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Rallenta la diffusione del COVID in Italia, Grillo rilancia la proposta di acquistare i brevetti dei vaccini e le altre notizie della giornata

quarta ondata

Il racconto della giornata di sabato 27 marzo 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Beppe Grillo rilancia la proposta di acquisto dei brevetti dei vaccini anti-COVID per regalarli ai Paesi più poveri. Qualche cosa, dopo le testimonianze raccolte da Radio Popolare, si è mosso in Lombardia per le centenarie che sono in attesa di essere
 vaccinate. In Birmania un’altra giornata di sangue: nel giorno in cui si è celebrata la festa delle forze armate, i militari hanno ucciso oltre 90 manifestanti. Infine, i dati di oggi sull’andamento dell’epidemia da COVID in Italia.

Grillo rilancia la proposta di acquistare i brevetti dei vaccini anti-COVID

Non solo misure restrittive per bloccare la diffusione del virus. Decisiva sarà l’ampiezza delle vaccinazioni tra la popolazione. Nella ricca Europa la scarsità di vaccini è il problema del momento. Nei Paesi più poveri l’assenza di un antidoto può segnare indelebilmente il futuro.
Da giorni ha ripreso a girare una proposta, rilanciata oggi da Beppe Grillo dopo averla presentata il 22 marzo scorso all’Ocse: gli Stati – dice la proposta – comprino i brevetti dei vaccini anti-COVID e li regalino ai paesi poveri.
Sandra Zampa, responsabile salute nella nuova segreteria del Partito democratico di Enrico Letta:


 

La Lombardia si muove per le centenarie ancora in attesa di essere vaccinate

(di Michele Migone)

Qualche cosa si è mosso per le centenarie che sono in attesa di essere
 vaccinate. 

Nel corso degli ultimi giorni, Radio Popolare ha raccolto decine di
 segnalazioni di ultranovantenni che pur essendosi prenotati un mese fa non sono stati ancora chiamati dalla Regione Lombardia. 

Tra queste segnalazioni ci sono anche quelle di cinque donne che hanno
 sorpassato il traguardo dei 100 anni. 

Nel corso dell’edizione delle 8.30 del Giornale Radio abbiamo mandato in 
onda l’intervista ad Angelina, 102 anni, di Niguarda, Milano. Ci ha
 raccontato che quando aveva due anni è sopravvissuta alla Spagnola e che
 ora, un secolo dopo, è in attesa da settimane di essere vaccinata contro 
il Covid. La nipote per giorni e giorni ha chiamato, inutilmente, il 
numero verde della Regione. 

Quattro ore dopo la trasmissione dell’intervista, Angelina è stata 
chiamata dal servizio infermieristico dell’Ospedale Cà Granda che le ha
annunciato che dopo Pasqua andranno a casa sua per farle la prima dose 
del vaccino Moderna.

Anche Adriana, 107 anni, di Olgiate Comasco, riceverà la prima dose nei
 prossimi giorni. Anche lei era stata abbandonata dalla Regione. Poi, 
dopo che del suo caso se ne è parlato nella nostra trasmissione Ora di 
Punta, il sindaco del suo comune è riuscito a sbloccare la situazione.

 Non sappiamo se ci sia un collegamento diretto tra le denunce fatte alla 
radio e l’intervento poi del sistema sanitario regionale, ma se una 
coincidenza è una coincidenza, due fanno quasi un indizio. 

La Lombardia rimane una delle regioni italiane in fondo alla classifica 
delle vaccinazioni per gli over 80. E se Attilio Fontana pensa che dirlo
pubblicamente vuol dire fare falsa informazione, lo invitiamo ad 
ascoltare le registrazioni delle nostre trasmissioni.

 La voce angosciata dei parenti, e quella sconcertata di Angelina che,
 sopravvissuta all’epidemia di Spagnola e a una Guerra Mondiale, non 
pensava di essere abbandonata, così anziana, da chi, invece, dovrebbe
 proteggere la sua salute.

Che giornata, la Giornata Mondiale del teatro 2021!

(di Ira Rubini)

Ce la ricorderemo? Nonostante la boutade un po’ ingenua e un po’ piaciona del ministro Franceschini, che qualche settimana fa aveva annunciato la riapertura dei teatri proprio oggi, tutti sapevano che non se ne sarebbe fatto nulla, Prima della pausa pasquale, poi, riaprire sarebbe stato comunque poco sensato. E così, dopo un anno di fermo (quasi) totale, di rimbalzi e prese in giro regionali e nazionali, a dispetto del sostegno e della comprensione del Comune di Milano e di quelli di altre città importanti e di operazioni di “fantasia al potere” come Bauli in Piazza o L’Ultima Ruota, i lavoratori dello spettacolo (nello specifico, quelli lombardi), stanchi di sentirsi ripetere “ma perché non fate come in Francia, dove occupano i teatri?” … alla fine, lo hanno fatto. Hanno occupato il Piccolo, E il direttore, il saggio Claudio Longhi, non ha opposto particolare resistenza. Viene da chiedersi se sarà la vola, quella buona, in ci finalmente scatterà il capovolgimento del punto di vista, quello per cui (come ha detto Fabrizio Gifuni) lo spettacolo non è “tempo libero” ma un rito antico e degno di rispetto. Dove la logica non è quella della corsa all’ultimo spritz, così come non dovrebbe essere quella del vaccino per corporazioni. Quanto ci servirebbero, in un momento come questo, Dario e Franca, Eco, Abbado, Gaber, magari anche Paolo Grassi, visto che di Piccolo parliamo, per trovare le parole giuste. Tipo “Basta!”, per esempio. Forza, intellettuali del terzo millennio, uscite dall’ultimo webinar, sfidate la non-presenza e andate al Piccolo a dire qualcosa… anche di sinistra.

Ancora una giornata di sangue in Birmania

In Birmania è stata un’altra giornata di sangue, una delle più violente dall’inizio del colpo di stato. Nel giorno in cui si è celebrata la festa delle forze armate, i militari hanno ucciso oltre 90 manifestanti, secondo fonti locali. Tra le vittime ci sarebbero anche alcuni bambini, tra cui uno di 5 anni. “E’ il giorno della vergogna”, ha denunciato il gruppo anti-golpe che appoggia le manifestazioni nel paese. Il leader golpista Min finora si è mostrato indifferente a qualsiasi tipo di pressione internazionale. Emanuele Giordana, giornalista esperto di Asia e Medioriente:


 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

La crescita della diffusione del COVID sulla popolazione italiana si è fermata. Anche i dati di oggi lo confermano, dopo gli annunci di ieri del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro.
Ma il miglioramento – spiega a Radio Popolare lo statistico Giovanni Corrao – continuerà solo se resteranno inalterate le restrizioni attuali.
I nuovi positivi al test del coronavirus in Italia sono 23.839 . Un centinaio in meno rispetto a ieri. Secondo i dati del ministero della Salute, i morti correlati al Covid 19 sono stati oggi 380, rispetto ai 457 di ieri.
Il tasso di positività è sceso al 6,6%, in leggero calo rispetto a ieri quando era al 6,8%.
Sono 3.635 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 7 più di ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite. L’aumento di ieri era stato di 8 unità.
Cosa dicono i dati di oggi rispetto alle valutazioni fatte ieri dal capo dell’istituto superiore di sanità Brusaferro, quando diceva che “la crescita dell’incidenza del Covid in Italia si è fermata”? Giovanni Corrao, ordinario di statistica medica all’università Milano Bicocca:


 

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