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I messaggi contro la guerra censurati alla partita di basket Olimpia Milano-Maccabi Tel Aviv

Striscione stop the war alla partita di eurolega olimpia milano - maccabi Tel aviv

Ieri sera, al Forum di Assago, si giocava una partita di Eurolega, la più importante manifestazione di pallacanestro continentale, che non era e non poteva essere considerata un semplice incontro di basket. L’Olimpia Milano scendeva in campo contro il Maccabi di Tel Aviv. Due settimane fa, lo stesso Maccabi aveva giocato a Bologna contro la Virtus, e l’ambasciata israeliana aveva sconsigliato la trasferta per i tifosi israeliani. Ieri sera al Forum, la presenza della polizia era superiore al normale. C’è stato anche un volantinaggio all’esterno del palazzo dello sport, dove venivano consegnati dei cartoncini poco più piccoli di un foglio, con la scritta bianca su sfondo rosso “Red card to Israel”. Sul retro, un testo sulla situazione della popolazione palestinese, anche dal punto di vista sportivo. L’invito era quello di mostrare i cartoncini durante la partita. Peccato che questi cartoncini non siano entrati al Forum: gli addetti alla sicurezza li hanno sequestrati quasi tutti, ritirandoli a chi li aveva in mano o prendendoli dalle borse durante i controlli di sicurezza.

Solo pochissime persone sono riuscite a passare i controlli nascondendoli. Per qualcuno che si ostinava, è stato necessario anche un colloquio con la polizia presente. Ma non è tutto: i tifosi della curva dell’Olimpia Milano sono stati fermati perché avevano uno striscione con la scritta “Stop the War”. Anche in questo caso, ingresso vietato e tifosi che sono entrati alla fine del primo quarto di gioco. Dentro il palazzo, invece, erano presenti una ventina di tifosi del Maccabi, che non esponevano striscioni o stendardi della loro squadra, ma solo bandiere dello Stato di Israele. In questo caso, però, nessun controllo e nessun divieto.

  • Autore articolo
    Luca Gattuso
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