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Play Jazz Anthology |Steve Lacy (3)
A cura di:Marcello Lorrai
Nell'ottobre del '58 Lacy incide il suo secondo album personale, ancora con Buell Neidlinger al contrabbasso ma con Elvin Jones alla batteria e con al pianoforte Mal Waldron, con cui Lacy ha avviato un sodalizio destinato a durare nei decenni successivi. Intitolato Reflections, l'album è interamente consacrato a composzioni di Monk, a cui Lacy è stato iniziato da Cecil Taylor: Waldron è all'epoca tra i rari pianisti a nutrire una grande passione per Monk, e questa passione cementa l'amicizia fra lui e Lacy. Nel '59 ci sono solo alcune incisioni di Lacy con due ampie formazioni di Gil Evans, all'inizio dell'anno. Per ritrovare Lacy in studio di incisione bisogna aspettare il novembre del '60 quando Lacy registra il suo terzo album personale, sempre in quartetto, ma questa volta senza pianoforte, con Charles Davis al sax baritono e con John Ore e Roy Haynes, che in quel momento sono il bassista e il batterista di Monk: l'album esce con il titolo The Straight Horn of Steve Lacy.
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