Approfondimenti

Fabio Fazio e le materie viventi

Quando Mike Bongiorno era in bianco e nero e le famiglie, rigorosamente tradizionali della prima metà degli anni ’70, si riunivano sul divano per assistere al primo gioco a premi in televisione. Un format che ha fatto scuola e che, con le più svariate declinazioni, è rimasto in onda su tutte le reti televisive immaginabili, surclassando persino i balletti.

A quarant’anni di distanza, torna Rischiatutto, rivisto e condotto da Fabio Fazio con la collaborazione di Ludovico Peregrini, colui che già allora giudicava rigorosamente, e meglio conosciuto come il Signor NO. Pur mantenendo l’ossatura delle puntate di allora oggi, oltre al colore rosso sgargiante, la trasmissione si è riempita di modernità: prima di tutto la diretta. Poi si va dai contributi video, agli espertoni preparati sul web e all’utilizzo del computer, alla presenza di personaggi famosi a ogni puntata, cambiando valletta ogni settimana (finora le attrici Cristiana Capotondi, Matilde Gioli, Silvia d’Amico), fino alle materie viventi. Personaggi dello spettacolo, le cui biografie diventano pretesto per le domande ai concorrenti.

Sul sito della trasmissione in onda il giovedì su Raitre in prima serata, per rinfrescare la memoria si legge: “Rischiatutto nasce il 5 febbraio del 1970. Puntata dopo puntata, fino all’ultima del 25 maggio 1974, ha contribuito alla costruzione della memoria collettiva del Paese attraverso le figure di concorrenti celebri come Silvana Guerriero, Giuliana Longari, Ascanio De Gregrio, Andrea Fabbricatore, Corrado Taiuti, Roberto Bambagioni. Ma Rischiatutto non sarebbe diventato celebre senza la mitica conduzione di Mike Bongiorno, con al fianco la valletta italo-argentina Sabina Ciuffini. Il telequiz era scritto da Paolo Limiti e Ludovico Peregrini e in una breve ma significativa carrellata riproponiamo le puntate simbolo dei cinque anni di trasmissione”.

Il format non è made in Italy, ma fu portato da Mike Bongiorno dagli Stati Uniti, adattando per il nostro paese la trasmissione Jeopardy!, in onda per la prima volta il 30 marzo 1964 su Nbc.

Rischiatutto è un omaggio a Mike Bongiorno, con tutto l’affetto e la delicatezza possibile. Con tutta l’ammirazione, l’amicizia e la stima da parte di chi, come me, ha avuto dalla vita la possibilità di condividere con lui momenti pubblici e privati indimenticabili”, ci ha raccontato Fabio Fazio, ma Rischiatutto è anche un’occasione per riflettere su quanto sia cambiata la televisione dalla sua nascita ad oggi e che ruolo stia rappresentando in un’epoca in cui tutto arriva prima e viene diffuso rapidamente.

Ascolta l’intervista a Fabio Fazio

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  • Autore articolo
    Barbara Sorrentini
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    Sono più di un abitante su dieci della Lombardia, lavorano, pagano le tasse, hanno figli che vanno a scuola ma restano ai piani bassi dell’ascensore sociale. È il ritratto degli stranieri nella nostra regione, fotografato dal dossier immigrazione che è stato presentato oggi. Rispetto a un anno fa sono aumentati del 2,3%, la meta preferita Milano e il suo hinterland. Del milione e 200mila stranieri, poco meno di un milione ha il permesso di soggiorno, circa la metà di lungo periodo. “Questo nonostante le difficoltà nell’ottenerlo”, dice Maurizio Bove, presidente di Anolf Lombardia, una delle realtà che ha elaborato il rapporto, che chiede una netta revisione delle norme per la regolarizzazione dei migranti.

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    1) Israele, la diffusione del video delle torture nel carcere di Sde Teiman non è il problema. Gli abusi e l’impunità lo sono. (Daniel Solomon - physicians for human rights) 2) New York al voto. Trump minaccia gli elettori che devono scegliere il prossimo sindaco della città, in un’elezione che potrebbe rimodellare il partito democratico. (Roberto Festa) 3) E’ morto Dick Cheney. Il potente vice presidente americano artefice della guerra al terrore che plasmò gli stati uniti contemporanei. (Martino Mazzonis) 4) Francia, la battaglia contro il fast fashion è persa prima ancora di iniziare. A Parigi apre il primo negozio fisico di Shein, il colosso cinese noto per il pesante impatto ambientale e le vergognose condizioni dei lavoratori. (Francesco Girgini) 5) Spagna, la riconciliazione con il Messico passa dall’arte e dalla cultura. Madrid non ha ancora chiesto scusa per il periodo coloniale ma con una mostra e l’assegnazione del premio Cervantes prova a ricucire lo strappo. (Giulio Maria Piantedosi) 6) Belem 2025, ultima chiamata. Diario dalla Cop30: la flotilla dei popoli indigeni partita dal messico in viaggio verso il Brasile. (Alice Franchi) 7) Rubrica Sportiva. Il ritiro di Bopanna, il grande veterano del tennis mondiale. (Luca Parena)

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    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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