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Salvini spinge sull’acceleratore della competizione con FDI

Salvini

Il vertice di maggioranza precede di poco meno di un’ora il Consiglio federale della Lega. Salvini passa da un tavolo all’altro a Palazzo Chigi, piantando le sue bandierine, a cominciare dai nomi per i giudici della Consulta, da votare domani nel Consiglio della Lega. Mette invece sul tavolo la prossima battaglia leghista, quella che chiamano “pace fiscale”, un condono con la proposta di rottamazione delle cartelle. Un tema che non sembrerebbe essere stato condiviso con Fratelli d’Italia. Fedriga, leghista e guida della Conferenza delle Regioni, nega infatti che nel vertice di maggioranza si sia parlato del condono, ma il Consiglio federale sì, oltre a ribadire la necessità di andare avanti con l’autonomia differenziata, che Meloni vorrebbe far decantare visto che anche il premierato ormai è finito in un cassetto. Le questioni divisive sono ancora molte. Il vertice aveva all’ordine del giorno il tema sanità, ma c’è stata solo una specie di ricognizione, dice il ministro Schillaci, e si punta a modificare il ruolo dei medici di famiglia. Tuttavia, non c’è ancora una proposta concreta e soprattutto non si affronta il tema delle liste d’attesa e dei finanziamenti necessari per la sanità pubblica. Per ora, domani è confermato il voto per i quattro giudici della Corte costituzionale. Al momento sono due i nomi certi: Marini, consigliere giuridico di Meloni, e Massimo Luciani, quelli del PD. Molti sperano e prevedono una fumata bianca per domani per chiudere una delle varie mancanze a cui Mattarella più volte ha chiesto di porre rimedio con un voto. Al momento non si sa se dopo il vertice Meloni e Salvini abbiano avuto oggi un incontro più ristretto per discutere delle diverse posizioni che alimentano una competizione interna tra i due partiti. Una competizione che Salvini ora vuole cavalcare, ritardando anche il Congresso che si terrà ad aprile.

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    Anna Bredice
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    1) Tutti gli uomini del presidente Zelensky. Il braccio destro del presidente ucraino, Andriy Yermak, si dimette dopo lo scandalo corruzione. (Chawki Senouci) 2) Impunità e silenzio internazionale. Dalla Cisgiordania a Gaza, il governo israeliano uccide con le armi e con la burocrazia. (Giulio Cocchini - CESVI) 3) Intercettare i migranti ad ogni costo. La Francia, su pressione del Regno Unito, sperimenta nuovi pericolosi metodi per fermare l’immigrazione della manica. (Veronica Gennari) 4) I figli dello stato. Il sistema di protezione dei minori in Francia è in crisi e la proposta di un nuovo disegno di legge apre lo spazio per un dibattito più ampio. (Francesco Giorigni) 5) Spagna, per la prima volta un presidente tedesco rende omaggio alle vittime del bombardamento di Guernica. (Giulio Maria Piantedosi) 6) Ogni secondo si perde un albero. Mentre l’unione europea rinvia la norma per salvaguardare le foreste, centinaia di specie di alberi sono a rischio estinzione. (Alice Franchi, Martina Borghi - Greenpeace Italia) 7) Mondialità. Il secondo tempo per le guerre commerciali. (Alfredo Somoza)

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