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Ritorno a scuola, tre gli scenari possibili. Intervista al sottosegretario De Cristofaro

classe scuola

Nel giorno della partenza degli esami di maturità, col ritorno degli studenti a scuola dopo mesi di didattica a distanza e nel pieno rispetto del distanziamento sociale, si sta ancora delineando la riapertura delle scuole il prossimo settembre. Sono tre gli scenari a cui si sta lavorando in queste settimane.

Ne abbiamo parlato col sottosegretario al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Giuseppe De Cristofaro. L’intervista di Lorenza Ghidini e Roberto Maggioni a Prisma.

Stiamo lavorando su tre scenari: uno più ottimistico, uno più pessimistico e uno più in linea con la situazione attuale. Quello più ottimistico è quello che ci dice di una pandemia diminuita significativamente rispetto ad ora ed è quello che tutti ci auspichiamo. Non possiamo avere nessuna certezza, ma non possiamo escluderlo perché rispetto ad un mese fa la situazione della pandemia è oggettivamente cambiata in modo significativa e non possiamo escludere che tra due mesi possa esserci un ulteriore cambiamento in positivo. È chiaro che se ci fosse questo scenario sarebbe tutto molto più semplice: si tornerebbe tutti a scuola e le regole di distanziamento sarebbero meno rigide.
All’opposto c’è il terzo scenario, quello che nessuno auspica con un brusco ritorno della pandemia: se ci fosse una nuova situazione drammatica come quella dei mesi scorsi potremmo essere costretti ad una nuova chiusura, ma in ogni caso faremmo di tutto per garantire la tutela di quegli studenti che hanno maggiori fragilità, quelli che nella prima fase sono stati meno coperti dalla didattica a distanza.
Il secondo scenario, che ho lasciato per ultimo, è quello statisticamente più probabile e che prevede una situazione sostanzialmente simile a quella attuale. Non una situazione da lockdown, ma neanche una situazione tale da togliere di mezzo le misure di distanziamento sociale. Questo è lo scenario più probabile, ma anche il più difficile: vogliamo tutti tornare in classe, ma dobbiamo farlo in totale sicurezza.

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    Redazione
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