Approfondimenti

Raid russi, le vittime civili

In tre settimane la Russia è riuscita a cambiare il corso del conflitto siriano. L’aviazione di Mosca ha fermato l’avanzata dei ribelli nel centro del paese e verso la costa mediterranea, e ha permesso al regime di cominciare la campagna di terra per Aleppo.

Il governo russo aveva detto esplicitamente che il suo obiettivo in Siria era lo Stato Islamico. Così non è stato, almeno per ora. I caccia russi hanno colpito soprattutto le zone sotto il controllo dei gruppi ribelli, islamisti e non.

Ma come succede sempre in queste situazioni i raid hanno fatto anche vittime civili. Radio Popolare è riuscita a raccogliere delle testimonianze che confermano quanto denunciato  dall’opposizione.

“Il primo giorno di raid, il 30 settembre – ci racconta Bassam al-Ahmed, del Centro per la Documentazione delle Violazioni dei Diritti Umani in Siria – abbiamo subito attivato i nostri reporter a Homs e Hama. A nord della città di Homs sono state colpite Zaafaraneh, Rastan e Talbeeseh, dove non ci sono miliziani dello Stato Islamico. Gli effetti più pesanti sono stati a Talbeeseh. I bombardamenti hanno ucciso quarantatre persone, abbiamo raccolto nomi e cognomi”.

Il Centro per la Documentazione delle Violazioni dei Diritti Umani in Siria (VDC) raccoglie informazioni sugli attacchi contro i civili dall’inizio della guerra. Ha denunciato soprattutto i crimini dell’esercito siriano, ma anche quelli perpetrati dai ribelli. “Recuperare informazioni – ci spiega Bassam al-Ahmed – è sempre più complicato.

A Homs, per esempio, abbiamo ancora un corrispondente, sta a Rastan. Il 30 settembre è riuscito a mandarci video e foto e ci ha messo in contatto con altri testimoni, quasi tutti medici, dove lui non è potuto arrivare. Abbiamo parlato anche con le squadre dei soccorittori che intervengono sempre quando ci sono dei bombardamenti. Nelle principali città siriane – Daraa, Damasco, Homs, Hama, Aleppo, Idlib – riusciamo ancora ad avere notizie di prima mano”.

Chiediamo a Bassam al-Ahmed come sia stato possibile identificare i caccia russi. “Sul campo ci sono ufficiali militari chiamati osservatori. Sono militari che hanno lasciato l’esercito regolare e che hanno tenuto strumenti in grado di ascoltare le comunicazioni tra gli aerei militari che volano nella loro zona. Quel giorno, il 30 settembre, ci hanno raccontato di aver sentito comunicazioni in russo invece che in arabo”.

Versione identica da un insegnante della regione di Ghouta Orientale, alla periferia di Damasco, la zona che nell’estate del 2013 venne colpita con le armi chimiche.

“Ho parecchi amici a Talbeeseh, a nord di Homs – ci racconta Tariq al-Dimashqi – mi hanno detto che il 30 settembre la loro città è stata bombardata dai russi. Hanno visto in cielo dei caccia diversi dal solito, secondo loro sicuramente non erano quelli siriani”.

L’intervento russo sta cambiando il corso della guerra, ma a volte per la popolazione civile questo conta poco: “ci penso spesso in questi giorni – ci dice Tariq al-Dimashqi – e mi rendo conto che alla fine la nazionalità dei piloti conta poco. Qui a Ghouta, per esempio, siamo sotto le bombe da tre anni. Ci bombarda il regime, ma se fossero i russi cambierebbe ben poco”. Da alcuni giorni l’esercito di Assad ha lanciato la campagna per Aleppo.

Lo sta facendo grazie all’appoggio degli iraniani, degli Hezbollah libanesi e dell’aviazione russa. I caccia di Mosca hanno colpito le campagne a sud di Aleppo e alcuni centri a nord della città. Ce lo conferma anche Mohammed Yahia Nanah, del Consiglio della Provincia Liberata di Aleppo, sotto il controllo dell’Esercito Libero Siriano.

“La notte tra lunedì 12 e martedì 13 ottobre i jet russi hanno bombardato la zona della mia città, Huritan, dieci chilometri a nord di Aleppo. Hanno colpito anche un ospedale. I morti sono stati otto, quattro erano bambini. A Huritan non c’è l’ISIS. Lo Stato Islamico controlla una parte del nord della Siria, ma non la nostra regione”.

