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    Ovunque proteggimi

    A cura di:

    La redazione di Psicoradio

    Il film di Bonifacio Angius, Ovunque proteggimi, vincitore del premio come miglior film al festival Visioni Italiane di Bologna, racconta la storia di Alessandro e Francesca, che si incontrano durante un avvenimento spiacevole come il TSO (trattamento sanitario obbligatorio) e intraprendono un viaggio fisico e mentale rivelando le loro fragilità ma anche un senso di vicinanza e la possibilità di riscattarsi...“il film racconta la storia di due solitudini non volute”, racconta il regista. Lui è un cantante di musica folk sassarese che ha perso la gioia del suo lavoro e, in un momento di crisi, subisce un TSO, lei una madre a cui è stato tolto il figlio e conduce una vita di macerie. Da questo incontro nasce un forte legame, e Alessandro diventa quasi l'angelo custode di Francesca. Inizia così il film e il viaggio dei due verso una ribellione alle regole della società.....Abbiamo chiesto al regista per quali motivi ha deciso di raccontare la storia di due personaggi ai margini: “molto spesso non decidi tu le storie da raccontare, sono loro che scelgono te”, aggiungendo che, a suo parere, “in tutti i capolavori del cinema e della letteratura vengono raccontati personaggi cosiddetti marginali”. Angius precisa che non ha voluto fare un film sulla salute mentale:“i personaggi non sono affetti da patologie ma reagiscono a delle cose che gli capitano durante la loro strada. Io penso che molte persone, se messe nella loro posizione, potrebbero reagire nell’identica maniera”. E insiste su questo punto interrogandosi: "Dove sta la patologia? La patologia è qualcosa di veramente sottile, io non ci vedo niente di patologico. Questi personaggi vivono qualcosa di familiare, che molto spesso è tenuto nascosto, per pudore soprattutto. Ci sono tantissime famiglie (a cui viene tolta la capacità genitoriale) che vivono situazioni del genere e che le tengono nascoste, quindi ho sempre pensato che fosse un argomento che potesse essere compreso da tanti, perché molti l’hanno vissuto direttamente.”

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    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

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    Donald Trump e la svolta conservatrice della democrazia USA. A cura di Roberto Festa e Emanuele Valenti

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    THEA RIMINI - PERSONAGGI RESISTENTI - presentato da Ira Rubini

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    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi ai microfoni di Radio Popolare. Condotta da Massimo Bacchetta, a cura di Massimo Alberti

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    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 17/06/2025

    Mentre siamo in onda altri missili iraniani nei cieli di Israele, mentre Tel Avivi dichiara di aver concluso le operazioni aeree sull'Iran: in studio Emanuele Valenti e Giuseppe Acconcia, docente di Geopolitica del Medio Oriente all'Università di Padova, ragionano sulle minacce di Netanyahu alla Guida suprema Khameney e i tentativi diplomatici di spegnere l'incendio che l'attacco israeliano ha fatto scoppiare in tutto il Medio oriente. Manuela Di Nardo, portavoce del Abruzzo Pride ci racconta come quest'anno la scelta per raccontare e manifestare della comunità Lgbtq+ è caduta su Avezzano: "Cammineremo lì dove ci hanno detto di stare zitte, dove ci hanno umiliate, dove ci hanno fatto sentire sbagliate. E non chiederemo permesso". A Venezia si discute, si litiga e ci si mobilita per il matrimonio Bezos-Sanchez che occuperà (a pagamento) pezzi interi della città rendendoli inaccessibili: la forza del denaro o si è superato un limite? Ira Rubini ha girato calli, luoghi della cultura, bar e manifestazioni per proporvi questo reportage.

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    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

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