Approfondimenti

Succede a Voghera ma sembra il Mississippi: una persona fragile uccisa da un politico “sceriffo”

voghera

La risposta potrebbe essere semplice: nel telefono di Massimo Adriatici, ex poliziotto, avvocato ed assessore alla sicurezza del Comune di Voghera, ci potrebbero essere le prove della volontarietà o della premeditazione degli spari con cui il 20 luglio del 2021 ha colpito Youns El Boussettaoui, senza fissa dimora, di origini marocchine, con problemi psichiatrici, uccidendolo. Ma la risposta potrebbe anche essere più complicata, perché secondo la difesa della famiglia di El Bousettaoui potrebbero trovarsi le prove di quelle relazioni “amichevoli” tra l’assessore leghista e magistrati del tribunale di Pavia. In particolare ci sarebbero dei messaggi con l’allora capo reggente della procura, Mario Venditti, e con l’ex presidente della sezione penale del tribunale, Daniela Garlaschelli, sorella del sindaco leghista di Voghera Paola Garlaschelli. Contatti che potrebbero far scattare l’incompatibilità ambientale, dal momento che sono entrambi ancora in servizio a Pavia. Gli avvocati lo hanno capito esaminando la copia cartacea dei dati presenti sul cellulare di Adriatici, guardati a vista da un carabiniere. L’unica concessione del tribunale di Pavia agli avvocati che protestano duramente e chiedono che il processo si svolga altrove, perché qui qualcosa non va. Debora Piazza è una delle avvocate della famiglia El Boussettaoui, intervistata qua da Massimo Alberti.

Togliersi ogni dubbio sarebbe doveroso e necessario ma la Procura non vuole farlo per non violare la privacy dell’indagato che nel frattempo con la chiusura delle indagini è stato rinviato a giudizio per eccesso colposo di legittima difesa. Un capo d’imputazione ben diverso, e molto meno grave, di quello richiesto dai legali della famiglia: l’omicidio volontario. E allora ricominciamo da capo, torniamo a Voghera e alla ricostruzione del nostro inviato Luca Parena, il giorno dopo.

Da una parte “il balordo”, dall’altra “lo sceriffo”, come lo avevano nominato i detrattori, la narrazione del paese racconta questo, due destinati a scontrarsi, ma non siamo in un film dove l’incredibile è normale, ma in una piccola città di provincia dove non succede granché e le persone si lamentano per un ubriaco per strada. Che l’assessore girasse armato contrasta con il tasso di criminalità del luogo. Eppure così era. Ne aveva scritto anche il nostro Alfredo Somoza nel suo blog, Mondialismi pochi giorni dopo.

Il profilo dei due protagonisti nel racconto di Luca Parena:

Il tutto è stato difficile dall’inizio. Adriatici rimane sul luogo del delitto. Si muove liberamente, telefona, parla con i carabinieri e gli inquirenti quando arrivano, come nessun indagato per omicidio può fare. Sembra lui la vittima. Mediaticamente lo è subito: è lui l’aggredito, tuona la Lega fornendo ricostruzioni alquanto fantasiose. All’autopsia, fatta in 12 ore, non partecipano i legali della famiglia perché il tribunale di Pavia (nonostante la vittima sia nota alle forze dell’ordine e abbia un procedimento in corso) non chiamano i parenti: lo ritengono senza fissa dimora e senza residenza. Chi glielo avrà detto? Perché non hanno verificato? Le immagini delle telecamere non vengono fornite integralmente ai legali della famiglia con diverse motivazioni. Una testimone oculare viene minacciata, denunciano gli avvocati della difesa. “Una indagine completamente sbagliata”, dice l’avvocata Debora Piazza. I dubbi erano chiari dall’inizio. Ecco quello che diceva ai nostri microfoni nella trasmissione Prisma la sorella della vittima; Bahjia El Boussettaoui.

La città di Voghera, intanto, ha vissuto manifestazioni di solidarietà con la vittima, e manifestazioni di solidarietà con l’assessore. Da una parte i più giovani, l’associazionismo, l’Anpi e un po’ di opposizione. Dall’altra Lega e Fratelli d’Italia e la giunta, colpita però nel frattempo dallo scandalo delle chat fuoriuscite dal suo interno. «Finché non si comincerà a sparare, sarà sempre peggio», scriveva il 26 giugno nella chat della giunta Giancarlo Gabba, assessore ai Lavori pubblici. La giunta stava discutendo del caos in piazza San Bovo. «Davanti all’Africa market mega assembramento — scriveva il vicesindaco Simona Virgilio — con tantissimi individui con bottiglie in mano, non si riesce neanche a passare». Gabba, dopo il primo commento coinvolgeva proprio Adriatici. «Temo che anche il buon Massimo non sappia più come affrontare il problema con i nostri poliziotti». Un mese dopo il fattaccio. Nella giunta non si dimette nessuno, anzi fanno loro un esposto in procura per cercare il colpevole della fuga di notizie. Non un caso isolato quello dell’assessore Gabba visto che l’assessora al commercio, Francesca Miracca, viene destituita dall’incarico perché proprio il giorno prima della prima manifestazione in solidarietà di Younus El Boussettaoui dice: “Domani spariamo davvero”. Secondo la ex-assessora la chat, però, era solo goliardia, così la sua frase. La famiglia però non si arrende, la scorsa settimana ha convocato una manifestazione davanti al tribunale di Pavia, per chiedere verità e giustizia.

