Approfondimenti

Meloni in Libia, l’inaugurazione dell’anno giudiziario, la Geo Barents a La Spezia e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di sabato 28 gennaio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Gas, petrolio e immigrazione. Giorgia Meloni è andata oggi a Tripoli, in Libia. Intercettazioni, mafia e indipendenza della magistratura sono stati oggi i temi principali delle cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario. L’ex generale filo Nato Petr Pavel ha vinto il ballottaggio delle presidenziali nella Repubblica ceca contro il miliardario populista Andrj Babis. Amnesty International ha chiesto all’Iran di revocare immediatamente le condanne a morte di tre giovani manifestanti che sono stati torturati brutalmente per estorcere loro le confessioni. Si tratta, scrive Iran International, di Arshia Takdastan, 18 anni, Mehdi Mohammadifard, 19 anni, e di Javad Rouhi, 31 anni. Il punto sulla guerra in Ucraina.

Meloni in Libia per parlare di gas e immigrazione

Gas, petrolio e immigrazione. Giorgia Meloni è andata oggi a Tripoli, in Libia, per segnalare la presenza politica del suo Governo in un’area, la sponda sud del Mediterraneo, storicamente legata all’Italia. I due Paesi – attraverso l’Eni e la società petrolifera di stato libica, Noc – hanno firmato oggi un accordo per aumentare la produzione di gas libico, sia per il mercato interno della Libia che per garantire l’esportazione di grossi volumi in Europa. A Tripoli con Meloni oggi c’era anche l’amministratore delegato di Eni, Descalzi. L’investimento complessivo è stimato in circa 8 miliardi di dollari.
Il Governo italiano – con questa intesa – vuole trovare nella Libia di oggi un partner che permetta di diversificare le fonti di approvvigionamento, dopo gli accordi siglati con l’Algeria. A Tripoli oggi Meloni e il premier libico Dbeibah hanno parlato anche di immigrazione. E’ stato firmato un memorandum con cui verranno date alla Libia cinque imbarcazioni attrezzate – ha detto il primo ministro di Tripoli – nel campo della ricerca e soccorso di migranti in mare. “E’ una vergogna”, ha detto il portavoce dei verdi Angelo Bonelli riferendosi ai crimini contro i migranti di cui si è macchiata la cosiddetta guardia costiera libica.

La Geo Barents è arrivata a La Spezia

La nave Geo Barents della Ong Medici Senza Frontiere è attraccata oggi pomeriggio al porto di La Spezia, uno dei porti lontanissimi dalle opereazioni di soccordo nel Mediterraneo centrale dove ora il governo Meloni spedisce le navi che soccorrono i migranti per rendere sempre più difficile il loro lavoro.
A bordo della Geo Barents c’erano 237 persone migranti, tra loro 73 minori non accompagnati.
“Colpire noi con queste misure significa colpire queste persone” ha detto Matias Gil, capomissione di Msf, appena sceso sulla banchina del porto della Spezia. “Non abbiamo fatto niente di contrario alle misure stabilite – ha detto Gil – Se ci sono situazioni di pericolo non possiamo abbandonare le persone in mare”. Ora però il destino della nave è incerto, dipenderà molto dalle decisioni del Prefetto di La Spezia il quale oggi ha detto: “Deciderò comunque in coscienza e con la massima serenità e con la competenza che ho maturato negli anni”.

La mafia in Emilia Romagna

Intercettazioni, mafia e indipendenza della magistratura. Sono stati oggi i temi principali delle cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario nei vari distretti italiani. Ha parlato anche il ministro della Giustizia Nordio. Il guardasigilli, dopo le polemiche degli ultimi giorni, ha detto di non voler toccare l’autonomia delle toghe, neanche attraverso i progetti di separazione delle funzioni di giudice e pubblico ministero.
Negli uffici delle procure la preoccupazione resta, soprattutto sulle intercettazioni.
Da Torino, il procuratore generale Francesco Saluzzo ha detto che “la mafia non è vinta e serve che le intercettazioni non vengano depotenziate”.
Da Milano la procura generale teme soprattutto gli effetti delle scarcerazioni dei boss di ndrangheta per “fine pena”. L’insediamento mafioso al nord ormai non è più da tempo un’eccezione. Anche la regione Emilia-Romagna subisce la penetrazione delle cosche. La procuratrice generale a Bologna Lucia Musti oggi ha parlato di una regione “madre adottiva delle mafie”. Che cosa significa, riferito all’Emilia Romagna? Rossella Canadè, giornalista e autrice del libro-inchiesta “Fuoco criminale”

Ci sono stati due attentati in Israele

L’alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell ha condannato gli attentati palestinesi e ha invitato Isralele a non reagire a quelle che ha definito provocazioni.
“Questi terribili eventi dimostrano ancora una volta quanto sia urgente invertire la spirale di violenza e impegnarsi in sforzi significativi per riavviare i negoziati di pace” ha detto Borrell. Per l’attentato di ieri sera a Gerusalemme che ha fatto 7 morti e una decina di feriti la polizia ha arrestato 42 persone. Mentre si è saputo che l’autore del secondo attentato di oggi è un ragazzo di appena 13 anni. E’ stato gravemente ferito dopo avere sparato a due civili israeliani.

