
“Abbiamo vinto, Israele è stato schiacciato, non abbiamo danni significativi agli impianti nucleari”. La guida suprema iraniana Ali Khamenei ha parlato in video per la prima volta ieri, dopo la tregua imposta da Trump a Israele tre giorni fa. Lo ha fatto con un video, trasmesso dalla tv iraniana. Khamenei si era reso irreperibile durante i giorni del conflitto, questa è la prima uscita pubblica. Come leggere le sue parole e che cosa ci dicono sullo stato di salute del regime di Teheran?
È apparso molto stanco rispetto alla sua ultima apparizione il 19 aprile scorso. Ma il suo discorso n TV ha messo la parola fine alle speculazioni sul suo silenzio. Tre giorni dopo la fine dei pesanti bombardamenti israeliani le molte anime del regime avevano bisogno delle parole di Khamenei. Martedì alcuni esponenti dell’ala oltranzista avevano duramente criticato l’accordo di cessate il fuoco affermando che la decisione spettava solo e soltanto alla Guida Suprema. Nella Costituzione iraniana la sottomissione alla Guida Suprema è uno dei principali pilastri della repubblica Islamica. Oggi Khamenei non ha sconfessato il cessate il fuoco e ha implicitamente sostenuto gli sforzi negoziali dell’ala riformista guidata dal Presidente Pezeshkian.
Ma a parte le dinamiche interne il messaggio rassicurante dell’ Ayatollah Khamenei era rivolto soprattutto alla popolazione iraniana stanca dalla dittatura e dalle dalle sanzioni internazionali. Nelle intenzioni del regime il suo discorso serve a spegnere sul nascere le proteste popolari in un momento di debolezza dell’apparato di sicurezza. Ma potrebbe non bastare.