Il conflitto siriano ha fatto più di 250mila morti e ha costretto alla fuga la metà della popolazione. L’intervento russo sta cambiando gli equilibri militari, ma gli effetti della guerra sono sempre gli stessi.

  • Autore articolo
    Emanuele Valenti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR lunedì 29/04 9:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 29-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 29/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 29-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 29/04/2024 delle 7:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 29-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Giorni migliori di lunedì 29/04/2024

    Alessandro Braga analizza la campagna elettorale della destra, dalla kermesse di Pescara di Meloni a Forza Nord che presenta la corrente leghista di Tosi in Forza Italia. Paolo Natale (intervistato da Alessandro Principe) ci spiega cosa dicono i sondaggi sul voto europeo. Fabrizio Tonello racconta le proteste nei campus statunitensi e il loro riflesso sul voto presidenziale. E infine Alessandro Canella, direttore di Radio Fujiko di Bologna, ci presenta il suo libro Onde Ribelli: la radio può essere uno strumento di cambiamento sociale?

    Giorni Migliori – Intro - 29-04-2024

  • PlayStop

    Note dell’autore di lunedì 29/04/2024

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Tutto concentrato in sei minuti, più o meno il tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 29-04-2024

  • PlayStop

    Rights now di lunedì 29/04/2024

    Cancellare i diritti con il consenso popolare: la tripla crisi epocale - guerra, clima, pandemia - lo rende possibile. Rights now, la trasmissione su Radio Popolare a cura della Fondazione Diritti Umani vuole contrastare questo pericolo, facendo conoscere l’importanza dei diritti e delle lotte per affermarli. Ovunque succeda. Con le testimonianze di chi concretizza i diritti umani e dando parola alle nuove generazioni che ci credono. A cura di Danilo De Biasio e Elisa Gianni

    Rights now – Il settimanale della Fondazione Diritti Umani - 29-04-2024

  • PlayStop

    Non vedo l'ora di lunedì 29/04/2024

    Non Vedo l'Ora, ma nonostante questo iniziamo con calma! Poi appena riprendiamo conoscenza, dopo un caffè, due chiacchiere e della buona musica, vi racconto le cose per cui NON VEDO L'ORA di stare ogni giorno con voi!!

    Non vedo l’ora - 29-04-2024

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 28/04/2024

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 28-04-2024

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 28/04/2024

    Prospettive musicali dà risalto a una serie di espressioni musicali che trovano generalmente poco spazio nelle programmazioni radiofoniche mainstream. Non pensando al genere come concetto limitativo, Prospettive musicali vuole suggerire percorsi di ascolto eterogenei. Prospettive musicali potrà accostare musiche medioevali e avanguardie elettroniche, free jazz e musiche per ambiente, danze etniche e partiture contemporanee, improvvisazione e composizione, avant rock e canzone, silenzio e rumore, invitando il proprio pubblico a condividere esperienze di ascolto coraggiose e «di confine». Alessandro Achilli collabora con Radio Popolare dal 17 marzo 1991 con i cicli Sciabadà (1991), Est (1992), Le vacanze di monsieur Hulot (1991, con Giovanni Venosta, e 1992), L’Orchestra (1996), Concerti da Babele (2001, 2002, 2003), Township Beat, musiche dal Sudafrica (2010) e corrispondenze dai festival Mimi (Provenza), Ring Ring (Belgrado), London Jazz Festival; ha inoltre curato la regia e l’adattamento di un ciclo condotto da Robert Wyatt, interviste in diretta a Shelley Hirsch, Arto Lindsay, Peter Blegvad e Robert Wyatt, e puntate monografiche di Cantaloop, In genere, Zona disco, Replicanti, Yuppi do, Il giardino degli dei, 5 giri, Jazz Anthology, Happy Together e Notturnover estate. Clicca qui per notizie sulle sue attività con Musica Jazz, Musiche, Radio3 Rai e come fotografo non professionista e traduttore. Fabio Barbieri collabora con Radio Popolare dal 1997. È stato ideatore e conduttore di Tropici e meridiani e ha realizzato collegamenti e interviste per Notturnover,Candid, Sidecar, Zoe, Alaska e per il gr in network. Ha collaborato con la redazione musicale del quotidiano Il Manifesto. Suoi articoli e recensioni sono apparsi su Rockerilla, Lost Trails e nel volume Bassa fedeltà (Bollati Boringhieri). Nella stagione 2003-2004 ha curato per Patchanka una serie di corrispondenze settimanali da Londra, intitolata London Calling. Da quell’esperienza è nato un blog: http://www.fabiocalling.blogspot.co.uk/ Gigi Longo collabora con Radio Popolare dal 1987. Ha condotto Jazz Anthology, Music Mag, Onda su onda e Cibo per psiconauti. In veste di inviato, ha recensito decine di concerti jazz, rock e world music per Notturnover. Ha realizzato trasmissioni speciali su Charles Mingus, Gil Evans, Duke Ellington e Miles Davis. È stato collaboratore dell’Associazione Jazz Capolinea, del mensile Il Buscadero e dela rivista Alp Grandi Montagne.

