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    Ovunque proteggimi

    A cura di:

    La redazione di Psicoradio

    Il film di Bonifacio Angius, Ovunque proteggimi, vincitore del premio come miglior film al festival Visioni Italiane di Bologna, racconta la storia di Alessandro e Francesca, che si incontrano durante un avvenimento spiacevole come il TSO (trattamento sanitario obbligatorio) e intraprendono un viaggio fisico e mentale rivelando le loro fragilità ma anche un senso di vicinanza e la possibilità di riscattarsi...“il film racconta la storia di due solitudini non volute”, racconta il regista. Lui è un cantante di musica folk sassarese che ha perso la gioia del suo lavoro e, in un momento di crisi, subisce un TSO, lei una madre a cui è stato tolto il figlio e conduce una vita di macerie. Da questo incontro nasce un forte legame, e Alessandro diventa quasi l'angelo custode di Francesca. Inizia così il film e il viaggio dei due verso una ribellione alle regole della società.....Abbiamo chiesto al regista per quali motivi ha deciso di raccontare la storia di due personaggi ai margini: “molto spesso non decidi tu le storie da raccontare, sono loro che scelgono te”, aggiungendo che, a suo parere, “in tutti i capolavori del cinema e della letteratura vengono raccontati personaggi cosiddetti marginali”. Angius precisa che non ha voluto fare un film sulla salute mentale:“i personaggi non sono affetti da patologie ma reagiscono a delle cose che gli capitano durante la loro strada. Io penso che molte persone, se messe nella loro posizione, potrebbero reagire nell’identica maniera”. E insiste su questo punto interrogandosi: "Dove sta la patologia? La patologia è qualcosa di veramente sottile, io non ci vedo niente di patologico. Questi personaggi vivono qualcosa di familiare, che molto spesso è tenuto nascosto, per pudore soprattutto. Ci sono tantissime famiglie (a cui viene tolta la capacità genitoriale) che vivono situazioni del genere e che le tengono nascoste, quindi ho sempre pensato che fosse un argomento che potesse essere compreso da tanti, perché molti l’hanno vissuto direttamente.”

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    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 04-11-2025

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    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

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    Salute mentale, dopo l’accoltellamento di Milano il Viminale evoca la riapertura dei manicomi

    Una terza via sui manicomi, dopo la loro chiusura stabilita dalla legge Basaglia. È quella che ha invocato il ministro dell’Interno Piantedosi, commentando l’accoltellamento della donna a Milano per mano di un uomo con problemi psichiatrici. Il capo del Viminale ha detto che il caso richiama l’attenzione sul tema, evocando di fatto la riapertura di strutture simili ai manicomi. “Credo vada riconsiderata una terza via con trattamenti delle persone che garantiscano la sicurezza dei cittadini”, ha spiegato Piantedosi in tv. La maggioranza nei mesi scorsi aveva già provato a mettere mano con una riforma alla legge Basaglia. Ma non è la legge 180 ad aver creato insicurezza e abbandono, bensì il definanziamento della sanità pubblica. Come spiega Massimo Cirri, psicologo e conduttore radiofonico.

    Clip - 04-11-2025

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