Approfondimenti

Tutto pronto (o quasi) per il Green Pass sul lavoro, la sentenza a sfavore dei licenziamenti alla Gianetti e le altre notizie della giornata

Green Pass ANSA

Il racconto della giornata di martedì 12 ottobre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Cosa accadrebbe se da venerdì gli oltre 3 milioni di lavoratori non vaccinati smettessero di lavorare? Mario Draghi ha deciso di mantenere a pagamento i tamponi e il motivo è presto detto: alla lunga diventeranno un’arma per convincere i riottosi ad abbracciare la campagna vaccinale. Il tribunale del lavoro di Monza ha respinto il ricorso dei sindacati contro i 152 licenziamenti alla Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto. L’ong Alarm phone chiede soccorsi immediati per 70 persone in pericolo in acque internazionali tra Italia, Malta e Libia. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Green Pass, un’arma per convincere i riottosi ad abbracciare la campagna vaccinale

(di Michele Migone)

Quanti sono i lavoratori che il 15 ottobre saranno sprovvisti di Green Pass?
La cifra esatta non si conosce, le stime variano: si va dai 2 milioni e mezzo di Confindustria ai 4 milioni di altre fonti. Un calcolo più preciso dice che sarebbero 2 milioni e 200.000 nel settore privato, circa 300.000 in quello pubblico a cui si aggiungono altri 740.000 lavoratori autonomi. Poco più di 3 milioni di persone. L’ufficio dell’Alto Commissario, il generale Figliuolo, da noi interpellato, non conferma alcuna cifra. Il loro database è basato sull’età e non sull’occupazione (non viene chiesta la professione al momento della vaccinazione). Per farsi un’idea su quale potrebbe essere la situazione reale invitano a vedere quale è la percentuale dei vaccinati nelle regioni più produttive del Nord, come la Lombardia, con quasi il 90% della popolazione coperta, ma, ripetono, non ci sono numeri precisi.
A Palazzo Chigi, comunque si dicono tranquilli sul fatto che non ci saranno grandi problemi. Sarà così? Per tutti coloro che non hanno il Green Pass sarà obbligatorio il tampone per accedere al luogo di lavoro. Con un rapido calcolo, in una settimana, i tamponi da effettuare dovrebbero essere circa nove milioni. Secondo Federfarma, che abbiamo interpellato, le scorte ci sono. I distributori intermedi hanno fatto incetta nelle scorse settimane. Le migliaia di farmacie, nonostante qualche possibile coda iniziale, dovrebbero reggere l’urto. Stesso scenario è stato fornito oggi da Federlab, l’associazione dei laboratori di analisi italiani. Nessun allarme. Anche perché, in realtà, si pensa che l’assalto ai tamponi durerà al massimo un paio di settimane. Tre tamponi ogni sette giorni diventeranno un problema per i non vaccinati, un impegno fisico ed economico che dovrebbe convincere in particolare la platea dei dubbiosi, dei Boh Vax (diversi dai No Vax) a cedere e a farsi vaccinare. Questa è la ragione per cui Mario Draghi ha deciso di mantenere a pagamento i tamponi. Perché, nella sua idea, alla lunga diventeranno un’arma per convincere i riottosi ad abbracciare la campagna vaccinale.

I rischi e le possibili conseguenze del Green Pass sulla produzione

(di Massimo Alberti)

