento degli Stati Uniti in quegli anni è stato esteso e continuo. La Cia ha speso tre milioni di dollari per orientare il risultato delle elezioni presidenziali cilene del 1964. Otto milioni di dollari sono stati spesi per operazioni sotto copertura nei tre anni tra il 1970, la vittoria elettorale di Allende, e il golpe militare del 1973. La Commissione Church non trovò prove che gli Stati Uniti fossero stati direttamente coinvolti nel golpe, ma “data la consolidata opposizione verso il governo Allende e la natura dei contatti con l'esercito cileno” concluse che l'amministrazione Nixon “non vedeva con sfavore il colpo di stato”. Negli anni sono stati declassificati migliaia di documenti ufficiali. Per esempio, una conversazione del 23 marzo 1972 tra Nixon e l'allora responsabile ai rapporti con la stampa Ronald Ziegler. Due giorni prima il giornalista Jack Anderson aveva rivelato sul New York Times che l'ambasciatore americano in Cile Edward Korry aveva avuto istruzioni per un “intervento in stile Repubblica Dominicana” per impedire ad Allende di salire al governo. Ma l'ambasciatore non aveva portato a termine l'incarico, che faceva riferimento all'occupazione americana dell'isola nel 1965 da parte di Lyndon Johnson. L'ordine era riportato in alcuni memorandum della compagnia di telecomunicazioni International Telephone & Telegraph, che aveva finanziato gli oppositori di Allende. L'amministrazione Nixon aveva almeno due piani per liberarsi del “nemico” Allende. Il primo faceva capo al Dipartimento di stato e aveva l'obiettivo si sostenere i cristiano democratici di Eduardo Frei all'opposizione e alle successive elezioni. La cosiddetta linea morbida. Il secondo, chiamato Progetto Fubelt, era della CIA. Era stato deciso nel 1970 a settembre, pochi giorni dopo la vittoria di Allende alle elezioni. Un memorandum declassificato della CIA riporta la genesi del progetto. “il presidente Nixon – si legge – ha deciso che il regime di Allende in Cile non è accettabile per gli Stati Uniti. Il presidente ha chiesto all'agenzia di impedire il governo Allende di o di destituirlo. Il presidente ha autorizzato dieci milioni di dollari per questo scopo, se necessario”. Il responsabile delle operazioni sarebbe stato Thomas Karamessines, un agente Cia di lunga data che aveva già lavorato in Grecia e in Italia. Inoltre, il Dipartimento di Stato doveva essere tenuto fuori dalla missione. In un altro documento della Cia, di un mese dopo, si legge che “è ferma e continua linea politica che Allende venga rovesciato da un golpe. Sarebbe auspicabile che questo avvenga prima del 24 ottobre ma gli sforzi in questo senso continueranno vigorosamente oltre questa data. Dobbiamo continuare a imporre la massima pressione verso questo obiettivo utilizzando ogni risorsa appropriata. È imperativo che queste azioni siano messe in atto clandestinamente per assicurarsi che la mano americana risulti ben nascosta. Questo ci obbliga ad essere estremamente selettivi nel prendere contatti tra i militari”. Ottobre 1973. Durante la sua prima riunione da segretario di stato, Henry Kissinger discute con i sui colleghi del golpe appena avvenuto. Iniziano ad essere diffuse le prime stime sulle uccisioni. Il settimanale Newsweek ne riporta 2700, il regime ne riconosce solo 284. Nella trascrizione della riunione, declassificata, Kissinger conclude: “non cerchiamo di smontare storie che un domani possono rivelarsi vere, e non mettiamoci nemmeno nella posizione di difendere quello che stanno facendo a Santiago. Ma dobbiamo rimanere coerenti con la nostra linea. Per quanto agiscano in modo sgradevole, per noi questo governo è migliore di quello di Allende.” Aurora D'Aprile

SULLO STESSO ARGOMENTOTutti i podcast

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 11/12 12:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 11-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 11/12 15:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 11-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 11/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 11-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 11/12/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 11-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Musica leggerissima di giovedì 11/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 11-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 11/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 11-12-2025

  • PlayStop

    Cult di giovedì 11/12/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 11-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 11/12/2025

    La legge elettorale e l'oro di Bankitalia. Le manovre diversive della maggioranza di destra, mentre i conti della legge di bilancio fanno fatica a tornare. Pubblica ha ospitato la costituzionalista Roberta Calvano e l’economista Sandro Trento.

    Pubblica - 11-12-2025

  • PlayStop

    A come Africa di giovedì 11/12/2025

    A cura di Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 11-12-2025

  • PlayStop

    LORENZA GENTILE - LA VOLTA GIUSTA

    LORENZA GENTILE - LA VOLTA GIUSTA - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 11-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 11/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 11-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 11/12/2025

    Francesco Sacchi Capo-progetto Emergency Gaza ci racconta la situazione drammatica degli abitanti della Striscia tra mancanza di farmaci, cibo, restrizioni, attacchi e adesso pure il maltempo che travolge tende e accampamenti. Doron Meinert, colonnello in pensione dell'esercito israeliano e militante di spicco di "Guardare l'occupazione negli occhi" racconta l'attività di Protective Presence con cui si frappongono fisicamente tra le comunità palestinesi e la crescente violenza dei coloni ormai dilagata nella Valle del Giordano (intervista di Martina Stefanoni). Vittorio Agnoletto, dopo il caso San Raffaele, analizza la quantità di disservizi e mancanze della sanità privata senza che la Regione intervenga mai veramente: nel nome della sanità devoluta al profitto. Infine un appello per almeno un gesto di clemenza e umanità per le carceri italiane, lanciato da venti associazione e raccontato per noi da Caterina Pozzi, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienti-CNCA: al presidente della Repubblica perché eserciti una consistente concessione di grazie come alcuni dei suoi predecessori e ai magistrati di sorveglianza affinché concedano per questo Natale tutti i giorni di permesso premio disponibili ai detenuti che già ne godono (oltre a continuare a invitare il ministero della Giustizia a umanizzare, come sancito dalla Costituzione e dalle convenzioni per i diritti dell'uomo, e modernizzare l'esecuzione della pena, e ad aprire il più possibile il carcere al mondo del volontariato, alle associazioni, alle cooperative, agli enti locali, alle scuole, alle università).

    Presto Presto – Interviste e analisi - 11-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 11/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 11-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 11/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 11-12-2025

Adesso in diretta