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Le accuse di Putin verso l’Occidente, il no alla sospensione dei brevetti sui vaccini e le altre notizie della giornata

Putin ANSA

Il racconto della giornata di venerdì 17 giugno 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto un lungo discorso al forum economico di San Pietroburgo, lanciando accuse verso l’Occidente e assicurando che “tutti gli obiettivi dell’operazione in Ucraina saranno realizzati”. Intanto la candidatura dell’Ucraina per l’ingresso dell’UE è diventata più concreta. La frattura interna ai 5 Stelle non si ricompone, anzi diventa sempre più ampia con toni di reciproche accuse tra Conte e Di Maio. L’estradizione negli Stati Uniti per Julian Assange è più vicina. La ministra dell’Interno britannica l’ha ordinata questa mattina, dopo che nel Regno Unito era stata completata la procedura giudiziaria. L’Organizzazione Internazionale del Commercio ha deciso oggi che non ci sarà nessuna sospensione parziale o temporanea dei brevetti sui vaccini. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Le sanzioni contro la Russia non funzionano: le accuse di Putin verso l’Occidente

Oggi c’è stato l’atteso discorso di Vladimir Putin. Il presidente russo ha parlato di fronte alla platea del forum economico di San Pietroburgo. Nelle sue parole una serie di accuse verso l’Occidente e l’assicurazione che “tutti gli obiettivi dell’operazione in Ucraina saranno realizzati”.

Questo un estratto del discorso di Putin, in cui – lo sentivate – il presidente ha accusato gli Stati Uniti, dichiarando la fine dell’era dell’ordine mondiale unipolare.
Che visione del mondo emerge dalle sue parole? Giovanni Savino, visiting professor di relazioni internazionali all’università di Parma, fino a poco prima dell’inizio della guerra insegnava all’università di Mosca:

Nel suo discorso Putin ha anche duramente criticato l’Europa, all’indomani della visita a Kiev di Draghi, Scholz e macron. “L’Unione ha perso la sua sovranità”, ha detto Putin che ha previsto in Europa l’arrivo di un’ondata di radicalismo che porterà preso a un cambio di élite. Il presidente russo ha poi parlato delle sanzioni. Le ha definite folli e sconsiderate, ma senza effetti sull’economia russa.

In merito, invece, al possibile ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea, il leader del Cremlino è sembrato più conciliante: “L’UE non è un’organizzazione militare, non siamo contrari alla sua adesione”, ha detto Putin.

Oggi è stata la giornata in cui la candidatura dell’Ucraina è diventata più concreta. La presidente della Commissione Von der Leyen chiederà al Consiglio dei leader della prossima settimana di assegnarle lo status di candidato. Pier Virgilio Dastoli, presidente del Movimento Europeo in Italia:

Al Forum di San Pietroburgo c’erano i rappresentanti di vari paesi del mondo, oltre ai principali partner economici della Russia. Nel suo discorso Putin ha elogiato il presidente cinese Xi Jinping: “È un amico”, ha detto. E ha poi esortato le aziende russe a investire nel Paese. A chi era indirizzato il discorso di Putin? Sentiamo ancora Giovani Savino:


 

La frattura nei 5 Stelle è sempre più ampia

(di Anna Bredice)

La frattura interna ai 5 Stelle non si ricompone, anzi diventa sempre più ampia con toni di reciproche accuse che sembrano voler portare ad un’unica soluzione: nei 5 Stelle deve rimanerci solo uno, o Conte o Di Maio. Insieme sono arrivati ad uno scontro di livello così alto che è difficile trovare una mediazione. Conte e le persone a lui vicine sembrano quasi spingere Di Maio fuori dal Movimento. “I Cinque Stelle rischiano di diventare la forza politica dell’odio”, ha detto il Ministro degli Esteri riferendosi alle accuse arrivate da Conte. Sullo sfondo c’è un appuntamento atteso, difficilmente prorogabile. Si tratta della scelta se tornare a casa dopo il doppio mandato, quasi una bomba a pochi mesi dalle prossime politiche. Conte ha deciso il referendum tra gli iscritti, il sospetto è che in questo modo se ne voglia lavare le mani, senza alzare un dito per salvare chi rimane fuori.
Sono tanti i parlamentari non più ricandidabili, 69 tra Camera e Senato, tra questi c’è proprio Di Maio. Oltre al Ministro degli Esteri c’è anche il presidente della Camera Fico e in sostanza tutti i ministri dei passati governi e di quegli attuali.
Beppe Grillo che non aveva commentato finora i risultati delle elezioni, oggi difende il limite del doppio mandato come uno dei punti fondamentali del programma dei Movimento. Nelle accuse reciproche di oggi – per Di Maio, Conte non è riuscito a dare un’idea precisa della linea del Movimento dal punto di vista politico e per questo avrebbe perso – Conte punta su un unico tema, “Di Maio non lo cacciamo, si sta cacciando da solo.” Conte sembra quasi sperarlo, per disegnare e costruire un Movimento nuovo, come ha iniziato a fare in questi mesi con una struttura di vice presidenti a lui molto fedeli. Di Maio è nel pieno della sua attività politica, Ministro degli Esteri in un momento così delicato, con poteri enormi anche nelle nomine e nella diplomazia, non può accettare di tornare a casa come se niente fosse. È il suo punto debole e Conte sembra averlo capito.