Cosa accadrebbe se da venerdì gli oltre 3 milioni di lavoratori non vaccinati smettessero di lavorare? Quali buchi, disservizi, fermi di produzione si creerebbero nella pubblica amministrazione, nelle imprese, negli uffici? Ora che il Green Pass diventa reale le dichiarazioni di principio lasciano spazio ai conti in tasca. Il governo dà modo alle imprese, con diversi paletti, di sostituire i lavoratori senza certificato con gli interinali.
Al di là dei dubbi da un punto di vista di etica del lavoro, oltre alla difficoltà di trovare figure specializzate, in pochi giorni è impossibile formarle, o garantire la sicurezza. Di fatto riguarderà potenzialmente solo la fascia di lavoro a basso valore aggiunto e non specializzato, col rischio di abusi da parte delle imprese. Molte delle quali, di fronte al rischio di avere buchi di produzione, preferiscono già pagare il tampone ai lavoratori non vaccinati. Facendo però così venir meno la spinta alla vaccinazione che dovrebbe derivare dal Green Pass i cui effetti, dati alla mano, già fin qui non sono stati rilevanti.
Confindustria, rigida sulla propria posizione, annuncia invece richieste di risarcimento per danno alla produzione a chi è senza Green Pass. Ma legalmente è una strada assai ardua e l’annuncio suona più come una minaccia per convincere i reticenti. E cosa faranno le piccole aziende, dove anche un paio di lavoratori in meno, o la spesa per i tamponi possono diventare un problema? Chiuderanno gli occhi di fronte alla possibilità remota di un controllo? Il rischio è che di fronte a questo quadro, a determinare l’uso del Green Pass nelle aziende saranno ragioni di convenienza economica, più che quelle di politica sanitaria.

Respinto il ricorso dei sindacati contro i 152 licenziamenti della Gianetti Ruote

Il tribunale del lavoro di Monza ha respinto il ricorso dei sindacati contro i 152 licenziamenti alla Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto. La loro vertenza è stata una delle prime ad aprirsi dopo lo sblocco nazionale scattato a inizio luglio. “Non si può accettare che queste persone vengano cacciate così, valutiamo di fare appello”, ha detto Pietro Occhiuto, segretario locale della Fiom dopo la sentenza. Gianluca Gritti è un lavoratore della Gianetti, società controllata dal gruppo Quantum. Lo ha intervistato Roberto Maggioni:


 

70 migranti in pericolo al largo della Libia

L’ong Alarm phone chiede soccorsi immediati per 70 persone in pericolo in acque internazionali tra Italia, Malta e Libia. “Dicono che una donna ha partorito a bordo”, ha scritto su Twitter l’organizzazione. In queste ore altre 58 persone salvate nei giorni scorsi sono sulla nave umanitaria Resq People, sempre nel Mediterraneo centrale. Il racconto da bordo è di Maso Notarianni:


 

L’orribile fine settimana delle destre populiste in Europa

(di Martina Stefanoni)

“Sono nato nella Polonia comunista, preferisco morire nell’Unione Europea”. Questo è uno degli slogan portati in piazza ieri dalle decine di migliaia di persone che a Varsavia, Cracovia e in altre circa 100 città polacche hanno protestato contro la corte costituzionale, che ha stabilito la superiorità del diritto nazionale su quello Dell’Unione Europea. Il giorno prima, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, travolto dagli scandali di corruzione, si dimetteva e il premier ceco Andrej Babis perdeva a sorpresa le elezioni legislative. Tre eventi diversi, ma forse profondamente collegati. Tre eventi che hanno caratterizzato un week end di shock politico per l’Europa centrale e orientale. [CONTINUA A LEGGERE SUL SITO]

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

https://twitter.com/MinisteroSalute/status/1447943320077021188

https://twitter.com/RegLombardia/status/1447948583773380608

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 18/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 18/12 18:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 18/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 18/12/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    L'Orizzonte di giovedì 18/12 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 18-12-2025

  • PlayStop

    Xabier Iriondo e i Santamante: "Un disco nato dai limiti imposti dal Covid"

    I Santamante sono una nuova band, un quartetto nato dal dialogo artistico e personale tra il chitarrista Xabier Iriondo e il batterista e percussionista Gino Sorgente, che durante il periodo dei lockdown hanno iniziato a immaginare la musica che avrebbero potuto fare, superando le limitazioni imposte da quel momento. Su questo primo impasto sonoro si sono poi aggiunti Davide Andreoni - al synth bass, all’organo e alla produzione - e Paola Micieli (in arte Dalai), alla voce e alla scrittura dei testi. Il risultato è una raccolta di canzoni tese e nervose, in equilibrio tra melodia e potenza, tra ombre e colori forti e coinvolgenti. Paola Micieli e Xabier Iriondo, ai microfoni di Radio Pop, hanno raccontato a Niccolò Vecchia la storia di questa nuova band.

