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I dubbi sulle nuove regole per il Green Pass, i sostegni per contenere i rincari dell’energia e le altre notizie della giornata

Ministro Giorgetti ANSA

Il racconto della giornata di venerdì 21 gennaio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato questa mattina il nuovo Dpcm che stabilisce a quali attività commerciali si potrà accedere senza Green Pass dal 1° febbraio 2022. Sempre oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto per i cosiddetti “sostegni”, gli aiuti legati alle misure anti-pandemiche e per contenere i rincari dell’energia, ma nulla è destinato ai privati. Il vertice di Ginevra fra i Ministri degli Esteri russo e USA sulla crisi in Ucraina è riuscito a mantenere aperto il fronte diplomatico tra i due Paesi, anche se la tensione militare in Ucraina rimane elevata. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

La soluzione condivisa e unitaria del centrodestra per il Quirinale è dietro l’angolo

(di Anna Bredice)

Fonti leghiste fanno sapere che è stato Salvini a chiamare Berlusconi e Giorgia Meloni. Il capo della Lega preme per avere il prima possibile il passo indietro di Berlusconi, che oggi ad Arcore ha incontrato i dirigenti di Forza Italia e Confalonieri. Ma al momento, nonostante che sempre dalla Lega si assicuri che nella telefonata il clima è stato cordiale e sereno, da quello che emerge Berlusconi ancora resiste e non ha annunciato nessuna resa, che a destra chiamano per rispetto verso il Cavaliere “sciogliere la riserva”. Magari avverrà domani al vertice, dopo un’operazione a tenaglia di Salvini e Meloni, che non vogliono arrivare a lunedì senza nessuna forza autonoma nella trattativa con gli altri partiti. Salvini infatti ha annunciato che domani ci sarà una soluzione condivisa e unitaria, ed è difficile che sia quella di Berlusconi candidato al Colle, soprattutto perché il capo della Lega continua a ribadire di avere già pronti almeno altri due nomi di alto livello da fare. La questione quindi rimane sempre chi tra i due, Berlusconi e Salvini, ha il diritto di esprimere il candidato del centrodestra e quando lo faranno, una sfida tutta interna alla coalizione. Renzi appare fiducioso che entro giovedì o venerdì ci sarà già il Presidente della Repubblica, un’ipotesi che sembra legarsi al nome di Draghi, da votare al primo scrutinio dove bastano 505 voti, andare oltre vorrebbe dire la sconfitta del presidente del Consiglio. La questione rimane sempre quella del governo, una preoccupazione di tutti i partiti, maggiore per alcuni come i Cinque stelle. Se le ambizioni di Salvini sono quelle di entrare nel governo come Ministro dell’Interno, si ritroveranno il muro del PD, che non lo vorrebbe dentro ad un governo non più guidato da Draghi. Rimane quindi quel nodo, l’altra soluzione che si fa avanti è quella di Pier Ferdinando Casini, ma Draghi rimarrebbe ancora a Palazzo Chigi, senza più Mattarella al Quirinale?

I dubbi e le perplessità sulle regole per accedere ai negozi senza Green Pass

(di Omar Caniello)

Il certificato verde non sarà necessario per esigenze alimentari, di salute e di sicurezza quindi chi non ha il Green Pass potrà entrare nei supermercati e nei negozi di alimentari, nelle farmacie, parafarmacie, ottici, nei benzinai per l’acquisto di carburanti e nei negozi che vendono prodotti per animali. Senza Green Pass sarà possibile anche entrare negli uffici giudiziari o di pubblica sicurezza per presentare denunce. L’ultima stretta nei confronti dei non vaccinati lasciava però qualche dubbio e perplessità come ad esempio l’accesso ai supermercati dove in realtà si trovano non solo alimentari ma anche altri articoli come materiale di cancelleria o di arredo. Nel pomeriggio la precisazione di Palazzo Chigi attraverso una FAQ: “Chi entra nei supermercati senza Green Pass può acquistare tutti i prodotti venduti e non solo i beni di prima necessità”.
Cosa diversa invece se si entra in un centro commerciale: liberamente si potrà entrare solo nei locali che vendono alimentari o farmaci, ma non in un altro che, ad esempio, vende abbigliamento. E la verifica, con controlli a campione, sarà affidata agli stessi esercenti. Ma tornando ai dubbi e alle perplessità chi non ha il Green Pass, ad esempio, non potrà entrare in posta per ritirare la pensione oppure accedere ai centri per l’impiego per il reddito di cittadinanza, entrambi indubbiamente beni di prima necessità. Vedremo se nelle prossime ore ci saranno ulteriori FAQ e chiarimenti.

I nuovi sostegni per contenere i rincari dell’energia: nulla per gli utenti privati

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto per i cosiddetti “sostegni”, gli aiuti legati alle misure anti-pandemiche e per contenere i rincari dell’energia. “I sostegni per le attività in crisi a causa delle restrizioni anti-COVID arrivano a 390 milioni di euro, di cui solo 30 per le discoteche“, ha detto il Ministro Giorgetti. 80 milioni di euro andranno a bar e alberghi sotto forma di cassa integrazione “scontata”. Tra gli altri aiuti: proroga fino al 31 marzo per la Cig delle imprese strategiche con almeno mille dipendenti. Alle Regioni andranno 400 milioni per far fronte alle spese delle campagne vaccinali. Previsti circa 100 milioni di stanziamenti anche per il settore del trasporto locale, bus e treni. 

La parte del decreto approvato oggi sui rincari dell’energia non contiene misure per gli utenti privati, le famiglie. Non sono servite le denunce dei giorni scorsi delle associazioni dei consumatori sul caro-bollette. Mentre è servito l’incontro di ieri tra Bonomi (capo di Confindustria) e Draghi. La manovra sull’energia da 1,6 miliardi, infatti, è tutta concentrata sulle imprese. Lo stato si accolla, nella forma di credito di imposta, il 20% delle spese sostenute da quelle imprese che sono grandi consumatrici di energia. Per il primo trimestre 2022 vengono poi annullate le aliquote relative agli oneri di sistema. Sorprendente è il “meccanismo di compensazione” sul prezzo dell’energia che finisce per applicarsi agli extra-profitti solo delle aziende con impianti rinnovabili. Perché? Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente

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Quali concessioni possiamo aspettarci dagli USA verso la Russia?

Il vertice di Ginevra fra i Ministri degli Esteri russo e USA sulla crisi in Ucraina, dopo i toni accesi degli ultimi giorni, è riuscito a mantenere aperto il fronte diplomatico tra i due Paesi, anche se la tensione militare in Ucraina rimane elevata.
La prossima settimana Lavrov e Blinken dovrebbero incontrarsi nuovamente, ma – ha fatto sapere il ministero degli esteri russo – non prima che Washington avrà risposto alle richieste di Mosca. Il Cremlino, ha fatto sapere, vorrebbe il ritiro delle truppe straniere della Nato dalla Romania e dalla Bulgaria, Paesi membri dell’Alleanza atlantica. Abbiamo chiesto a Vittorio Emanuele Parsi, professore di relazioni internazionali all’università cattolica di Milano, quale tipo di concessioni possiamo aspettarci dagli Stati Uniti verso la Russia:


 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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