Approfondimenti

Il Cile si prepara al ballottaggio tra un candidato di estrema destra e un ex leader studentesco di sinistra

Quello che era stato predetto è successo. Il Cile ha scelto due candidati a presidente che non potrebbero essere più diversi, e il ballottaggio del 19 dicembre sarà il più divisivo in decenni. Alcune cose sono molto chiare in queste elezioni, altre un po’ meno. E’ chiaro che i partiti moderati che hanno governato il paese negli ultimi anni hanno perso. I cileni hanno fatto scelte radicali, figlie del periodo di estrema incertezza e cambiamento che il paese sta vivendo da due anni a questa parte. E’ chiaro che constatare il successo del referendum costituzionale di un anno fa, dove più del 78% dei votanti ha scelto di abolire la costituzione vigente (voluta da Pinochet) e crearne un’altra da zero, non è sufficiente per prevedere come si muove il Cile. L’entusiasmo rivoluzionario e il grande seguito che l’estallido social ha generato, ha mostrato anche il suo contraccolpo: la paura del caos e la voglia di ordine. Una necessità che il candidato di estrema destra José Antonio Kast ha compreso e sfruttato a suo favore. “Potete stare tranquilli, perché tutto andrà bene”, ha detto durante il suo discorso. Kast è uscito vincitore da questo primo turno. A lui è andato quasi il 28% dei voti, mentre a Gabriel Boric, il candidato di estrema sinistra che lo sfiderà al ballottaggio, poco meno del 26%.

Boric, 35enne ed ex leader dei movimenti studenteschi, ha fatto sue tutte le istanze delle proteste del 2019, ma non è riuscito ad andare molto oltre ai voti che aveva raccolto alle primarie e questo potrebbe essere il suo limite. La storia, però, è ancora tutta da scrivere. Prevedere il risultato del 19 dicembre è molto difficile, ma si può fare qualche ragionamento sui numeri. L’affluenza a queste elezioni è stata del 47%. Hanno votato in poco più di 7 milioni di persone, leggermente meno rispetto al voto del 2020 per il referendum costituzionale. Al plebiscito, i voti per l’“apruebo”, cioè quelli a favore del cambio di costituzione, erano stati poco meno di 6 milioni. Quelli raccolti da Boric sono stati circa 1 milione e 800 mila. In linea teorica, quindi, Boric avrebbe un bacino ancora piuttosto ampio dove pescare voti. Quello che bisogna capire è come si indirizzeranno al ballottaggio i cileni che hanno votato gli altri candidati. Per fare questo ragionamento, però, è importante capire chi è José Antonio Kast: 55 anni e figlio di due immigrati tedeschi. Suo padre, Michael Martín Kast Schindele, aveva combattuto con l’esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale in Francia, Russia e Italia, guadagnandosi il grado di tenente.

Alla fine della guerra, con la sconfitta del regime nazista, del quale è sempre stato affiliato e sostenitore, è emigrato con la moglie prima in Argentina e poi in Cile. Con queste origini, José Antonio Kast non ha mai fatto segreto del suo sostegno al dittatore cileno Augusto Pinochet. Soprannominato il “Bolsonaro cileno”, ha basato la sua campagna elettorale sul contrasto all’immigrazione, sulla sicurezza pubblica e sui valori cristiani. Si è espresso contro i matrimoni omosessuali e l’aborto, ha difeso il neoliberismo – lo stesso indicato dai manifestanti dell’estallido social come la causa delle grandissime disuguaglianze del paese – i valori tradizionali e l’esercito.

