Approfondimenti

Il ritorno di Corto Maltese

A venti anni esatti dalla scomparsa di Hugo Pratt e a dieci anni dal ritrovamento di tredici strisce con dialoghi abbozzati che l’autore non fece in tempo a trasformare in una storia completa, torna Corto Maltese, viaggiatore cosmopolita alla continua ricerca di sé e del senso delle esistenze.

La resurrezione di Corto Maltese è opera dello sceneggiatore Juan Diaz Canales e del disegnatore Rubén Pallejero, entrambi spagnoli, attenti a ridare vita al marinaio con l’orecchino creando un nuovo, trentesimo capitolo, di avventure. Canales e Pellejero lavorano con il dovuto rispetto, riprendendo lo stile narrativo e il tratto grafico del maestro e lo fanno abilmente, senza scivolare nel citazionismo o nella pedissequa reiterazione di ciò che il talento di Pratt aveva mostrato. Le nuove 77 tavole a fumetti di Corto Maltese si intitolano Sotto il sole di mezzanotte e si aprono su un gelido panorama nordico ammantano di neve, attraversato da una slitta trainata da quattro husky. La didascalia recita: “Strane cose accadono sotto il sole di mezzanotte. Si spezzano le schiene quegli uomini per l’oro ma le piste dell’artico continuano a nascondere segreti. Anche il tuo sangue gelerà scorrendo. Strane cose hanno visto le aurore boreali ma fra tutte la cosa più strana che avessero mai vista fu la notte sulle sponde del lago Letargie, la notte in cui cremai Sam Mogee“.

La slitta trasporta un infagottato e dolente Rasputin, amichevolmente chiamato Ras, personaggio che esordì ne Una ballata del mare salato, il primo capitolo della saga di Corto Maltese. È lui a giuidare la slitta attraverso il freddo. La piccola comitiva giunge infine a destinazione quando avvista un battello arenato nei ghiacci. Corto Maltese trasporterà Rasputin all’interno dell’imbarcazione, ne sistemerà il corpo nella caldaia e poi appiccherà il fuoco. Tra le fiamme lo sguardo torvo e acido di Rasputin protesterà dicendo: “Non sopporto il freddo” e le sue parole diventeranno: “Non sopporto il caldo”, sancendo così il risveglio di Corto Maltese che, dai sogni sotto zero, torna alla vita reale e si prepara a mettersi in viaggio verso San Francisco.

L’avventura continua.

Nella prefazione del volume Tristan Garcia scrive: “Corto Maltese è una linea che va, fluido e sfuggente, pronto a evadere. Corto Maltese incarna un ideale di navigazione individuale in cui l’universo appare indecifrabile: procede sotto la guida delle stelle, senza punti di riferimento prefissati, senza mappe, tranne quegli scarabocchi che non conducono a un tesoro ma, semmai, a un punto in cui il tesoro non c’è”.

Buona lettura.

Sotto il sole di mezzanotte di Juan Diaz Canales e Rubén Pellejero

Rizzoli Lizard

114 pagine – rilegato

20 euro

  • Autore articolo
    Maurizio Principato
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