Il governo ha presentato l’emendamento da 3 miliardi e mezzo che riscrive buona parte della manovra. Come previsto gran parte dei fondi saranno destinati a un allargamento dei sussidi per le imprese. Ma la novità riguarda la nuova stretta sulle pensioni da cui arriverà una parte delle coperture. E per l’approvazione si andrà a dopo Natale.
Soldi per Confindustria, stangata sui lavoratori. L’emendamento che al 16 dicembre, a due mesi dalla sua approvazione, riscrive la manovra, si può sintetizzare così: i tre miliardi e mezzo che si aggiungono ai 18 e rotti andranno a incrementare i sussidi alle imprese di transizione 5.0, per le zone speciali e l’aumento dei costi delle opere indifferibili. Con un’ulteriore botta all’ambiente: il super ammortamento triennale non avrà più un bonus per chi investe in tecnologie sostenibili.
Saranno finanziati, come previsto, con un contributo delle assicurazioni, con lo slittamento dei fondi per il Ponte sullo Stretto, ma anche facendo, per l’ennesima volta, cassa sulle pensioni, in particolare su chi deve andarci e ci andrà ancora più tardi. Non solo torna lo scippo del Tfr, che per i neoassunti sarà direttamente destinato alla previdenza privata a meno di un esplicita dichiarazione, insomma il meccanismo del silenzio-assenso. Ma c’è un allungamento generalizzato della permanenza al lavoro, tramite il meccanismo delle finestre di uscita. La finestra mobile di tre mesi si allungherà a quattro mesi per chi matura i requisiti negli anni 2032 e 2033, di cinque mesi nel 2034 e di sei mesi dal 2035.
Sarà poi parzialmente sterilizzato il riscatto degli studi universitari ai fini previdenziali. Tutto questo dopo l’allungamento di 3 mesi dell’età pensionabile che il governo aveva giurato che non avrebbe fatto. Altro che cancellazione della Legge Fornero. Il testo andrà in aula il 22, dove con ogni probabilità si andrà a colpi di fiducia. La Camera poi non avrà neppure il tempo di vedere il testo, dovendo votare entro fine anno. Pur nei tempi sempre dilatati della manovra, così è certamente qualcosa di mai visto prima.