Questo è il candidato che il 19 dicembre rappresenterà la destra del paese, ma è da stabilire quanta e quale destra si sentirà rappresentata da un candidato del genere. Se è più facile immaginare che i voti di Yasna Provoste, del partito cristiano democratico, e di Marco Enriquez Ominami, del partito progressista, vadano a Boric, rimangono un punto di domanda quelli di Sebastian Sichel, della coalizione di destra Chile Vamos e, soprattutto, quelli di Franco Parisi, un businessman che ha condotto l’intera campagna dagli Stati Uniti, dove vive, senza mai mettere piede in Cile e che ha ottenuto un sorprendente 12,8 %. Il suo è un partito che potremmo definire qualunquista, ma con tendenze verso destra. Ma non sappiamo chi sono i suoi elettori, e capire come si posizioneranno è molto difficile. Queste elezioni, per il Cile, sono importantissime. Un voto storico mentre il Cile prova a riscrivere la sua storia. Ma se sarà un capitolo nuovo per il paese o un riassunto dei precedenti, dipenderà da quanto i cileni decideranno votare con coraggio.

Foto | Gabriel Boric, 35enne ed ex leader dei movimenti studenteschi

  • Autore articolo
    Martina Stefanoni
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 13/12 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 13-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 13/12 15:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 13-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 12/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 12-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 12/12/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 12-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    50 e 50 di sabato 13/12/2025

    Le 50 ore di diretta, la staffetta, il corteo, la mostra fotografica, tutte le iniziative per il cinquantenario di Radio Pop!  Con Gianmarco Bachi, Claudio Agostoni arrivato direttamente dalla Malpensa in rientro dal Sudafrica, Diana Santini, DJ Janko, Disma Pestalozza.

    50 e 50 - 13-12-2025

  • PlayStop

    50 e 50 di sabato 13/12/2025

    Le 50 ore di diretta, la staffetta, il corteo, la mostra fotografica, tutte le iniziative per il cinquantenario di Radio Pop!  Con Alessandro Diegoli, Gianmarco Bachi, Lele Sacchi. Continua la 50 e 50!!

    50 e 50 - 13-12-2025

  • PlayStop

    50 e 50 di sabato 13/12/2025

    Le 50 ore di diretta, la staffetta, il corteo, la mostra fotografica, tutte le iniziative per il cinquantenario di Radio Pop! Con Gianmarco Bachi, Alessandro Diegoli, Disma Pestalozza e Roberto Maggioni collegati con gli equipaggi in gara che accumulano ritardi più staffettiste/i sui 5 percorsi.

    50 e 50 - 13-12-2025

  • PlayStop

    50 e 50 di sabato 13/12/2025

    Le 50 ore di diretta, la staffetta, il corteo, la mostra fotografica, tutte le iniziative per il cinquantenario di Radio Pop!  La 50 e 50 con i nostri equipaggi in giro per i territori che arriveranno alle 5 sedi storiche di RP e gli /le staffettisti/e con Gianmarco Bachi, Alessandro Diegoli, Disma Pestalozza,

    50 e 50 - 13-12-2025

  • PlayStop

    50 e 50 di sabato 13/12/2025

    Le 50 ore di diretta, la staffetta, il corteo, la mostra fotografica, tutte le iniziative per il cinquantenario di Radio Pop!  Con Matteo Villaci, Gaia Grassi, Gianmarco Bachi, Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    50 e 50 - 13-12-2025

  • PlayStop

    50 e 50 di venerdì 12/12/2025

    Le 50 ore di diretta, la staffetta, il corteo, la mostra fotografica, tutte le iniziative per il cinquantenario di Radio Pop!  Con Chawki Senouci, Marcello Lorrai, Alfredo Somoza, Enzo Gentile, Vitowar, Fabio Minotti, Renato Scuffietti.

    50 e 50 - 12-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 12/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 12-12-2025

  • PlayStop

    50 e 50 di venerdì 12/12/2025

    Le 50 ore di diretta, la staffetta, il corteo, la mostra fotografica, tutte le iniziative per il cinquantenario di Radio Pop!  Con Gianmarco Bachi, Filippo Solibello, Marco Ardemagni con Silvia Turin, Sergio Ferrentino più ultimi staffettisti della 50 e 50 world in Canada e Usa.

    50 e 50 - 12-12-2025

Adesso in diretta