Approfondimenti

Turchia, tutti gli insegnanti a rischio

“Non sappiamo chi è sospettato, chi è stato licenziato, chi è considerato colpevole…. Non sappiamo nulla e siamo molto preoccupati”. Così un insegnante turco, che preferisce che il suo nome non sia pubblicato, racconta a Popolare Network l’incertezza che attanaglia la categoria in queste ore.

Dopo il fallito golpe, il ministero dell’Istruzione ha inizialmente sospeso dall’incarico 15.200 insegnanti delle scuole pubbliche e ritirerà l’abilitazione a 21 mila insegnanti delle scuole private. I numeri nella notte sono saliti a oltre 40 mila persone. I nomi non sono ancora noti.

“Io non credo che sarà fatta un’indagine attenta – continua il nostro interlocutore -. Al governo non interessa che uno sia colpevole o no. Chi è dissente, chi chiede la verità, chi è un oppositore, può benissimo finire nella lista. Basta pubblicare qualcosa di critico sui social network per rientrare in quegli elenchi”.

Cosa farai se sarai tu a perdere il lavoro? “Bella domanda… Innanzitutto devono presentare le prove, non possono licenziarmi senza prove. Poi potrei andare in tribunale a confutarle. Ma per un procedimento giudiziario ci vogliono almeno un paio d’anni. Non so: potrei cercarmi un altro lavoro, fuggire dal paese, dare lezioni private illegalmente… Ve lo farò sapere se mi capiterà”.

Ma il sindacato degli insegnanti non protesta? “Alcuni sindacati sono legati al governo e dunque non penso che prenderanno posizione. Altri non dicono nulla perché ora in Turchia chi protesta viene subito additato come complice del golpe. In questo momento non conviene manifestare. Tutti stanno aspettando di vedere cosa succede. Chi sono gli insegnanti sospesi? Che indagini hanno fatto? Sono legali questi provvedimenti? Il colpo di stato è appena avvenuto, la situazione è troppo calda. Forse nel giro di una settimana sarà diverso”.

“Certo, se mi licenziano senza un prova, io sono pronto a manifestare, e con me tanti altri. Ma non penso che serva a qualcosa. In Turchia queste cose succedono tutti i giorni, la gente protesta e poi non cambia nulla”.

In realtà un sindacato minoritario, legato alla sinistra (Egitim Sen) ha emesso ieri un comunicato di protesta che dice che “il governo, con la scusa della lotta ai golpisti, sta procedendo alla schedatura di tutti coloro che gli si oppongono e sta rimuovendo dai propri incarichi i docenti in modo del tutto illegale”. Il comunicato parla anche di autonomia delle Università, di “caccia alle streghe” e di necessità di rispettare le regole del diritto.

Il partito turco filo-curdo Hdp teme rappresaglie contro l’opposizione. Una parlamentare ha spiegato che tutte le persone scese in piazza dopo il tentativo di golpe sono sostenitori del partito islamico di Erdogan e dei gruppi di estrema destra perché gli altri “temono il linciaggio”. “Le manifestazioni – prosegue la deputata – sono a sostegno di Erdogan, e non della democrazia. “E’ in atto un contro-golpe” ha detto, pur prendendo le distanze dai golpisti.

Qui il grafico della Reuters relativo al numero delle epurazioni in diversi settori (istruzione, polizia, forze armate, sport, finanza, media, parlamentari, governatori, intelligence, altro)

Clicca sulla foto per ingrandire

foto

Ascolta l’intervista

INSEGNANTE TURCO

  • Autore articolo
    Michela Sechi
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 05/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 05-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 05/12 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 05-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 05/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 05-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 05/12/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 05/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 05-12-2025

  • PlayStop

    Cult di venerdì 05/12/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 05-12-2025

  • PlayStop

    L'editore fascista che fa da ponte tra destra estrema e giovani di FdI

    La casa editrice "Passaggio al Bosco", che pubblica testi fascisti e nazisti, non è stata esclusa da "Più libri Più liberi", la fiera dell’editoria di Roma. E ieri il ministro della Cultura Giuli, che a sua volta proviene dalla destra radicale, ha cercato di mettere a tacere le proteste in nome del pluralismo. La decisione di alcuni autori, come Zero Calcare, di non partecipare alla manifestazione e l’appello per l’estromissione della casa editrice che ha in catalogo buona parte dell’armamentario ideologico del nazifascismo, firmato da decine di personalità della cultura, non sono serviti a nulla. "Passaggio al Bosco" è legata al gruppo Casaggi di Firenze, che è una cerniera tra la destra neofascista e i giovani di Fratelli d’Italia. Luigi Ambrosio ne ha parlato con Valerio Renzi, giornalista esperto di estrema destra.

    Clip - 05-12-2025

  • PlayStop

    37e2 di venerdì 05/12/2025

    Se non è febbre, quasi. 37 e 2 è la trasmissione dedicata ai temi della sanità, dell’invalidità e della non autosufficienza. Dalle storie di vita reale ai suggerimenti su come sopravvivere nei meandri della burocrazia. Conducono Vittorio Agnoletto e Elena Mordiglia.

    37 e 2 - 05-12-2025

  • PlayStop

    FRANCESCA SANGALLI - A LONDRA NON SERVE L'OMBRELLO

    FRANCESCA SANGALLI - A LONDRA NON SERVE L'OMBRELLO - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 05-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di venerdì 05/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 05-12-2025

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di venerdì 05/12/2025

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 05-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di venerdì 05/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 05-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di venerdì 05/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 05-12-2025

Adesso in diretta