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L’Italia divisa in zone. Ecco i divieti e i permessi per ogni area

Italia area colore

Il nuovo Dpcm del 3 novembre 2020 individua tre aree – gialla, arancione e rossa – che corrispondono a tre differenti livelli di criticità nelle Regioni del Paese. L’inserimento delle Regioni nelle diverse aree, con la conseguente e automatica applicazione delle misure previste per quella fascia, avviene con ordinanza del Ministro della Salute e dipende solo ed esclusivamente dal coefficiente di rischio raggiunto dalla Regione. Ecco quali sono le misure previste per ciascuna area.

Zona Rossa

Nella zona rossa non si può uscire, se non per motivi di lavoro, salute, necessità. Si può quindi andare al supermercato, in farmacia, in tabaccheria, in libreria ma anche dal barbiere e dal parrucchiere, o in lavanderia. Bar e ristoranti sono chiusi ma è consentito l’asporto fino alle 22, mentre non ci sono limiti d’orario per la consegna a domicilio. Si può praticare l’attività motoria vicino casa e si può fare sport solo all’aperto e individualmente.

Restano aperte le industrie, le attività legate all’artigianato, all’edilizia e ai servizi. Per qualunque spostamento nell’area rossa, da casa al supermercato o da casa al lavoro, sarà sempre comunque necessario utilizzare l’autocertificazione. Per gli studenti, dalla seconda media alla quinta superiore, torna la didattica a distanza; restano invece in presenza, ma con mascherina, materne, elementari e prima media.

Zona Arancione

Nella zona arancione ci si può muovere all’interno del proprio territorio ma il consiglio è comunque di evitare spostamenti non indispensabili. Dalle 22 alle 5 c’è il coprifuoco: in quelle ore sono consentiti solo spostamenti per motivi di lavoro, salute o altra necessità. I negozi restano aperti, tranne i centri commerciali che nel weekend restano chiusi. Bar e ristoranti invece sono chiusi, ma è possibile usufruire della consegna a domicilio a qualunque orario del servizio d’asporto fino alle 22. Palestre e piscine sono chiuse e l’attività motoria è consentita solo all’aperto. Didattica a distanza per le scuole superiori mentre gli altri anni restano a fare le lezioni in presenza.

Zona Gialla

Nella zona gialla restano di fatto in vigore le misure del precedente dpcm, senza le ulteriori restrizioni, dunque negozi aperti, obbligo di indossare la mascherina, coprifuoco dalle 22 alle 5. Chiusi anche cinema, musei e mostre. Didattica a distanza per le scuole superiori mentre materne, elementari e medie restano in presenza. In Campania il presidente De Luca, con un’ordinanza regionale, ha confermato la didattica a distanza per tutte le scuole.

Zona rossa, arancione e gialla

  • Autore articolo
    Bianca Senatore
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    Referendum 8 e 9 giugno, lavoro e cittadinanza. Una quarantina di personalità della ricerca e dell’università hanno lanciato un appello al voto per i cinque referendum. I quesiti chiedono di: «Vivere da cittadini», riducendo da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia richiesto per ottenere la cittadinanza italiana ai maggiorenni stranieri; «Vivere vite meno precarie», riducendo la possibilità di usare contratti di lavoro a tempo determinato; «Lavorare senza licenziamenti illegittimi», riducendo le possibilità di licenziamenti senza giusta causa; «Lavorare senza discriminazioni», riducendo le possibilità di licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese; «Lavorare senza infortuni», riducendo i rischi di incidenti e morti sul lavoro. Ospiti di Pubblica, per parlare di partecipazione, due firmatari/e: Filippo Barbera, sociologo dell’università di Torino e Donatella Della Porta, scienziata politica alla Scuola Normale Superiore di Firenze. Diverse le domande. E’ arrivato il momento di abbassare la soglia del 50% di partecipazione per rendere valido il referendum? Perchè fallisce la partecipazione? Quanto c’entra la complessità del quesito, la credibilità dei proponenti? «Non possiamo arrenderci all’assenteismo, ad una democrazia a bassa intensità», ha detto il presidente Mattarella per il 25 aprile. Il capo dello stato ha lasciato, però, inesplorate le ragioni profonde dell’astensione, ragioni che risiedono anche nell’impoverimento sociale, oltre che economico, del lavoro. Ha scritto la studiosa, dirigente dell’Istat, Linda Laura Sabbadini: «Il lavoro non è solo un mezzo per guadagnarsi da vivere: è la base della coesione sociale di un paese».

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    Referendum 8-9 giugno: scade domenica la possibilità di chiedere il voto fuorisede per studenti, lavoratori o persone in cura fuori dalla propria provincia, come fare lo spiega Luca Gattuso. C'è una vertenza che spiega perfettamente perché votare i referendum perché contiene tutti e 4 i quesiti e la loro attualità, è la vertenza dei 120 lavoratori in affitto in un'azienda in appalto di Poltrone Sofà che scioperano da 3 settimane e ce la racconta Maria Giorgini segretaria Cgil di Forli-Cesena. Marco Grimaldi deputato di Sinistra Italiana da Gerusalemme racconta il viaggio della delegazione di Alleanza Verdi e Sinistra nella tragedia palestinese. Matteo Garavoglia giornalista esperto di NordAfrica ci racconta della espulsione da El Ayoun in Marocco senza alcun motivo ai danni sui e del collega fotografo con cui voleva raggiungere il Sahara Occidentale.

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