Il punto sulla guerra in Ucraina

In Ucraina oggi sul campo il governo russo ha denunciato un attacco nel Donietsk da parte dell’esercito di Kiev che avrebbe ucciso 14 civili, mentre il quotidiano britannico Guardian scrive della difficoltà dell’esercito ucraino nel difendere Bakhmut, per la mancanza di artiglieria. E il governo ucraino continua a fare pressioni sui paesi occidentali per ottenere nuovi armamenti, compresi aerei da combattimento F16.
Il consigliere di Zelensky, Mykhailo Podoliak ha affermato che “I negoziati per l’invio all’Ucraina di caccia e missili a lungo raggio da parte dei Paesi alleati “stanno accelerando”.
“I nostri partner capiscono come si sta sviluppando la guerra -ha detto il consigliere di Zelensky- Capiscono che gli aerei d’attacco sono assolutamente necessari per coprire le truppe e i veicoli blindati che ci forniscono. Allo stesso modo -ha continuato- per ridurre drasticamente lo strumento chiave dell’esercito russo, l’artiglieria, abbiamo bisogno di missili”.
Sulle forniture di armi, oggi si segnalano due cose, una che riguarda anche il nostro paese.
In Brasile, il neo presidente Lula ha deciso di fermare l’invio di armi, in particolare munizioni, all’Ucraina. La motivazione di Lula è quella di non creare problemi alle relazioni con Mosca.
Per quanto riguarda l’Italia invece il ministero della Difesa ha smentito l’acquisto congiunto con la Francia di missili per armare il sistema anti aereo Sam-T, di produzione italo francese, che verrà inviato a Kiev a sostegno della guerra contro l’invasore russo. Si tratterebbe di una commessa del valore di due miliardi di Euro. La smentita arriva dopo che c’erano già state tensioni nella maggioranza per il nuovo decreto di invio di armi, con Salvini e Berlusconi che avrebbero fatto pressioni sul ministro Crosetto perché contrari all’invio di armi. La notizia però è stata riportata da un quotidiano francese, L’Opionion, che è considerato autorevole e ben introdotto.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 26/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 26-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 26/12 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 26-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 24/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gli accampamenti alla Columbia University contro i fondi per Israele in un documentario

    Kei Pritsker, regista con Michael T Workman del documentario “The Encampments”, racconta ai microfoni di Radio Popolare i retroscena della protesta studentesca pro Palestina alla Columbia University. “Gli studenti della Columbia protestano da anni per la Palestina e per ottenere che l’università dismetta gli investimenti in Israele – spiega Pritsker. L’università ha un ingente fondo di dotazione che investe in ogni sorta di attività, molte delle quali riguardano aziende produttrici di armi, aziende manifatturiere che realizzano armamenti, motori per elicotteri, bulldozer e ogni tipo di attrezzatura utilizzata in queste operazioni”. “The Encampments” fa parlare i ragazzi e le ragazze di questo movimento studentesco che dall’aprile del 2024 ha montato le tende nel giardino del Campus per chiedere trasparenza, il ritiro del denaro dagli investimenti israeliani e l’amnistia per gli studenti puniti per le proteste. “Chiunque creda ancora a questa narrativa sull’antisemitismo nel movimento per la Palestina dovrebbe semplicemente guardare il film – assicura Kei Pritsker”. Al momento “The Encampments” ha una distribuzione indipendente che lo diffonde nei cinema più coraggiosi. L'intervista di Barbara Sorrentini per la trasmissione Chassis.

    Clip - 27-12-2025

  • PlayStop

    Manovre pericolose

    L’undicesimo episodio del podcast dell’Alleanza Clima Lavoro, a cura di Massimo Alberti, è dedicato a un tema centrale del dibattito pubblico: la Legge di Bilancio, ovvero lo strumento chiave per orientare la nostra spesa pubblica. Da sempre l’Alleanza Clima Lavoro richiama la necessità di sostenere il percorso di transizione verso un’economia a zero emissioni, integrando politiche climatiche, industriali e del lavoro, e rafforzando al contempo il welfare e la qualità della vita delle persone. La manovra economico-finanziaria del Governo per il 2026 procede, purtroppo, in direzione opposta: è una “manovra pericolosa” che, oltre a non offrire una prospettiva di decarbonizzazione, prevede un aumento delle spese militari cui si accompagnano tagli o mancati investimenti in sanità, istruzione, ambiente e politiche industriali. Nel corso della puntata emergono tutte le criticità di una Legge di Bilancio che rinuncia a svolgere un ruolo di indirizzo strategico per il futuro del Paese. Il confronto tra l’analisi della manovra e le proposte alternative per migliorarla rilancia una domanda di fondo: quale modello di sviluppo intendiamo davvero perseguire?

    Clip - 27-12-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 26/12/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 26-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 26/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 26-12-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di venerdì 26/12/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 26-12-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 26/12/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 26-12-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di venerdì 26/12/2025 delle 19:48

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 26-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di venerdì 26/12/2025 - ore 17:34

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di venerdì 26/12/2025 - ore 16:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-12-2025

  • PlayStop

    Radiografia Nera di venerdì 26/12/2025

    Radiografia Nera è il programma che racconta le storie di cronaca e banditi che, dal dopoguerra in poi, hanno reso Milano la Chicago d'Italia. Condotto da Matteo Liuzzi e Tommaso Bertelli per la regia di Francesco Tragni.

    Radiografia Nera - 26-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di venerdì 26/12/2025 - ore 15:36

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di venerdì 26/12/2025 - ore 12:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-12-2025

Adesso in diretta