Approfondimenti

Giorgia Meloni, il volto di una destra che non tollera proteste e risponde a mani in faccia

selfie meloni g7

È bastato che un giornalista le chiedesse conto dell’aggressione violenta a un deputato del Movimento 5 Stelle alla Camera da parte di deputati di Lega e Fratelli d’Italia, notizia che ha preso i titoli di tutti i giornali del mondo oscurando il G7, che la Meloni fino a quel momento tutta compresa nel suo ruolo istituzionale cambiasse espressione. E all’improvviso, parole che non trovano aggettivi:
“è molto grave che ci siano esponenti della maggioranza che cadono nelle provocazioni” ha detto la presidente del Consiglio.
Come sarebbe, “esponenti della maggioranza che cadono nelle provocazioni”?
Solo in apparenza si tratta di un rimprovero ai suoi, un po’ sul filo magari. Basta ascoltare il resto per capire che siamo di fronte a qualcosa di molto diverso:
“prevedo che le provocazioni aumenteranno, gli italiani si interroghino su quale sia l’amore per la propria nazione di esponenti politici che cercano di provocare dileggiando membri del governo mentre gli occhi del mondo sono puntati su di noi”.
Pronunciate dalla presidente del Consiglio in carica, sono parole terribili.
Colpevolizzazione della vittima. Un metodo antico quanto la violenza.
Ma non basta. Meloni riesce a infilarne un’altra. Le chiedono dei diritti che hanno cercato di fare sparire dalla dichiarazione finale: aborto, tematiche Lgbt.
Lei nega tutto. E se la prende coi giornalisti:
“un racconto animato da diversi presunti osservatori”. Presunti. Aggettivo grondante disprezzo.
“Non abbiamo fatto nessun passo indietro su aborto, Lgbt e compagnia cantante”. Compagnia cantante. Parole di scherno che rimbombano nella sala tra il gelo dei cronisti. Un dileggio accompagnato dalle smorfie, dagli “eeh” polemici, da “le vostre aspettative sono state deluse”.
Mancavano i gestacci con la mano. E poi saremmo stati nel pieno di un comizio di strada di questa destra impresentabile. Che non tollera le proteste e le chiama provocazioni. Che vomita sulle critiche. Che spernacchia chi lotta per i diritti civili. Che risponde a mani in faccia.

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 22/12 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 22-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 22/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 22-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 22/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 22-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 22/12/2025 - ore 10:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 22-12-2025

  • PlayStop

    Radiosveglia di lunedì 22/12/2025

    Radiosveglia è il nostro “contenitore” per l’informazione della mattina. Dalle 7.45 alle 10, i fatti del giorno, (interviste, commenti, servizi), la rassegna stampa, il microfono aperto, i temi d’attualità. E naturalmente la musica. Ogni settimana in onda uno dei giornalisti della nostra redazione

    Radiosveglia – Prima parte - 22-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di lunedì 22/12/2025

    In conduzione Francesco Tragni. Chi portereste a cantare in Senato, al posto di Claudio Baglioni? E poi le mostre aperte per ferie e i 10 anni di "Marassi" degli Ex-Otago.

    Apertura musicale - 22-12-2025

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 21/12/2025

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 21-12-2025

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 21/12/2025

    In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate. Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti. Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori. Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo, Fabio Barbieri e Lino Brunetti, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.

    Prospettive Musicali - 21-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di domenica 21/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 21-12-2025

  • PlayStop

    La sacca del diavolo di domenica 21/12/2025

    “La sacca del diavolo. Settimanale radiodiffuso di musica, musica acustica, musica etnica, musica tradizionale popolare, di cultura popolare, dai paesi e dai popoli del mondo, prodotto e condotto in studio dal vostro bacicin…” Comincia così, praticamente da quando esiste Radio Popolare, la trasmissione di Giancarlo Nostrini. Ascoltare per credere. Ogni domenica dalle 21.30 alle 22.30.

    La sacca del diavolo - 21-12-2025

Adesso in diretta