Approfondimenti

La manifestazione dei sindacati a Milano, l’incontro tra Zelensky e Papa Francesco e le altre notizie della giornata

manifestazione sindacati milano

Il racconto della giornata di sabato 13 maggio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. 40mila persone sono scese in piazza oggi a Milano per la seconda giornata di mobilitazione dei tre sindacati contro le politiche del governo. A Firenze, invece, in centinaia hanno manifestato per la libertà sindacale e contro gli attacchi a chi difende i lavoratori. Oggi Papa Francesco e Volodymyr Zelensky si sono incontrati in Vaticano nella visita quasi a sorprese del presidente ucraino nella Capitale. Il fisico e scrittore Carlo Rovelli è stato punito per le parole su Crosetto e la pace: non potrà rappresentare l’Italia al salone del libro di Francoforte.

In 40mila a Milano coi sindacati contro le politiche del governo

(di Alessandro Braga)

“È la miglior risposta che potevamo dare a chi non ci sta ascoltando”, dice Maurizio Landini dal palco, all’inizio del suo intervento, guardando la piazza. In effetti, il colpo d’occhio all’Arco della Pace di Milano è impressionante. Tutto lo spazio è occupato dai palloncini blu della Uil, da quelli verdi della Cisl, e dal rosso della Cgil. Molte persone si sono fermate nelle vie laterali, perché non riuscivano a entrare nello spiazzo. Siamo oltre 40mila, diranno alla fine gli organizzatori, soddisfatti. La seconda giornata di mobilitazione dei tre sindacati, contro le politiche del governo, si è chiusa con l’intervento di Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil, applauditissimo quando dice che loro andranno avanti fino in fondo. L’obiettivo, dichiarato, è allargare la mobilitazione, fino a ottenere risultati concreti. Dalle prime fila si leva il grido “sciopero, sciopero”, ma i leader sindacali su questo frenano. Il segretario Cgil punta molto sulle mobilitazioni degli studenti. Alla fine della manifestazione, li ha incontrati e ascoltati. Qualcuno lo ha anche contestato. Il prossimo appuntamento è sabato prossimo a Napoli, per la terza giornata di mobilitazione. I sindacati puntano a aumentare il numero delle presenze, per far sentire sempre più forte la loro voce. Al momento però, dalla parte del governo, non sembrano esserci orecchie interessate a ascoltarli.

L’incontro tra Zelensky e Papa Francesco in Vaticano

(di Emanuele Valenti)

Sappiamo ovviamente molto poco di quello che si sono detti Papa Francesco e Volodymyr Zelensky.
Il portavoce vaticano, Matteo Bruni, ha detto che il Pontefice ha insistito sulla necessità di gesti di umanità verso i più fragili e le vittime innocenti e sulla necessità di uno sforzo per la pace.
Non a caso Papa Francesco ha regalato al presidente ucraino una scultura che rappresenta un ramoscello d’ulivo, ancora una volta il simbolo della pace. E in effetti l’incontro è importante proprio perché sappiamo che il Vaticano – lo ha detto il mese scorso lo stesso Francesco di ritorno da un viaggio in Ungheria – è impegnato da mesi in un tentativo poco definito di mediazione.
Da parte sua Zelensky ha chiesto al Papa di condannare i crimini russi, perché non si può mettere sullo stesso piano vittime e aggressori. Sulla pace il presidente ucraino ha insistito sulla necessità di partire dalle richieste di Kiev, da quel documento redatto dallo stesso Zelensky ormai diversi mesi fa, centrato sull’integrità territoriale ucraina.
Capiremo solo più avanti se questo incontro porterà a qualcosa. Sul campo le cose stanno cambiando. Alla vigilia di una più volte anticipata contro-offensiva gli ucraini sembrano sul punto di prendere l’iniziativa, mentre le truppe di Mosca sono sulla difensiva. Anche a Bakhmut. Oggi sarebbero anche caduti due caccia e due elicotteri russi in una zona di confine. E il campo potrebbe avere un impatto sulla diplomazia e viceversa. A inizio settimana prossima arriverà nella regione anche l’inviato cinese.

A Firenze il corteo “Diritto di sciopero”

A Firenze oggi in centinaia hanno manifestato per la libertà sindacale e contro gli attacchi a chi difende i lavoratori. Corteo convocato dopo i due fogli di via da Campi Bisenzio a Luca Toscano e Sarah Caudiero, sindacalisti del Si Cobas che seguono le lotte sindacali nel distretto del tessile di Prato. Dopo il ricorso, il foglio di via di Toscano è già stato revocato, resta per ora quello a Caudiero. Entrambi facevano riferimento ad un volantinaggio, fuori dal negozio Liu-Jo del centro commerciale di Campi Bisenzio, per denunciare le responsabilità dei marchi della moda e del lusso che si riforniscono dalle aziende del distretto che sfruttano i lavoratori. Proprio di fronte a questi marchi nel centro di Firenze è sfilato il corteo di oggi, con molti lavoratori per lo più stranieri del distretto tessile. Luca Toscano del Si Cobas:


 

Il caso Rovelli, escluso dalla salone del libro di Francoforte dopo l’attacco a Crosetto

