Approfondimenti

“Aleppo è una catastrofe”

In Siria i bombardamenti non risparmiano più nessuno. Tra le vittime ci sono sempre più medici, operatori umanitari, vigili del fuoco, volontari delle squadre di soccorso. Negli ultimi mesi, soprattutto nel nord, nelle province di Idlib e Aleppo, sono stati colpiti anche gli ospedali. A fine aprile un raid sull’ospedale al-Quds di Aleppo ha fatto diverse vittime tra i pazienti e il personale in servizio.

Fare il medico è diventato un mestiere pericolosissimo. Anche perché in Siria, soprattutto nelle città, non c’è più un posto sicuro. I raid e gli attacchi colpiscono indiscriminatamente. La maggior parte delle strutture sanitarie è stata colpita dai caccia del regime e dell’aviazione russa.

Dopo una lunga serie di messaggi via telefono siamo riusciti a parlare per una decina di minuti con Osama Abo El Ezz, uno dei pochi medici rimasti ad Aleppo. Il dottor Abo El Ezz, che collabora con la Società Medica Siriano-Americana, lavora nel più grande ospedale della zona della città controllata dai ribelli.

Come è organizzato il vostro ospedale?

“L’ospedale ha sei piani, ma per questioni di sicurezza usiamo solo i primi tre. Sarebbe troppo pericoloso, visti i continui bombardamenti, usare anche i piani alti.

Abbiamo undici medici specializzati: chirurghi, pediatri, ginecologi, internisti e neurologi. Durante la guerra abbiamo soccorso e salvato la vita ad almeno centomila persone. Io sono arrivato qui nel 2013, quando la guerra era già cominciata”.

Ci racconta una vostra giornata?

“Le nostre giornate sono drammaticamente ripetitive. Il nostro pronto soccorso è un continuo via vai di persone rimaste ferite nei bombardamenti e nei raid che colpiscono questa zona della città. Ospitiamo tra le trecento e le cinquecento persone. E ogni giorno al pronto soccorso ne arrivano almeno altre cento. Abbiamo quattro sale operatorie, non sempre sufficienti. La media è di quindici operazioni quotidiane”.

Le strutture sanitarie non sono più luoghi sicuri…

“Sono in questa zona di Aleppo dal luglio del 2011. Da allora ho lavorato in diversi ospedali. Il primo è stato colpito nel febbraio 2013. Poi mi sono spostato in un’altra struttura, colpita più di dieci volte nel 2014 con dei barili bomba sganciati dagli elicotteri. Situazione simile nel mio terzo ospedale, bombardato nel maggio del 2015.

L’elenco sarebbe lungo. Poche settimane fa, nel bombardamento sull’ospedale Al-Quds di Aleppo, raccontato dai media internazionali, ho perso due carissimi amici, due medici che conoscevo e stimavo da parecchio tempo”.

Ha mai pensato di lasciare la Siria?

“Nonostante la guerra ho deciso di rimanere qui e di fare quello che so fare per la gente di Aleppo. C’è troppa sofferenza, troppe tragedie. È impossibile fermare i raid aerei, almeno cerco di aiutare le vittime, e per fare questo devo stare a casa mia, devo stare qui ad Aleppo. Certo, avrei potuto andare via, in Turchia o in Europa, come altri colleghi, ma ho scelto di rimanere”.

Riuscite ancora a ricevere il materiale necessario per far funzionare l’ospedale?

“Non abbiamo tutto quello di cui avremmo bisogno, ma riusciamo a lavorare con quello che abbiamo. Ci mancano le medicine, i prodotti per curare i malati di cancro, e tante altre cose. Diciamo che riusciamo a fare il primo intervento, riusciamo a rispondere alle emergenze. Il vero problema è che le cose non migliorano. Questa zona di Aleppo, così come la strada del Castello, che porta verso il confine turco ed è la nostra unica via d’uscita, sono sotto un bombardamento continuo. Qui è una catastrofe. Aleppo è una catastrofe quotidiana, con la colonna sonora degli aerei che volano sopra le nostre teste. Ci dovete aiutare. La gente di tutto il mondo deve sapere quello che succede qui e deve fermare questo massacro!”.

  • Autore articolo
    Emanuele Valenti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 06/12 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 06-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 06/12 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 06-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 06/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 06-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 05/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Highlights di sabato 06/12/2025

    Il magazine sportivo di Radio Popolare - Lo sport attraverso le sue storie, dalle grandi imprese ai personaggi, dalle notizie agli eventi che s’intrecciano con la società. Ogni sabato, dalle 15.35 alle 16.00, Highlights fa sintesi e accende i riflettori su quello che sta dentro e attorno ai campi di gioco. Una trasmissione settimanale in cui approfondire, ascoltare le parole degli esperti, confrontarsi e raccontare i fatti che vanno oltre la cronaca sportiva. A cura di Luca Parena