Il Regno Unito ordina l’estradizione di Julian Assange negli USA

L’estradizione negli Stati Uniti per Julian Assange è più vicina. La ministra dell’Interno britannica l’ha ordinata questa mattina, dopo che nel Regno Unito era stata completata la procedura giudiziaria. Il fondatore di Wikileaks dal 2010 è ricercato dagli Stati Uniti dopo aver pubblicato documenti che provavano violazioni dei diritti umani e crimini di guerra in Iraq e Afghanistan. 
Vincenzo Vita, ex politico e giornalista di Articolo 21:


 

No alla sospensione dei brevetti sui vaccini: il WTO ha deciso

Non ci sarà nessuna sospensione parziale o temporanea dei brevetti sui vaccini come annunciato dal Wto, l’organizzazione internazionale del commercio. Secondo Oxfam, Medici Senza Frontiere, Emergency e molte altre organizzazioni umanitarie quello raggiunto nelle scorse ore è solo un compromesso raggiunto dai paesi ricchi per salvare la faccia e non le vite umane. Come ci spiega Sara Albiani, policy advisor di Oxfam:


 

Addio a Jean-Louis Trintignant

Discreto, umile, timido e una leggenda del cinema e del teatro. L’attore francese Jean-Louis Trintignant si è spento questo venerdì a 91 anni, nella sua casa familiare del Gard, tranquillamente come è vissuto. A renderlo famoso, nel 1956, fu lo scandaloso E Dio creò la donna di Roger Vadim, dove recitava a fianco di una Brigitte Bardot di cui divenne il compagno fuori dal set. Poi venne Il sorpasso di Dino Risi. La consacrazione con Un uomo, una donna di Claude Lelouch e il premio come migliore attore a Cannes per Z- l’orgia del potere di Costa Gavras. Impossibile fare la lista completa degli oltre 120 film in cui ha recitato, incarnando volentieri dei personaggi che detestava, o dei registi con cui ha lavorato, da Bertolucci a Truffaut a Scola. Dopo il femminicidio di sua figlia Marie, nel 2003, pensa al suicidio ma si getta sul teatro, finché Michael Haneke non lo riporta al cinema con Amour, Palma d’oro a Cannes. Dove è tornato ancora nel 2019 per presentare fuori concorso I migliori anni della nostra vita di Claude Lelouch. Ultimo capitolo di una filmografia lunga 60 anni, che ha lasciato un impronta indelebile nel mondo del cinema e nel cuore dei francesi.  

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Tornano ad aumentare in modo consistente i casi di COVID. Lo ha certificato oggi il monitoraggio settimane del Ministero della Salute. L’incidenza dei casi è arrivata a 310 ogni 100mila abitanti rispetto ai 222 casi di una settimana fa. In aumento anche l’indice di trasmissibilità Rt che arriva allo 0,83 rispetto allo 0,75 della settimana scorsa. Più stabili i dati dei ricoveri in ospedale. Il tasso di occupazione dei reparti di terapia intensiva è in lieve calo, in leggero aumento quello dei reparti ordinari anche se due Regioni tornano questa settimana a superare la soglia di allerta del 15%: sono la Sicilia e la Valle d’Aosta. Nelle ultime 24 ore sono stati 35.400 i nuovi casi, 41 le vittime con un tasso di positività al 19% in lieve aumento rispetto a ieri. Cosa ci dobbiamo aspettare nelle prossime settimane ?
Massimo Andreoni, infettivologo all’Università di Roma Tor Vergata:

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    1) Dagli assett russi congelati al mercosur. Tra accordi al ribasso e rinvii, l’europa cerca di salvare la faccia e di occultare le divisioni. (Francesco Giorgini) 2) Nel suo discorso di fine anno Putin non fa passi indietro sull’Ucraina, ma per la prima volta sembra riconoscere un rallentamento dell’economia russa. (Giovanni Savino - Univ. Napoli) 3) Londra, da 50 giorni in sciopero della fame nelle carceri britanniche. Ora gli attivisti di Palestine Action rischiano di morire. Il governo laburista, però, non fa niente. (Elena Siniscalco) 4) Bangladesh, migliaia di persone in piazza dopo l’uccisione del leader delle proteste studentesche del 2024 a poche settimane dalle elezioni. (Giuliano Battiston - Lettera22) 5) Francia, la cattedrale di Notre Dame avrà le sue nuove vetrate. Ma la decisione di Macron di sostituire quelle originali continua ad attirare polemiche. (Veronica Gennari) 6) Mondialità. Il 2025 non è stato un bell’anno. (Alfredo Somoza)

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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