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    psicoradio di ven 19/11/21

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    Tra palco, psiche e realtà - “È cambiato tutto intorno a me; mi sono sentito più accettato dagli altri, più integrato nella società. In un termine solo: normalità, fuori da quei pregiudizi che tutti dicono di non avere. Qui ho avuto la possibilità di sentirmi nuovamente normale, una cosa semplice ma bellissima”. Questo “miracolo” è stato realizzato in un luogo di lavoro: il teatro. In Emilia Romagna infatti opera di diversi anni una rete di compagnie teatrali (più di 20) promosse dai Dipartimenti di salute mentale, e i cui attori sono persone con disturbi psichici. Ne parliamo in occasione del convegno-webinar “Teatro per la salute mentale fra cura, cultura, diritti e società. Non siamo mai scesi da Marco Cavallo” (19 e 23 novembre), organizzato dai Dipartimenti di salute mentale dell'Emilia Romagna, dall'Istituto Minguzzi e tra gli altri anche da Arte e Salute aps - che ha fatto nascere Psicoradio, media partner del convegno.....“Frequentavo un centro diurno ed è stato proprio lì che un'operatrice mi ha fatto conoscere questo mondo. Questa esperienza la sento mia”, racconta una delle attrici delle compagnie “Tabù?" e "Tambù” di Imola. “Il nostro è un magazzino di idee, dove scriviamo e recitiamo quello che scriviamo” spiega invece il regista della compagnia “Jolly” di Parma. Questa è l’unica compagnia che opera dentro una REMS – Residenze per l'esecuzione della misura di sicurezza - dove sono internate le persone che hanno commesso reati, ma incapaci di intendere e di volere. Non è sempre facile, racconta, perché “a volte il teatro, come la vita, ci pone sfide e ostacoli e non sempre si è pronti o si ha voglia di mettersi in gioco. Allora nel nostro magazzino di idee facciamo una pausa e anche questo è importante”.....Tra le tante voci che sentirete - attori, registi e chi lavora fra teatro e mondo della psiche - Angelo Fioritti, direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Bologna, spiega che “quando parliamo di salute mentale intendiamo la promozione del potenziale umano. Anche le persone che hanno una malattia mentale possono godere di ottima salute. Quindi questo ci porta a investire in salute, attività sportive, espressive, di comunicazione, teatrale... ed è un investimento per la salute”. Inoltre, alcuni studi che verranno presentati durante il webinar, dimostreranno che facendo teatro “si acquisisce la capacità di mettersi nei panni degli altri, giocare ruoli diversi nella vita reale... con rimandi positivi anche per chi assiste agli spettacoli. Perché si sviluppa una comprensione diversa verso chi ha un disturbo mentale”.....Il nostro viaggio col teatro della salute mentale continuerà anche nelle successive puntate. Tra attori e registi, sentirete la psichiatra Ivonne Donegani; le abbiamo chiesto a cosa serve, per un Dipartimento, investire nel teatro. E poi, la domanda che in tanti (soprattutto gli scettici) si fanno: ci sono prove “scientifiche”, ricerche, che hanno indagato gli effetti del teatro per chi soffre di un disturbo psichico? Bruna Zani, ex preside della facoltà di psicologia di Bologna e oggi direttrice dell’Istituto Minguzzi ci parla, appunto di ricerche fatte dall’Università e dall’OMS.

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    Il nuovo Premio Loano: Jacopo Tomatis racconta RiGenerazioni 2025

    In occasione della ventesima edizione del Premio Nazionale Città di Loano, il direttore artistico, Jacopo Tomatis, ci racconta il festival che da quest'anno prende il nome di "RiGenerazioni – Tradizioni aumentate". Un festival diffuso che dal 5 al 14 settembre animerà Loano e i borghi dell’entroterra — Balestrino, Boissano, Toirano— con concerti, talk, camminate, laboratori e azioni di comunità. Un osservatorio creativo su come la musica di tradizione si reinventa e guarda al futuro, contaminandosi con elettronica, post-rock, improvvisazione e nuove geografie sonore. A cura di Elisa Graci e Dario Grande.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    Anche oggi Elisa e Dario partono con un po' di news dal mondo della musica. Si parla poi della corsa ai biglietti dei Radiohead e si omaggia lo scrittore Stefano Benni appena scomparso. Proseguiamo, in compagnia di Claudio Agostoni, intervistando Jacopo Tomatis, che in qualità di direttore artistico ci racconta il nuovo Premio Loano: insieme esploriamo il programma del festival e capiamo i motivi che hanno portato al cambio di nome in RiGenerazioni - Tradizioni Aumentate. Nella seconda ora l'intervista di Elisa Graci a Roy Menarini, il nostro ospite fisso per la rubrica cinema, con uno speciale dedicato all'attrice e attivista Susan Sarandon. Concludiamo con un breve accenno ai concerti dei Sigur Ros al Teatro Arcimboldi di Milano e con il quiz sul cinema, oggi dedicato al film Il Cliente (1994).

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    Stefano Benni, scrittore, umorista, giornalista, sceneggiatore, poeta e drammaturgo, ha lasciato un segno profondo in diverse generazioni. Per lui l’arte era un atto vitale, da vivere e condividere, da trasformare in storie capaci di uscire dalla pagina scritta per entrare nel quotidiano. E così ha sempre fatto. Il suo stile inconfondibile — ironico, tagliente, visionario — ha saputo raccontare la realtà con lucidità e fantasia, creando personaggi indimenticabili e mondi letterari dal fascino unico, uno tra i più famosi quello di Bar Sport. "Come mi ha fatto ridere Stefano, poche volte nella vita" le parole di Lella Costa al microfono di Ira Rubini. Ascolta l'intervista.

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    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

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    Gael Giraud può essere definito il padre degli studi sulla transizione ecologica. Giraud, economista, sacerdote gesuita, ha elaborato un pensiero alternativo a quello neoliberista, fondato sui beni comuni. Nel sottotitolo del suo ultimo libro («Costruire un mondo comune») ci ricorda che «Dio non benedisse la proprietà privata».

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    Un incidente al minuto: la "guerra minore" del lavoro

    Quattro morti di lavoro anche ieri, oltre 100 morti a luglio e 50mila denunce di incidenti, la Repubblica sembra fondata sulla insicurezza sul lavoro. Bruno Giordano, ex direttore del Ispettorato nazionale del lavoro, magistrato di Cassazione e autore di “Operaicidi”, definisce la tragedia della insicurezza sul lavoro una “guerra minore” e ci spiega cosa si dovrebbe fare: una authority indipendente da tutti i poteri per coordinare la prevenzione e una procura distrettuale nazionale del lavoro per la repressione. L'intervista di Claudio Jampaglia e Cinzia Poli.

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    Speciale Victor Jara - ore 10:37

    a cura di Chawki Senouci

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