    Highlights - 06-12-2025

  • PlayStop

    Rotoclassica di sabato 06/12/2025

    Benvenuti a Rotoclassica, programma di attualità e di informazione dedicato alla musica classica, che nasce nel 1983 alla fine di una storia della musica iniziata nel lontano 1976, subito dopo la nascita della Radio. Notizie, personaggi, concerti, anniversari, eventi, dischi, libri, film ed altro ancora che danno vita all’universo musicale classico e contemporaneo, dal centro della galassia sino alle sue estreme periferie, con una rinnovata attenzione anche per il dietro le quinte. Ideata da Claudio Ricordi, impaginata e condotta dallo stesso Ricordi e da Carlo Centemeri, si avvale del prezioso contributo di Carlo Lanfossi, Francesca Mulas, Luca Chierici, Margherita Colombo e Emanuele Ferrari che formano attualmente la redazione di musica classica di Radio Popolare. Della storica redazione hanno fatto parte anche Ettore Napoli, Marco Ravasini, Pierfranco Vitale, Luca Gorla, Giulia Calenda, Sebastiano Cognolato, Vittorio Bianchi, Giovanni Chiodi, Michele Coralli, Roberto Festa, Francesco Rossi, Antonio Polignano. Siamo da sempre felici di accogliere qualsiasi tipo di critica, contributo o suggerimento dagli ascoltatori della radio, incluse segnalazioni di notizie, concerti e iniziative.

    Rotoclassica - 06-12-2025

  • PlayStop

    Chassis di sabato 06/12/2025

    "Chassis - Il contenitore di pellicole di Radio Popolare" è un programma radiofonico in onda dal 2002, dedicato al cinema. Ogni sabato offre un'ora di interviste con registi, attori, autori, e critici, alternando parole e musica per evocare emozioni e riflessioni cinematografiche. Include notizie sulle uscite settimanali, cronache dai festival e novità editoriali. La puntata si conclude con una canzone tratta da colonne sonore. In onda ogni sabato dalle 14:00 alle 15:00.

    Chassis - 06-12-2025

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 06/12/2025

    “I Girasoli” è la trasmissione di Radio Popolare dedicata all'arte e alla fotografia, condotta da Tiziana Ricci. Ogni sabato alle 13.15, il programma esplora eventi culturali, offre interviste ai protagonisti dell'arte, e fornisce approfondimenti sui critici e sui giovani talenti. L’obiettivo è rendere accessibile il significato delle opere e valutare la qualità culturale degli eventi, contrastando il proliferare di iniziative di scarso valore e valutando le polemiche sulla politica culturale.

    I girasoli - 06-12-2025

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 06/12/2025

    Il Verziere di Leonardo è un racconto del cibo a partire dal territorio fino alle situazioni globali, va in onda tutti i sabati dalle 12 alle 13. Parliamo di agricoltura e surriscaldamento della Terra, di coltivazioni di prossimità, e tendenze globali. Raccontiamo il paesaggio rurale con le sue opere idrauliche, l’agricoltura sociale e la cooperazione internazionale. Ci soffermiamo anche sulla storia delle produzioni agroalimentari. A cura di Fabio Fimiani

    Il Verziere di Leonardo - 06-12-2025

  • PlayStop

    Good Times di sabato 06/12/2025

    Good Times è il trampolino per tuffarsi in bello stile nel weekend. Visioni, letture, palchi, percorsi, incontri, esperienze, attività. Gli appuntamenti fissati dal calendario, ma anche le occasioni offerte dall’ozio. Un dispenser di proposte e suggestioni per vivere al meglio il proprio tempo libero. Tutti i sabati, dalle 11.30 alle 12, Good Times è il nostro viaggio nelle proposte del fine settimana. E insieme il nostro augurio per trascorrere giorni belli e momenti felici. Elena Mordiglia e Matteo Villaci si alternano nella conduzione.

    Good Times - 06-12-2025

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 06/12/2025

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 06-12-2025

  • PlayStop

    M7 del 06/12/2025 - Banchi di prova. Arrivano i mercati di quartiere, saranno anche spazi di socialità?

    Palazzo Marino ha affidato 15 mercati comunali a Sogemi per farne i nuovi "mercati di quartiere": punti di riferimento per la spesa sotto casa, luoghi d'incontro per le comunità. Il mercato di via Rombon è il primo a riaprire dopo anni di abbandono, quello di viale Monza chiuderà per almeno un anno tra le proteste degli esercenti sotto sfratto e le preoccupazioni degli abitanti che gli hanno dato un'anima. Con interviste al presidente di Sogemi Cesare Ferrero, ad alcuni commercianti del mercato Crespi-Monza, a Paolo Martelli e Carmen Ziccardi del comitato per la salvaguardia del valore sociale, umano e poetico del mercato Crespi-Monza e con un reportage di Roberto Maggioni dal mercato Rombon. A cura di Luca Parena.

    M7 – il settimanale di Metroregione - 06-12-2025

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 06/12/2025

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 06-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 06/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 06-12-2025

Adesso in diretta