    Clip - 18-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 18/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 18-12-2025

  • PlayStop

    “Rifiorirai”: Aka5ha racconta il nuovo album a Volume

    “Rifiorirai” è il titolo del nuovo album di Aka5ha, musicista bolognese che oggi è passato a Volume per raccontarci e suonarci alcuni brani. Tra elettronica, cantautorato e folk, il disco esplora tematiche di “cambiamento e ricostruzione”, spiega l’artista, “parla di prendere le energie dalle cose difficili che accadono, e trasformarle in qualcosa che abbia valore”. Tra un brano e l’altro, Aka5ha ci racconta com’è stato produrre il disco insieme a Iosonouncane, il suo nuovo approccio nell’uso della voce e il cortometraggio realizzato per dare ai brani anche una dimensione visiva. Ascolta l’intervista e il MiniLive di Aka5ha

    Clip - 18-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 18/12/2025

    La campagna Free All Antifas a Monza e l'attenzione su Gaza, che almeno qui su queste frequenze, non cala mai. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 18-12-2025

  • PlayStop

    In un libro le 15 immagini che raccontano l'Italia

    "Aprire lo sguardo" (Garzanti) è un libro in cui Alessandra Mauro ha scelto 15 immagini che compongono un “mosaico visuale” dell'Italia. In una selezione di grande forza evocativa, sfilano volti, luoghi e momenti: dall’arresto Benito Mussolini, immortalato da Adolfo Porry-Pastorel nel 1915, ai ritratti di Wanda Wulz, ai manicomi documentati da Gianni Berengo Gardin nel 1968, fino alla fotografia di moda di Ferdinando Scianna e allo studio del tessuto urbano di Gabriele Basilico. L'intervista di Tiziana Ricci a Alessandra Mauro.

    Clip - 18-12-2025

  • PlayStop

    Volume di giovedì 18/12/2025

    Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00, Elisa Graci e Dario Grande vi accompagnano alla scoperta del suono di oggi: notizie, tendenze e storie di musica accompagnate dalle uscite discografiche più imperdibili, interviste con artisti affermati e nuove voci, mini live in studio e approfondimenti su cinema, serie TV e sottoculture emergenti. Il tutto a ritmo di giochi, curiosità e tanta interazione con il pubblico. Non fartelo raccontare, alza il Volume!

    Volume - 18-12-2025

  • PlayStop

    Aggiornamento sui Cpr

    Nella puntata del 5 dicembre è tornato a trovarci Nicola Cocco,medico della Rete Mai più lager - No ai Cpr. Con lui abbiamo commentato le risposte dei medici dell'Humanitas Gavazzeni e di Niguarda ai nostri inviti in trasmissione per parlare del caso di un cittadino palestinese che è stato ritenuto idoneo alla detenzione, nonostante diversi episodi, anche gravi, di autolesionismo. E qualcosa, documenti alla mano, non torna.

    37 e 2 - 18-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di giovedì 18/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 18-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 18/12/2025

    Considera l'armadillo di giovedì 18 dicembre 2025 con Anita Curci, ideatrice e direttrice del prima edizione di @festival degli animali in giallo @gialli.it giornate ricche di ospiti ed esperti di animali e letteratura gialla nel centro storico di Napoli. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 18-12-2025

  • PlayStop

    Cult di giovedì 18/12/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Antimo Casertano presenta "Mare di ruggine" al TEatro Fontana di Milano; Andrea Tarabbia lancia la 11° edizione del Premio POP - Premio Opera Prima di Fondazione Mondadori; Nathan de Pas parla con il regista Lech Kowalski del suo cinema, in rassegna al Cinema Mexico di Milano; la rubrica di lirica a cura di Giovanni Chiodi...

    Cult - 18-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 18/12/2025

    La clava dell'antisemitismo. Come una particolare definizione di antisemitismo (l’IHRA, International Holocaust Remembrance Alliance) rischia oggi di colpire la libertà di insegnamento e di ricerca. Un appello di docenti universitari/e contro l'ipotesi contenuta in quattro disegni di legge in discussione in parlamento, il più noto è quello dell'ex ministro del Pd Domenico Del Rio.

    Pubblica - 18-12-2025

Adesso in diretta