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Smog: la riduzione della velocità non serve

Marco Ponti è Professore ordinario di Economia applicata al Politecnico di Milano. Esperto di trasporti, non si sottrae alla richiesta di dare un giudizio sui provvedimentio annunciati dal ministro per l’ambiente Gian Luca Galletti. Commenta, in particolari, quelli che riguardano le automobili. “La riduzione della velocità di 20 km/h ? E’una provvedimento senza alcun senso. Anzi è dannoso” – dice Ponti.

Addirittura dannoso…? Perché?

“Le macchine inquinano di più da 50 Km/h in giù. Le velocità ottimali vanno dai 50 ai 90 Km/h. E’un gran delirio, il delirio dell’allarmismo in cui sono cadute anche le istituzioni”.

Scusi, ma allora perché avrebbero deciso questo provvedimento?

“Ma non lo so! Lo chieda al ministro…”.

Lei dice quindi che non ci sono basi scientifiche…?

“Ci sono le basi scientifiche per fare l’esatto contrario.  Qualsiasi testo di ingegneria può svelare che la curva dei consumi delle automobili aumenta da 0 a 50 km/h, rimane poi stabile tra i 50  i 90 per poi impennarsi alle velocità superiori…”

Quindi, un provvedimento inutile…?

“Ma no, non è inutile. E’dannoso!!! Le macchine consumano di più a quelle velocità. Ma l’altra follia è l’allarmismo. La qualità dell’aria è incredibilmente migliorata negli ultimi 20 anni. E’vero; non piove da tempo e la siccità è la causa di questa situazione, ma bisogna dire una cosa che nessuno dice: questo è un delirio.  Solo le cattive notizie vengono date e non quelle buone. E in questo caso c’è una buona notizia: la qualità dell’aria è molto migliorata negli ultimi anni. Lo dicono tutti gli indicatori, soprattutto per quanto riguarda gli agenti più velenosi. L’unico indicatore che non è migliorato come gli altri è quello del PM10, il cui livello è però di 2/3 inferiore rispetto a 20 anni fa”.

Quindi non bisogna essere così allarmati…?

“No di certo. Una macchina diesel di oggi emette una ventesimo delle schifezze che emetteva 20 anni”.

E la rottamazione?

“Quella serve. Ci sono vecchi furgoni diesel nelle nostre città che sono oggettivamente dei grandi inquinatori. Il provvedimento è sensato. Quello che non è sensato è l’allarmismo di questi giorni. L’aria è più pulita rispetto a due decenni fa. Le nuove tecnologie hanno determinato questo nuovo trend. Stanno dicendo alle gente che sta morendo asfissiata, ma in realtà, le stesse persone respirano meglio rispetto a qualche anno fa. E non sono cose che mi invento. Sono dati scientifici forniti dalle organizzazioni internazionali”.

 

 

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