Approfondimenti

Social media tra pigrizie, account falsi e violenza

social media

Claudia Vago, social media curator per molte campagne politiche ed etiche, in passato anche per la Lista Tsipras e per Action Aid ci racconta le “campagne social pulite” e la pigrizia dei media tradizionali che tendono a prendere come fonti quelle che sono vere e proprie operazioni di marketing.

Claudio Jampaglia l’ha intervistata oggi a Giorni Migliori.

Se vogliamo fare una cosa pulita, fatta bene e senza usare account creati ad hoc la cosa su cui bisogna investire è la propria comunità come i lettori di una testata o la comunità delle persone che credono in una causa. I social network sono reti sociali dove il sociale ha a che fare con le persone, e le reti sono reti di persone. Quando le persone vengono dotate della giusta motivazione, dei giusti strumenti e dei giusti materiali da distribuire non è impossibile creare una campagna anche senza grandi investimenti pubblicitari. Diverso è quando non si ha un reale consenso, non si ha una reale comunità intorno che va costruita da zero. In quel caso tendenzialmente si prendono le scorciatoie come inventarsi gli account.

Anche in politica funziona così?

In campo politico l’hashtag #SenzaDiMe che veniva usato da sedicenti militanti del Partito Democratico per segnalare il proprio disaccordo ad un eventuale dialogo fra il partito e il Movimento 5 Stelle ha dinamiche che non sono molto diverse. Molti account che twittavano con quell’hashtag erano in realtà account finti che non corrispondevano a persone reali, erano stati creati ad hoc e infatti avevano twittato praticamente soltanto quello. Servivano proprio a orientare il dibattito e l’agenda, far vedere che c’erano tantissime persone che twittavano con un determinato hashtag e far diventare notizia il fatto che la base del PD fosse contraria. Questo perchè, secondo me, c’è tantissima pigrizia da parte dei giornalisti che vanno su Twitter, vedono l’hashtag del movimento nei Trend Topic e, senza porsi domande, fanno diventare questa cosa una notizia senza nessun tipo di contestualizzazione e verifica. Non c’è nessun tipo di mediazione con quello che succede online e giustamente chi fa comunicazione politica ne approfitta.

Come operatrice dei media digitali da molti anni che impressione le fa l’apparente dominanza del linguaggio di odio di questi mesi?

Negli ultimi mesi abbiamo visto un amplificarsi del fenomeno, ma è una cosa che esiste da sempre ed esiste anche fuori da Internet. Il problema è che Internet amplifica e ci permette di andare a vedere luoghi che normalmente non frequenteremmo e non vedremmo, di vedere persone che nel nostro quotidiano non incroceremmo e di cui ignoreremmo l’esistenza e i rancori. Negli ultimi mesi è molto peggiorato, ma proprio perchè è peggiorato il clima generale anche fuori da Internet.

social media

RIASCOLTA L’INTERVISTA

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 15/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 15-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 15/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 15-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 15/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 15-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 15/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 15-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Cult di lunedì 15/12/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 15-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di lunedì 15/12/2025

    Pubblica ha ospitato Vittorio Cogliati Dezza, storico ambientalista, già presidente di Legambiente. Fa parte del Coordinamento del Forum Diseguaglianze e Diversità (FD&D). «Clima ingiusto» (Donzelli, 2025) è il titolo del suo ultimo libro scritto insieme a Giovanni Carrosio, sociologo dell’ambiente che insegna all’università di Trieste. Con Cogliati Dezza abbiamo parlato di welfare, giustizia ambientale e sociale, diseguaglianze, green deal e dell’attacco della Casa Bianca all’Unione europea.

    Pubblica - 15-12-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di lunedì 15/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 15-12-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di lunedì 15/12/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 15-12-2025

  • PlayStop

    Il ricordo di Pino e Licia Pinelli è legato alle lotte del presente. Oggi in piazza Fontana

    Come ci raccontano le figlie Silvia e Claudia, il ricordo di Giuseppe Pinelli e di Licia Rognini oggi si collega alle lotte presenti, portando in piazza Fontana dalle 18 un podcast dal vivo con Matteo Liuzzi che porterà sul palco "L'ultima notte di Pinelli" e poi i cori del Gruppo vocale Femina di Audrey Anpi e Rebelot Cantieri Vocali, la musica di Alessio Lega e Guido Baldoni, Beppe Rebel e Renato Franchi, la Banda degli Ottoni a Scoppio, gli artisti per la Palestina. “Abbiamo deciso dal 50esimo che la forma artistica è la maniera per ricordare, l’importanza è di sapere che non è stata una storia solo nostra, ma ha investito tutto il Paese, è l’importanza di portare avanti i valori di Pino e Licia che indicano una strada”. Intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia, in Presto presto.

    Clip - 15-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di lunedì 15/12/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 15-12-2025

  • PlayStop

    Rights now di lunedì 15/12/2025

    Viviamo un’epoca in cui la forza e la sopraffazione prevalgono su giustizia e solidarietà. Per questo occuparsi di diritti umani è ancora più importante. La Fondazione Diritti Umani lo fa utilizzando più linguaggi: qui con Rights Now, ogni lunedì alle 8. A cura di Danilo De Biasio. Per suggerimenti: direzione@fondazionedirittiumani.org

    Rights now – Il settimanale della Fondazione Diritti Umani - 15-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di lunedì 15/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 15-12-2025

Adesso in diretta