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Ucraina, Andrea Nicastro: “I russi assediano le città in maniera medievale”

Ucraina Kiev

Le forze armate russe stanno cingendo le città Ucraine in un assedio di stampo medievale.
Lo denuncia a Radio Popolare Andrea Nicastro, inviato nel Corriere della Sera.
Nicastro era a Mariupol, nel sud dell’Ucraina e ora è nel centro del Paese, a Zaporizzja.

I cittadini “sono senza elettricità, riscaldamento, acqua potabile, gas per cucinare e scaldarsi. È un assedio urbano di tipo medievale. I russi bombardano scientemente le strutture civili di servizio, le centraline elettriche, le centrali del teleriscaldamento. In Ucraina basta colpire una caldaia del teleriscaldamento e 20, 25mila persone sono al freddo, e fuori fa un freddo cane. Va sottozero di notte. Fai in modo che i civili possano essere uno strumento di pressione sull’apparato militare”.

“Nelle città hanno freddo e fra un po’ arriverà la fame nelle città” è la drammatica testimonianza di Nicastro, autore tra l’altro di “Gli altri siamo noi” edizioni Rubettino.

È una guerra combattuta in maniera brutale.

“Questa guerra è abbastanza vecchia. Eravamo abituati alle guerre americane con le immagini degli aerei che colpiscono come fossero schermi inconsistenti. In Ucraina i soldati si vedono tra loro, i cannoni spesso tirono ad alzo zero”.

“Ho attraversato due linee ieri, quella di difesa di Mariupol e quella di difesa di Zaporizzja” ci dice Nicastro.

“In tutte e due le occasioni ho visto da parte russa bande di 50, 60 soldati con carri armati e logistica che si muovono velocemente e qualunque ostacolo trovano cercano di distruggerlo. Possono anche chiedere supporto aereo, l’uso dei jet è stato completamente liberato. Ho testimonianze diretta da Mariupol dove da due giorni l’aviazione non dava tregua alle persone scappate con me. C’erano bombardamenti continui e anche nei territori che ho attraversato ho visto i segni di un bombardamento, missili che hanno centrato le case”.

Come è fatta una linea del fronte?

“La linea del fronte è fatta coi sacchetti di sabbia, i copertoni dei camion, i birilloni di cemento armato che si usano nei moli per fermare le onde, quelli alti 5 o sei metri. È fatta di trincee, barriere come i famosi cavalli di frisia, il filo spinato, ci sono sicuramente ai lati le mine. È pieno di mine. Se ti devi fermare per fare la pipì non andare sulla terra perché non sai cosa c’è sotto”.

“I russi -continua Nicastro, vanno, distruggono la resistenza militare ma nel distruggerla non considerano gli effetti collaterali. Se uno si ritira in un paese lo inseguono nel paese e se li si deve ammazzare qualcuno si ammazza qualcuno. Nei centri abitati la battaglia diventa cruenta perché i russi colpiscono anche i civili, i militari combattono tra le case”

Che armi usano i militari combattendo in mezzo ai civili?

“Tutto quello che hanno: cannoni dei tank, missili degli aerei, missili a lunga gittata, droni, mitra, mine, tutto”.

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
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    Le comedians contro la violenza sulle donne al Teatro Lirico di Milano

    Oggi a Cult Mary Sarnataro ci ha parlato di “Zitte mai!”, la serata speciale in scena al teatro Lirico di Milano, che un gruppo di comedians, capitanate da Deborah Villa, dedica all'associazione Cerchi nell'Acqua, che da anni è vicina alle donne vittime di violenza. A partire dalla libertà di esprimersi, la prima che viene a mancare quando una relazione diventa prevaricante, l'appuntamento sarà l'occasione per riflettere sulla violenza sulle donne, usando lo strumento della comicità. L’intervista di Ira Rubini.

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