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Stasera il Governo decide sulle quarantene, cosa capita a Milano, il teatrino di Salvini e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di mercoledì 29 dicembre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Aumentano i contagi, ma resta stabile il numero delle vittime: l’80 per cento delle persone portate in ospedale in gravi condizioni sono No vax. Questa sera si riunisce il Consiglio dei ministri per decidere sulla nuova durata delle quarantene. L’Oms lancia l’allarme: “Con lo tsunami Omicron gli ospedali sono a rischio collasso e la pressione sul personale sanitario già stremato sarà enorme”. In Italia nel 2021 resta stabile il numero di omicidi, tranne nel caso la vittima sia una donna: quest’anno le vittime di femminicidio sono 116. E sono in forte aumento anche le minacce ai giornalisti, più del 21 per cento rispetto al 2020, nella maggioranza dei casi avvengono sui social network. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Va avanti la discussione su quarantene e super green pass

Nel giorno in cui in Italia – secondo i dati ufficiali – si sfiorano i 100mila nuovi contagi da Covid, il governo decide su possibili nuovi provvedimenti legati al coronavirus. Stasera la riunione del Consiglio dei ministri. Nel pomeriggio il Comitato tecnico-scientifico ha suggerito di eliminare la quarantena per chi entra a contatto con una persona positiva ma ha fatto tre dosi di vaccino e lavora in quelli che sono considerati “servizi essenziali”, di ridurla da 7 a 5 giorni. Se la situazione è la stessa, ma non si lavora in questo tipo di servizi, abbassarli da 10 a 7 giorni (più un test negativo) per chi è stato contagiato. Secondo indiscrezioni il governo sarebbe orientato ad andare oltre, eliminando la quarantena per chi ha un contatto con una persona positiva, è asintomatico e ha fatto tre dosi o due dosi da meno di quattro mesi. Non sarebbe necessario quindi lavorare nei “servizi essenziali” per vedersi eliminare l’isolamento. Chi ha fatto due dosi da più di 4 mesi lo vedrebbe diminuire da 7 a 5 giorni, secondo le intenzioni del governo, ma si tratta ancora di ipotesi, non di decisioni. Abbiamo intervistato Massimo Andreoni, direttore scientifico della società italiana di malattie infettive

L’altra questione del giorno riguarda il super green pass. Oggi le regioni hanno chiesto di renderlo obbligatorio su tutti i luoghi di lavoro, eliminando quindi la possibilità di lavorare senza vaccino, ma con un tampone. Nel pomeriggio è uscita un’indiscrezione secondo cui il governo avrebbe esaminato stasera questa possibilità, poi un’altra indiscrezione secondo cui invece si sarebbe deciso di non farne niente, almeno per ora, infine una terza indiscrezione su una possibile estensione del super pass ad attività come le fiere, ma non a tutti i luoghi di lavoro. Sull’ipotesi del super green pass sui luoghi di lavoro abbiamo intervistato Ivana Veronese, segretaria confederale della Uil

Dal punto di vista sanitario, oggi quasi 100mila contagi registrati in Italia con 136 morti. Oggi nel nostro paese sono state individuate 98mila infezioni, il dato più alto di sempre, ma il numero di decessi è decisamente più basso rispetto ai picchi peggiori della pandemia. Continuano ad aumentare i pazienti ricoverati: oggi 40 in più in terapia intensiva, quasi 500 in più negli altri reparti covid. Chi sono le persone che si aggravano, chi sono per esempio quelle che chiamano il 118? Lo abbiamo chiesto a Mario Balzanelli, presidente della Società italiana sistema 118

 

La Lega dice no, mentre i leghisti dicono sì

(di Michele Migone)

La discussione politica è molto forte all’interno del Governo sul super green pass. Ancora una volta, protagonista è il partito di Matteo Salvini. A che gioco gioca la Lega ? E’quello che si cerca di capire in queste ore. Perché il partito di Salvini avrebbe bloccato il super green pass per tutti i lavoratori dopo che a chiedere di introdurlo al governo erano stati alcuni dei presidenti di regione leghisti.
Secondo le ricostruzioni delle agenzie, il ministro leghista Giancarlo Giorgetti avrebbe detto che estendere l’obbligo del super pass ai luoghi di lavoro vorrebbe dire di fatto introdurre un “obbligo vaccinale” per i lavoratori. In questo caso, avrebbe detto Giorgetti, lo Stato dovrebbe assumersi la responsabilità per eventuali conseguenze da vaccino ed elencare i “fragili” esenti dall’obbligo. Una posizione quella di Giorgetti che però si scontra, appunto, con la richiesta delle Regioni, la maggioranza delle quali sono governate dal centrodestra. Loro hanno chiesto il super green pass per il lavoro. Alla fine potrebbe essere l’ennesimo teatrino di Salvini, di lotta e di governo, la Lega dice no mentre i leghisti dicono si. Oppure si potrebbe andare verso una mediazione. L’estensione del super green pass in alcuni settori. Sono stati citati i trasporti e le fiere.