L’esclusione del fisico e scrittore Carlo Rovelli dal salone del libro di Francoforte dove doveva rappresentare l’Italia. Il presidente dell’associazione italiana editori, nonché commissario governativo al salone di Francoforte Riccardo Franco Levi, ha deciso una censura preventiva dopo le parole di Rovelli, al concerto del Primo Maggio, sul conflitto d’interesse del Ministro della Difesa Crosetto e contro l’aumento della spesa militare. In una lettura indirizzata al fisico, che poi l’ha diffusa, Levi motiva così l’esclusione: “Occorre evitare che un’occasione di festa e orgoglio nazionale si trasformi in un motivo di imbarazzo per chi quel giorno rappresenterà l’Italia”. Ed arriva a dare la colpa allo stesso Rovelli: “Sono portato a pensare che lei per primo avrà immaginato gli scenari che le sue parole avrebbero aperto”, scrive Levi, già in politica col PD, ex sottosegretario alla cultura, e nominato commissario dal governo Draghi.
In un duro comunicato, il suo editore, Adelphi, scrive che “Rovelli ha espresso libere opinioni in una manifestazione pubblica. Ci preme dichiarare che l’autocensura da parte dell’Associazione Italiana Editori – e di chi la rappresenta – è una pratica imbarazzante in ogni paese che si definisca libero. Un episodio grave”.

Il Ministro della Cultura Sangiuliano ci ha tenuto a sottolineare che il governo non c’entrerebbe nulla con la decisione: “Apprendo con somma sorpresa della vicenda, per me inedita” dice Sangiuliano che però poi aggiunge che oltre a Rovelli sarebbe stato necessario invitare uno scrittore di destra.
Solidarietà al fisico dal mondo della cultura, in particolare dagli scrittori. Tra gli editori, oltre ovviamente ad Adelphi, in un tweet il Gruppo Feltrinelli esprime piena solidarietà a Rovelli e chiede a Levi di ripensarci. 
La si può pensare in modo molto diverso rispetto lui, sulla questione ucraina, ma così dal mondo dell’editoria passa un brutto segnale: “se un autore attacca il governo, viene fatto fuori, nemmeno dal governo, ma da chi rappresenta gli editori” commenta il direttore uscente del Salone del Libro di Torino, Nicola Lagioia.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 04/12 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 04-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 04/12 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 04-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 04/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 04-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 04/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 04-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 04/12/2025

    Pubblica, mezz’ora al giorno di incontri sull’attualità e le idee con Raffaele Liguori

    Pubblica - 04-12-2025

  • PlayStop

    E allora me ne vado: una lettera sui Cpr

    Nell'ultima puntata di 37e2 abbiamo letto la lettera di una persona che ha lavorato come in un Cpr, Centro di permanenza per il rimpatrio, e che con molta amarezza ha deciso di abbandonare il lavoro. La lettera ci è arrivata attraverso la Rete Mai più lager - No ai Cpr con cui siamo in contatto per raccontarvi cosa accade nei Cpr.

    37 e 2 - 04-12-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di giovedì 04/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 04-12-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di giovedì 04/12/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 04-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 04/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 04-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 04/12/2025

    Il Congresso USA vuole capire chi ha dato l'ordine di uccidere i sopravvissuti a un attacco missilistico della Marina contro una presunta nave di narcos in acque internazionali: il ministro "della guerra" Pete Hegseth o l'ammiraglio Frank Mitch Bradley? In ogni caso è un crimine di guerra. L'ossessione per i narco e il Venezuela dell'amministrazione Trump analizzata da Antonella Mori, Capo Programma America Latina del ISPI. Roberto Festa commenta il ruolo e l'antipatia crescente anche tra i militari per il Segretario di Stato venuto dalla tv. Domani i giovani tedeschi scendono in piazza per dire no al ritorno della leva militare "volontario" (che poi se non bastano i volontari si passa al sorteggio) e circonderanno in Bundestag per ricordare ai parlamentari al voto che i giovani rivendicano il diritto all'obiezione di coscienza presenta all'articolo 4 della Costituzione, come ci racconta Sebastiano Canetta, corrispondente del Manifesto da Berlino. House Europe, è una petizione europee per chiedere alla Ue di istituire il diritto al riuso degli edifici, contro la speculazione edilizia e per la valorizzazione del diritto alla casa e al ripopolamento dei centri storici, ce la racconta Giacomo Ardesio, architetto, cofondatore del collettivo Fosbury Architecture.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 04-12-2025

  • PlayStop

    Il nuovo codice dell'edilizia di Salvini: un maxi condono che lascia mano libera ai privati

    Oggi in consiglio dei ministri arriva il disegno di legge delega di revisione del Testo Unico sull’Edilizia. Il provvedimento contiene norme di semplificazione, digitalizzazione, rafforzamento del silenzio assenso per il rilascio di titoli edilizi e una sanatoria facilitata per gli abusi precedenti al 1967. Provvedimenti che il Governo dovrà poi attuare con decreti delegati entro 12 mesi. Per il portavoce dei Verdi Angelo Bonelli, che ha visionato il testo, con la norma del silenzio assenso si darà vita ad un nuovo e pericoloso “condono edilizio”. L'intervista di Viviana Astazi.

    Clip - 04-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 04/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 04-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 04/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 04-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di giovedì 04/12/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 04-12-2025

Adesso in diretta