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Spagna, regolarizzazione straordinaria per 25.000 migranti colpiti dalle alluvioni

Spagna Pedro Sánchez ANSA

Il governo della Spagna ha deciso di regolarizzare circa 25.000 migranti senza permesso di soggiorno che vivono nelle aree colpite dalle alluvioni che, alla fine di ottobre, hanno causato 227 morti e devastato quasi 80 comuni a Valencia. Ai migranti e alle loro famiglie sarà concesso un permesso di soggiorno straordinario per lavoro o studio della durata di un anno. Per i familiari stranieri delle vittime delle alluvioni, invece, l’autorizzazione avrà una validità di cinque anni. A chi aveva già un permesso in scadenza, sarà rinnovato automaticamente.

Con questa misura, Madrid vuole evitare che i migranti si trovino in una condizione di estrema precarietà, in cui oltre alla perdita del lavoro o della casa si aggiungano le difficoltà derivate dall’assenza di documenti in regola. Si tratta di una misura ampia, ma secondo le ONG lascerà comunque fuori circa 15.000 migranti che, pur vivendo nei comuni colpiti dall’alluvione, non riusciranno a dimostrare di essere residenti nelle zone disastrate.

Dopo l’alluvione, infatti, molti migranti senza permesso di soggiorno hanno vissuto in clandestinità per paura di essere deportati, dato il massiccio dispiegamento di polizia nella zona di Valencia dallo scorso novembre. Questa iniziativa eccezionale ha un solo precedente: nel 2004, dopo gli attentati terroristici dell’11 marzo a Madrid, venne concessa la regolarizzazione e la cittadinanza spagnola alle vittime straniere e ai loro familiari.

Negli ultimi mesi, il governo di Pedro Sánchez ha adottato diverse misure per regolarizzare la situazione degli stranieri senza documenti. A novembre, aveva approvato un nuovo regolamento per semplificare le procedure per ottenere il permesso di soggiorno, riducendo i tempi, ampliando la durata delle autorizzazioni e facilitando l’accesso al mercato del lavoro e il ricongiungimento familiare. Questa batteria di misure ha l’obiettivo di far emergere le persone che vivono e lavorano in Spagna in maniera irregolare, integrandole nel sistema.

Si stima che in Spagna ci siano circa 500.000 stranieri senza permesso di soggiorno. Lo scorso aprile, il Parlamento di Madrid aveva approvato la discussione di un’iniziativa legislativa popolare che chiedeva una sanatoria generale. Tutti i partiti, tranne l’estrema destra di Vox, votarono a favore. Tuttavia, da allora la proposta è rimasta bloccata nel limbo parlamentare a causa dell’opposizione del Partido Popular, sempre più allineato con l’estrema destra. Questa posizione si è tradotta anche in un blocco al trasferimento di 4.000 migranti minori non accompagnati dalle Canarie – attualmente la regione con il maggior numero di arrivi nell’Unione Europea – al resto della Spagna, dove potrebbero ricevere un’assistenza migliore.

  • Autore articolo
    Giulio Maria Piantadosi
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    La legge sul consenso si ferma al Senato perché la presidente della Commissione Giustizia Giulia Buongiorno vuole correggerla, ma la Lega esprime anche dubbi generali sulla necessità di una legge che definisca il consenso. Secondo Alessandra Maiorino, vice-capogruppo M5S Senato e Coordinatrice Comitato Politiche di Genere e Diritti Civili: “Da noi al Senato il provvedimento è arrivato tardi, da una parte c’è una questione strumentale per cui la Lega vuole più tempo, dall’altra parte c’è una questione reale, vogliamo leggere e approfondire il testo, quindi non trovo lunare la richiesta di prendere più tempo”. Insomma l’accordo c’è per approvare la legge. “L’importante è che il 609 bis che punisce la violenza sessuale agita finora con violenza, minaccia o abuso di potere, sia adegui a quello che dice la giurisprudenza: non servono il sangue, i lividi, le botte o le minacce perché ci sia violenza sessuale, basta che quell’atto sia stato compiuto senza il consenso della donna”. L'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

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