Così Milano e la Lombardia si attrezzano per la quarta ondata

(di Fabio Fimiani)

Servizi pubblici al limite per la loro erogazione a Milano. Potenziamenti delle terapie intensive e degli hotel covid per le quarantene in tutta la Regione. Milano e la Lombardia si stanno attrezzando per affrontare il picco della quarta ondata della pandemia, ma i centri tamponi annunciati dalla Regione ancora non si sa quando apriranno. Non ci sono riduzioni ai servizi comunali e di pubblica utilità di Milano per la nuova ondata della pandemia, ma le criticità per assicurarli aumentano. I numeri delle persone positive al coronavirus nelle ultime ventiquattr’ore sono stati di oltre 5150 in città, e altri 8500 in provincia. Per questo sono numerose le revoche di ferie per il personale.
Il Comune ha difficoltà a garantire le unità di sostegno alle persone senza fissa dimora, che si aggiunge a quelle delle anagrafe decentrate. Problemi anche nelle centrali di gestione dei mezzi pubblici dell’azienda dei trasporti. Intanto in tutta la Lombardia le persone positive al Sars Cov2 nelle ultime ventiquattr’ore sono state poco meno di 32700. Oltre alla città metropolitana che rimane l’epicentro della quarta ondata, ci sono da segnalare le province di Monza e Brianza con 3388 nuovi positivi, Brescia 27057, Varese 2553, Bergamo 2466, Pavia 1807, Como 1341, Lodi 1052. A Milano proseguono la mancanza di tamponi antigenici e le lunghe code per quelli molecolari nelle strutture pubbliche. La Regione continua ad annunciare l’apertura di nuovi centri tampone in città per l’emergenza a Trenno e alla Fiera di Rho/Pero, ma domani aprirà parzialmente solo quello di Gallarate, vicino a Malpensa.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Foto | Il sindaco di Milano Giuseppe Sala visita la mensa dei frati dell’Opera San Francesco, servendo come volontario alla mensa dei senzatetto

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    Aree interne, non piace il riferimento del governo al declino demografico: per Legambiente nell’Oltrepo pavese c’è un’inversione di tendenza

    Nuova strategia e organismi di gestione per i fondi per le aree interne fino al 2027. Lo ha deciso il governo, con poca convinzione nella possibilità di invertire lo spopolamento e il declino economico di ampie zone d’Italia, più al sud che nel centro nord. In tutto ci vivono oltre 13 milioni di persone. In Lombardia le aree interne sono Valcamonica e Valcamonica in provincia di Brescia, Val d’Intelvi in quella di Como, e l’Oltrepo pavese. Per supportare questi territori ci saranno strutture dalla presidenza del consiglio alle regioni, passando per gli enti territoriali comprensoriali che dovranno attivarsi per coordinare il lavoro in rete. Come nella precedente strategia rimangono centrali i servizi per chi vive in questi territori, dalla sanità alla scuola, passando per le connessioni digitali e i trasporti. L’invecchiamento della popolazione, secondo il documento del governo, appare maggiore in questi territori, i migranti possono aiutare a diminuire questa prospettiva, così come ci sono segnali di ripresa del commercio in alcuni territori. Fabio Fimiani ha sentito Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepo pavese, una delle aree interne della Lombardia.

    Clip - 01-07-2025

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    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 01-07-2025

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    Poveri ma in ferie di martedì 01/07/2025

    quando le piante dei nostri balconi tirano un sospiro di sollievo, perché finalmente qualcuno che la sa lunga ci spiega come e quando bagnarle, come trattarle, reinvasarle, esporle al sole. Ospite della puntata Ambra Pagliari (pianteinveranda su Instagram). A seguire microfono aperto con tutti gli scempi da pollice nero di cui siete e siamo capaci. Con Vittoria Davalli e Alessandro Diegoli

    Poveri ma belli - 01-07-2025

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    Almendra di martedì 01/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 01-07-2025

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    Addio all’architetto Francesco Borella

    E’ morto l’architetto Francesco Borella, per tanti il papà del Parco Nord Milano. Lo ha diretto per venti anni dagli inizi degli anni ‘80, quando lo ha progettato insieme al paesaggista Adreas Kipar. Cava dopo cava, orto spontaneo dopo orto spontaneo, aziende agricole in dismissione dopo aziende agricole a fine ciclo, ha rigenerato e riconesso con percorsi ciclopedonali l’ampia area che tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo si estende a Cusano Milanino, Cormano e ai quartieri milanesi di Affori, Bruzzano, Niguarda e Bicocca. Un parco che negli anni ‘70, quando è stato voluto con le mobilitazioni popolari, sembrava impensabile che potesse avere le presenze che ha il più noto e storico Parco di Monza. Fabio Fimiani ha chiesto un ricordo dell’attuale presidente del Parco Nord di Milano, Marzio Marzorati. Radio Popolare si stringe affettuosamente con un abbraccio ai figli Joanna, Cristiana, Giacomo e Sebastiano Borella.

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    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi. Enrico Gabrielli è stato il secondo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento: polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha collaborato con artisti come Muse e PJ Harvey, e fa parte dei gruppi Calibro 35, Winstons e Mariposa (in passato anche negli Afterhours). Complessivamente compare in oltre 200 dischi. Ha anche suonato il flauto traverso nella sigla di Dodici Pollici.

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    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

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