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Striscioni di Casapound in centro. Com’è possibile?

“Chiudete le frontiere non le strade”. Nella notte Casapound ha affisso suoi striscioni sulle barriere antiterrorismo in piazza Duomo, in Galleria, in piazza XXV aprile e in altri luoghi centralissimi e sorvegliatissimi di Milano. Come è stato possibile?

Lo abbiamo chiesto a Carmela Rozza assessora alla sicurezza del Comune di Milano

“E’ avvenuto nella notte tra lunedì e martedì. Sono stati fermati in largo Cairoli dalla Digos, che ha identificato le persone e ha sequestrato gli striscioni che ancora non erano stati attaccati. Quindi, da un lato sta operando la Digos, che sta preparando l’informativa da mandare al magistrato. Noi, dall’altra parte, stiamo vedendo le immagini delle telecamere nei luoghi dove sono stati apposti gli striscioni (Duomo, Galleria, piazza XXV aprile, Ugo Foscolo): se riusciamo a identificare gli autori del gesto, gli manderemo la sanzione amministrativa per affissione abusiva”.

Secondo lei c’è un problema di vigilanza? Perché quelli sono jersey antiterrorismo e se qualcuno è riuscito ad attaccarci degli striscioni, vuol dire che ha eluso dei controlli…

“No, non ci sono controlli sulla persona fisica che cammina in piazza Duomo. E’ ovvio che le pattuglie della polizia di Stato e dei carabinieri presenti di notte su piazza Duomo hanno segnalato alla Digos e poi la Digos li ha intercettati in Cairoli”.

Quindi in piazza Duomo ci si è accorti di quanto stava succedendo…

“Ci si è accorti, e infatti è partita immediatamente la segnalazione alla Digos. La cosa che non si coglie mai è che ogni pattuglia ha l’ordine di presidiare un luogo e non può distrarsi da quel presidio. Avverte la centrale operativa e si muovono altri per gli interventi”.

C’è anche una questione politica che le chiedo in quanto assessore di questa Giunta, e cioè il fatto che l’estrema destra si stia prendendo tante libertà.

“Mah, guardi, su questo mi piacerebbe tanto che i miei colleghi e amici del centrodestra avessero la stessa onestà intellettuale che credo di avere io. E cioè, io non faccio passare inosservate le scritte sui muri dei centri sociali; intervengo e stigmatizzo comportamenti scorretti in tutte le manifestazioni degli estremisti di sinistra. Invece i miei colleghi del centrodestra urlano di fronte agli imbrattamenti degli estremisti di sinistra ma quando poi l’imbrattamento è opera di questi signori, silenzio totale”.

Ecco, però in questo caso si va un po’ oltre l’imbrattamento. C’è una formazione politica di estrema destra che lancia messaggi contro la Costituzione.

“Guardi, per me è contro la Costituzione l’estrema destra tanto quanto l’estrema sinistra che propugna la totale libertà di fare quel che vuole senza rispettare le regole. Per me gli estremismi sono tutti da rintuzzare, e chiunque voglia imporre la sua volontà in termini antidemocratici, cercando di imporre le proprie opinioni, anche attraverso l’imbrattamento,  va assolutamente rifiutato. Dopodiché c’è anche un tema che riguarda il messaggio inquietante di questi striscioni. Pensare che il terrorismo sia figlio dell’accoglienza è quanto di più sbagliato e non vero. Ed è palese che chi vuole alzare i muri, vuole il terrorismo per poter lucrare voti. E, su questo, i fascisti veri come questi vogliono imporre il loro ordine che è diverso dall’ordine democratico”.

 

  • Autore articolo
    Silvia Giacomini
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    1) “Gaza brucia di fronte al suo mare, testimone della sua tragedia”. L’esercito israeliano ha lanciato l’offensiva di terra sulla principale città della striscia. L’esodo in mezzo alle bombe. Quasi 90 i morti da questa mattina. (Valeria Schroter) 2) Israele come Sparta. Mentre l’ONU stabilisce che quello in corso a Gaza è genocidio, Netanyahu ammette l’isolamento internazionale e dipinge un futuro di autarchia e guerra permanente. (Anna Foa, Eric Salerno) 3) Gli Stati Uniti continuano a colpire il Venezuela. Trump punta a rovesciare il regime di Maduro con la scusa della lotta al narcotraffico. (Alfredo Somoza) 4) Cinquant’anni fa l’indipendenza della Papua Nuova Guinea. Il paese oggi è vittima della maledizione della ricchezza e rischia di finire ostaggio di un nuovo braccio di ferro tra occidente e Cina. (Chawki Senouci) 5) Spagna, l’estrema destra torna a riunirsi a Madrid. Il primo passo verso una grande alleanza di tutte le destre europee. (Giulio Maria Piantadosi) 6) Rubrica Sportiva. Julia Paternain, la maratoneta uruguayana entra nella storia vincendo la prima medaglia ai mondiali di atletica per il paese sudamericano. (Luca Parena)

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    “E’ stato bello rendersi conto che la figura di Woodie Guthrie è ancora molto viva anche fuori dagli Stati Uniti”, racconta Sarah Lee, nipote dell’icona folk americana. “Le problematiche di cui cantava lui ottant’anni fa sono ancora attuali”, riferendosi al tema dell’immigrazione e alla difficile situazione al confine con il Messico. Con la sua musica Woody Guthrie "affrontava un concetto molto basilare di umanità e speranza, ovvero il trattare le persone come persone, aiutandosi a vicenda nei momenti di difficoltà": lo stesso messaggio che ora le Guthrie Family Singers vogliono portare avanti. Ascolta l’intervista di Elisa Graci alle Guthrie Family Singers.

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