    Prospettive Musicali - 28-04-2024

  • PlayStop

    News della notte di domenica 28/04/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 28-04-2024

  • PlayStop

    La sacca del diavolo di domenica 28/04/2024

    “La sacca del diavolo. Settimanale radiodiffuso di musica, musica acustica, musica etnica, musica tradizionale popolare, di cultura popolare, dai paesi e dai popoli del mondo, prodotto e condotto in studio dal vostro bacicin…” Comincia così, praticamente da quando esiste Radio Popolare, la trasmissione di Giancarlo Nostrini. Ascoltare per credere. Ogni domenica dalle 21.30 alle 22.30.

    La sacca del diavolo - 28-04-2024

  • PlayStop

    Agitanti di domenica 28/04/2024

    Un programma per gente che muove mente, corpo e spirito. Un programma di sport – sport paralimpico – per imparare a conoscere le vite, i sogni, le discipline degli atleti che stanno cercando di qualificarsi per Parigi 2024. Per arrivare preparati alle prossime Paralimpiadi, al via il 28 agosto: sapendo cosa cercare, dove guardare, come godere della grandissima competizione che le discipline che gli sport per persone con disabilità riservano. Un magazine che prende il suo nome dagli Agitos (dal latno “agito”, metto in movimento), le tre anime – verde, rossa e blu, come i colori più diffusi nelle bandiere del mondo – che compongono lo stendardo dei giochi paralimpici e che rappresentano appunto mente, corpo e spirito. Magari – chissà – ascoltandolo scoprirai che esistono discipline a cui non avevi pensato. In cui puoi metterti in gioco con il corpo che hai, esattamente per come è fatto: metterti alla prova, sudare, divertirti, competere, tenerti in forma e spostare il tuo limite un po’ più in là. “You can’t be what you can’t see”, diceva Marian Wright Edelman, la prima donna afroamericana ammessa all’albo degli avvocati del Mississippi nel 1965. Non puoi essere ciò che non puoi vedere: ci vogliono modelli in cui ci si riconosce per come si è, altrimenti è difficile persino sognare di poter diventare qualcosa. Un discorso che vale per tutti quelli che in qualche misura vengono etichettati come “diversi”. Ogni domenica alle 21 per mezz’ora su Radio Popolare. Conduce Giulia Riva, giornalista e nuotatrice paralimpica. Un programma di corpi, teste e voci “diversamente” agili.

    Agitanti - 28-04-2024

  • PlayStop

    Bohmenica In di domenica 28/04/2024

    Regia: Gaia Grassi Co-Conduzione: Astrid Serughetti La ragazza delle stelle Simona Romaniello parla dell’anniversario del telescopio spaziale Hubble, mentre l’English tutor Samuele Brusca analizza alcune strofe di “Shallow” di Lady Gaga. Astrid Serughetti intervista i responsabili dell’albergo diffuso della cooperativa Ornica nel cuore (albergodiffusornica.com), in Alta Val Brembana, e Zeina Ayache racconta come sono le scuole alle Canarie. Un Riccardo Burgazzi afflitto dal mal di schiena spiega come curarsi con i libri; infine, lo Scienziatissimo Andrea Bellati parla di un nuovo orrendo parassita giapponese e di un fiore che cresce solo al Castello Sforzesco, entrambi “incontrati” durante il trekking urbano di controventotrekking.it

    Bohmenica In! - 28-04-2024

  • PlayStop

    L'artista della settimana di domenica 28/04/2024

    Ogni settimana Radio Popolare sceglierà un o una musicista, un gruppo, un progetto musicale, a cui dare particolare spazio nelle sue trasmissioni, musicali e non. La nostra scelta racconterà molte novità discografiche, ma non soltanto. E ogni domenica, con mezz’ora di speciale, concluderemo i sette giorni proponendo un profilo approfondito del nostro Artista della Settimana.

    L’Artista della settimana - 28-04-2024

Adesso in diretta