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    Guarda che Lune |

    Guarda che lune di lun 21/03/22

    A cura di:

    Claudio Jampaglia

    The truth will always win (una campagna di Reporters Sans Frontières e una canzone dei The Clinet Said No al #link1). Gli interventi del presidente ucraino nei parlamenti sono come una campagna o una format e c'è chi dice che la guerra dei media la sta vincendo lui dieci a zero (#link2) anche se l'opinione pubblica non sembra aver sposato il messaggio che è intervenite nella guerra. A meno che l'obiettivo reale della campagna sia accompagnare un cambiamento culturale nelle opinioni pubbliche occidentali, avviare al bellicismo delle comunità che pensavano di aver ormai superato quello stadio (vedesi l'editoriale di Cacciari oggi su La Stampa e l'appello ad armarsi “per la pace” dell'editoriale del Corriere della Sera). Al momento non c'è alcun consenso per questa strumentalizzazione del dramma ucraino. E questo è un dato. Per ora. Dall'Ucraina arrivano tantissimi messaggi: il "vero inno russo" fatto di bombe ed esplosioni (#link3), i passeggini vuoti di Leopoli (#link4), lo spot dedicato alle mamme dei soldati russi (#link5), o l'"operazione speciale d'amore" su Tinder in due versioni (#link6), c'è il progetto Indistructible Donation che crea degli NFT con le immagini della bellezza monumentale e paesaggistica ucraina (#link7) o Deposit Photohos che mette a disposizione una libreria di immagini per mostrare la verità della guerra (#link8), la maratona di Wikipedia a riempire le voci sull'Ucraina (#link9). La disinformazione e la censura sul web sono difficili e sempre più complesse (#link10), ma per Reporters senza frontiere la verità alla fine vince sempre che sia conro Putin, Bolsonaro o Erdogan. Gli oligarchi non sono più di moda a Mosca (#link11) e nemmeno a Londra visto che Comparethemarket ha cassato il suo storico testimonial che era un suricato-oligarca con forte accento russo (#link12). Oggi vi raccontiamo anche la guerra su Tik Tok. Da Londra anche una campagna istituzionale contro la violenza di genere molto intelligente, si chiama “ Have a word with yourself and then your mates” (#link13). E poi due significati del 21 marzo: giornata delle vittime innocenti di mafia in Italia (vi parliamo dei resti di un auto della scorta di Falcone) e Newroz per molti popoli del Medio Oriente. Buona primavera...#link1 https://www.youtube.com/watch?v=enGJmBM4DHE..#link2 https://www.ilpost.it/2022/03/17/ucraina-comunicazione-russia-zelensky-guerra/..#link3 https://anthemoftruerussia.org/..#link4 https://www.open.online/2022/03/18/ucraina-protesta-di-leopoli-109-passeggini/..#link5 https://www.youtube.com/watch?v=Q-Vrv8TxJqA..#link6 https://www.giornalettismo.com/kinga-szostko-tinder-guerra-ucraina/ e anche qui: https://www.thedrum.com/news/2022/03/18/slovakian-creatives-hack-tinder-get-ukraine-war-news-russians..#link7 https://www.adnews.com.au/news/performics-mercerbell-creates-indestructible-donation-to-help-ukraine..#link8 https://blog.depositphotos.com/war-in-ukraine.html..#link9 https://youmark.it/ym-interactive/wikipedia-lancia-una-maratona-di-scrittura-per-l[…]-diplomazia-culturale-dellucraina-insieme-alleditathon-wikigap/..#link10 https://www.scientificamerican.com/article/russia-is-using-digital-repression-to-suppress-dissent/?mc_cid=d86a79cc17&mc_eid=350c541f1c..#link11 https://www.vox.com/recode/22971179/russian-oligarchs-influence-putin-ukraine-war-sanctions-limits..#link12 https://www.campaignlive.co.uk/article/comparethemarket-removes-russian-meerkat-ads-tv-news/, qui qualche spot col suricato https://www.youtube.com/watch?v=uV98JEAdWJ0..#link13 https://www.london.gov.uk/content/have-a-word

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    Tommy WA: la nuova promessa del folk africano si racconta a Radio Pop

    L'abbiamo scoperto con l'EP "Somewhere only we go" e oggi a Volume abbiamo avuto modo di conoscere meglio la storia di questo cantautore nigeriano, che si è poi formato musicalmente in Ghana: "Nel corso degli anni le nostre musiche si sono fuse: l'highlife ghanese, il palm-wine, il folk di Kumasi, il suono contemporaneo della chitarra. Ho potuto unire questi due mondi, mescolandoli con le radio occidentali che ascoltavo da ragazzo". Il risultato è un folk pop pieno di anima e di profondità: "Il mio obiettivo non è solo una carriera internazionale, ma costruire qualcosa in Africa. Voglio creare una struttura che funzioni per artisti come me, gente con una chitarra o un tamburo, artisti contemporanei che non hanno modo di raggiungere il loro pubblico". Ascolta l'intervista di Niccolò Vecchia a Tommy WA.