Foto: ANSA

  • Autore articolo
    Claudio Jampaglia
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 15/12 19:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 15-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 15/12 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 15-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 15/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 15-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 15/12/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 15-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    News della notte di lunedì 15/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 15-12-2025

  • PlayStop

    Il Suggeritore Night Live di lunedì 15/12/2025

    Il Suggeritore Night Live, ogni lunedì dalle 21:30 alle 22:30 dall’Auditorium Demetrio Stratos, è un night talk-show con ospiti dello spettacolo dal vivo che raccontano e mostrano estratti dei loro lavori. Gli ascoltatori possono partecipare come pubblico in studio a partire dalle 21.00. E spesso, il Suggeritore NL vi propone serate speciali di stand up, slam poetry, letture di drammaturgia contemporanea, imprò teatrale. Vi aspettiamo!

    Il Suggeritore Night Live - 15-12-2025

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di lunedì 15/12/2025

    "Jailhouse Rock", trasmissione di Radio Popolare e Popolare Network, esplora il legame tra musica e carcere. Ogni lunedì dalle 20.30 alle 21.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, il programma include storie e suoni dal mondo delle prigioni, con la partecipazione di detenuti dei carceri di Rebibbia e Bollate che realizzano un Giornale Radio dal Carcere e cover di artisti. Scopri di più su http://www.jailhouserock.it/ e https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 15-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di lunedì 15/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 15-12-2025

  • PlayStop

    Esteri di lunedì 15/12/2025

    1) Jose Antonio Kast è il nuovo presidente del Cile. Sulla promessa di sicurezza, il paese elegge un nostalgico della dittatura di Pinochet. (Alfredo Somoza) 2) Australia, la strage antisemita di Bondi Beach riapre la discussione sulle armi. (Alice Franchi) 3) Decine di migliaia di persone in piazza in Brasile contro l’indulto all’ex presidente Bolsonaro. In prima linea ancora gli artisti che lottarono contro la dittatura militare. (Luigi Spera) 4) Hong Kong, l’editore pro democrazia Jimmy Lai condannato per sedizione e collusione rischia l’ergastolo. È la pietra tombale sulla speranza di essere una democrazia dell’ex colonia britannica. (Ilaria Maria Sala - Lettera22) 5) Stati Uniti. Sanità, costo della vita e crisi abitativa possono aspettare, la priorità di Trump è costruire il suo personale arco di trionfo. (Roberto Festa) 6) La crisi senza fine del Louvre. Dopo il furto del secolo, i lavoratori del museo più famoso del mondo vanno in sciopero. “Siamo l’ultimo baluardo prima del collasso”. (Francesco Giorgini) 7) Serie Tv. L’affaire Warner Bros e l’accentramento dell’industria dei media e dell’intrattenimento. (Alice Cucchetti)

    Esteri - 15-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di lunedì 15/12 18:35

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 15-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di lunedì 15/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 15-12-2025

  • PlayStop

    "Sempre più vicini" è il disco della svolta dei Casino Royale: Alioscia racconta l'album

    È uscita venerdì 5 dicembre 2025 la ristampa celebrativa di "Sempre più vicini", che venne pubblicato 30 anni fa, nel 1995: un disco fondamentale per la carriera dei Casino Royale e un album che ha influenzato in modo importante la musica alternativa italiana di quegli anni, grazie a un suono frutto dell'incontro della band milanese con il produttore inglese Ben Young. Alioscia Bisceglia, voce e leader dei Casino Royale, è passato dai nostri studi per raccontare questa ristampa e soprattutto quel disco, che diede un'impronta decisiva alla storia della band. L'intervista è a cura di Niccolò Vecchia.

    Clip - 15-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di lunedì 15/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 15-12-2025

  • PlayStop

    Zerocalcare: un fumetto per lottare contro il fascismo

    “Nel nido dei serpenti” è l’ultimo fumetto di Zerocalcare, che lo ha presentato recentemente al CSA Baraonda di Segrate nell’ambito della Campagna Free All Antifas - Associazione Dax. Il volume, nato dalla collaborazione fra BAO e Momo Edizioni, raccoglie le storie di Zerocalcare sul processo ungherese a Ilaria Salis e altri, con una storia inedita sulla vicenda giudiziaria di Maja T. Una riflessione sul ritorno di ideologie a torto ritenute sconfitte. Andrea Cegna ha intervistato Zerocalcare per Cult.

    Clip - 15-12-2025

  • PlayStop

    Volume di lunedì 15/12/2025

    I Primal Scream assurdamente accusati di antisemitismo per delle immagini proiettate sul palco, "Blizzard" di Dove Ellis come nuovo disco della settimana, Roy Menarini che ricorda il regista Rob Reiner appena scomparso e l'intervista di Niccolò Vecchia ai Casino Royale per i 30 anni di "Sempre più vicini".

    Volume - 15-12-2025

Adesso in diretta