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    Poveri ma belli di mercoledì 10/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 10-12-2025

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    Teatro. La rivoluzione delle "piscinine" milanesi vista da due piccioni in crisi esistenziale

    Teatro. La rivoluzione delle "piscinine" milanesi vista da due piccioni in crisi esistenziale Al Teatro della Cooperativa, a Milano ha debuttato in prima nazionale "Lo sciopero delle bambine", in scena Rita Pelusio e Rossana Mola di PEM Habitat Teatrali, compagnia che porta avanti una ricerca artista che declina contenuti civili e ironia. Lo spettacolo, con la regia di Enrico Messina, racconta una storia avvenuta a Milano nel 1902, quando le “piscinine”, che in dialetto meneghino significa “piccoline”, bambine, tra i sei e i tredici anni, che lavoravano senza diritti, sfruttate e sottopagate, ebbero la forza di scioperare e, per cinque giorni, fermare l’industria della moda della città. A raccontare la vicenda delle piscinine in scena sono due piccioni, due creature che abitano le piazze, le cui parole rispecchiano lo sguardo dei contemporanei, spesso stanchi e disillusi davanti alle sfide della storia. Nella trasmissione Cult Ira Rubini ha intervistato l’attrice Rita Pelusio.

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    Vieni con me di mercoledì 10/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    Volume di mercoledì 10/12/2025

    Il commento alla classifica di NME dei migliori album del 2025, l'intervista al musicista nigeriano Tommy Wà a cura di Niccolò Vecchia e la storia di Jesse Welles, da fenomeno social a uno dei cantautori americani più apprezzati del momento.

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    Musica leggerissima di mercoledì 10/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

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    Considera l’armadillo di mercoledì 10/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

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    Cult di mercoledì 10/12/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

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    Pubblica di mercoledì 10/12/2025

    Da che parte sta il papa statunitense, Leone XIV? Con l’Europa di von der Leyen e Merz, ma anche di Macron, Meloni e Sanchez? Oppure con gli Stati Uniti di Trump, JD Vance, Musk e Peter Thiel. Oppure con nessuna di queste identità così identificate? Dopo l’attacco della Casa Bianca all’Europa con il «National Security Strategy» viene facile polarizzare lo scontro tra le due sponde dell’Atlantico. Anche se i due poli sono orientati entrambi prevalentemente a destra, con inquietanti sfumature che arrivano all’autoritarismo di stampo fascista (C.Bottis, Trumpismo. Un mito politico, Castelvecchi 2025). Dunque, gli Stati Uniti aggrediscono l’Europa con il NSS, e papa Prevost con chi si schiera? Pubblica ha ospitato oggi Stefano Zamagni (ex presidente della Pontificia Accademia delle scienze sociali, economista) e Paolo Naso (scienziato della politica).

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    Piazza Fontana: ricordiamo la strage e la risposta democratica

    Anniversario numero 56 per la Strage di Piazza Fontana, quest’anno oltre alle istituzioni nella celebrazione del pomeriggio parleranno una studentessa di un liceo milanese e uno dei vigili del fuoco che entrarono per primi dopo lo scoppio della bomba, ci spiega Federico Sinicato, presidente dell’Associazione dei Familiari delle vittime di Piazza Fontana. “L’importanza del 12 dicembre va al di là della celebrazione e del ricordo che si fa in piazza, è una data storica per l’intero Paese perché è l’inizio della strategia della tensione che produce effetti devastanti e blocca di fatto il grande movimento di riforma del Paese nato dalle lotte dei lavoratori e degli studenti, basta pensare che l’approvazione del Senato dello Statuto dei lavoratori è del 11 dicembre, il giorno prima, il momento fu scelto come risposta all’avanzata dei diritti e se pensiamo che oggi questi valori vengono rimessi in discussione. E’ una data sacra per il Paese”, In Piazza dopo le celebrazioni istituzionali ci sarà il corteo dei movimenti con partenza alle 18.30 da Piazza XXIV Maggio. E ci sarà anche l’inaugurazione del memoriale “Non dimenticarmi“, un’installazione permanente nata dal basso che ricorda le vittime delle stragi, donata al Comune di Milano e installata in Piazza Fontana. L'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

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    A come Asia di mercoledì 10/12/2025

    Nella tempesta dei dazi, i record di Pechino nelle esportazioni, con Gabriele Battaglia. Al confine tra Cambogia e Tailandia si riaccende un conflitto decennale, tra scam city e nuovi nazionalismi, con Paola Morselli, ricercatrice Ispi. A cura di Diana Santini.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 10-12-2025

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