Approfondimenti

Gli sforzi per un cessate il fuoco in Medio Oriente, l’economia europea in stagnazione e le altre notizie della giornata

Parlamento Europeo 2022 ANSA

Il racconto della giornata di martedì 30 gennaio 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il presidente statunitense ha detto ai giornalisti di aver preso una decisione sulla risposta degli Usa all’attacco di droni che ha ucciso 3 militari americani in Giordania. Biden ha dichiarato di ritenere l’Iran responsabile dell’attacco, ma ha chiarito di non volere un allargamento del conflitto. I bombardamenti su Gaza non si fermano, i morti dal 7 ottobre nella striscia sono quasi 27000 e la situazione a Khan Yunis è sempre più difficile. L’esercito israeliano ha preso d’assalto l’ospedale di Al Amal. Passata la prima reazione di sconcerto per le fotografie di Ilaria Salis, la destra si ricompatta cercando di salvaguardare l’alleanza con Orban. L’economia della zona Euro è in stagnazione. Neuralink ha impiantato con successo il primo chip cerebrale in un uomo.

Usa, Egitto e Qatar collaborano per un accordo tra Hamas e Israele

Il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha ricevuto oggi la bozza dell’accordo per un cessate il fuoco discussa domenica a Parigi dal mossad israeliano e i negoziatori Qatarioti, Egiziani e Statunitensi. Il piano prevedrebbe un accordo in tre fasi, che porterebbero al rilascio di tutti gli ostaggi e ad un cessate il fuoco di due mesi. Il gruppo palestinese ha ribadito che l’obiettivo è arrivare ad un ritiro israeliano totale dalla striscia di Gaza, mentre il premier israeliano Netanyahu, ha escluso categoricamente questa possibilità. Secondo i funzionari del Qatar e degli stati uniti, però, il dialogo prosegue e fa progressi e un’intesa potrebbe arrivare nel giro di qualche settimana.

(di Martina Stefanoni)
Da un lato c’è Hamas, che chiede un cessate il fuoco permanente e il ritiro delle truppe israeliane da Gaza. Dall’altro c’è Netanyahu, schiacciato tra le pressioni dell’ala più estrema del suo governo – che già sogna il ritorno delle colonie a Gaza e che ha già minacciato la caduta del governo se venisse accettato un accordo – e quelle dell’opposizione e delle famiglie degli ostaggi, che invece non gli perdonerebbero il rifiuto dell’unica possibilità che forse Israele ha di portare a casa gli ostaggi. Le differenze tra le due posizioni sono tante e ampie, ma la guerra – che prosegue da quasi 4 mesi – non ha portato vittorie da nessuna parte, ma solo enorme sofferenza e timori di un conflitto più ampio. L’accordo discusso domenica a Parigi, e che oggi il leader di Hamas ha detto di aver ricevuto, è forse il più concreto degli ultimi mesi. I negoziatori sono ottimisti, dal Qatar, all’Egitto, fino agli Stati Uniti, e le dichiarazioni di oggi – sia di Hamas che di Netanyahu – che sembrano riportare il dialogo ad una rigidità dei posizionamenti, potrebbe essere solo un tentativo di rafforzare i propri punti di partenza negoziali. La distanza, tuttavia, è ancora ampia. Per Hamas accettare uno scambio di prigionieri che non porti ad un cessate il fuoco sarebbe controproducente e per Netanyahu andare contro la destra messianica significherebbe la caduta del governo, che è la sua paura più grande. Il contesto, però, spinge sempre più verso un accordo. La sentenza della corte dell’Aja di venerdì scorso ha scosso e continuerà a scuotere le opinioni pubbliche interne ed esterne, mentre la pressione statunitense potrebbe crescere ulteriormente, dal momento che per Joe Biden e la sua campagna elettorale, arrivare ad un accordo ora, potrebbe essere vitale.

A Gaza intanto i bombardamenti continuano e i combattimenti sono molto intensi soprattutto a Khan Younis, nel sud della striscia. Secondo la mezzaluna rossa i carri armati israeliani sono ormai nel cortile dell’ospedale Nasser e le condizioni di vita per i civili rimasti nella città sono sempre più difficili.
Sentiamo la testimonianza di Olga Cherevko, operatrice dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari a Gaza.

 

La situazione resta tesa anche nel resto della regione. Si attende una risposta statunitense all’attacco che in giordania ha ucciso tre militari statunitensi, i primi dall’inizio del conflitto nell’area. Joe Biden oggi ha detto di aver deciso quale sarà la risposta, senza fornire ulteriori dettagli, ma ribadendo che ritiene l’Iran responsabile.

 

La superficialità del governo sul caso di Ilaria Salis

(di Anna Bredice)
Passata la prima reazione di sconcerto per le fotografie delle catene e del guinzaglio, la destra si ricompatta su una posizione rigida, cercando di salvaguardare l’alleanza con Orban e in qualche modo spostare le responsabilità sulla donna detenuta da un anno e portata in catene al processo: la sua colpa maggiore sembra quella di essere un’antifascista finita nelle galere dell’amico Orban. Lo fa la Lega ad esempio chiedendo che non insegni più in nessuna scuola e lo fanno i ministri ognuno a modo suo. Lollobrigida, che riesce a sfiorare anche il senso del ridicolo intorno alle 13, non proprio all’alba, dice di non aver visto ancora le immagini di Ilaria Salis in catene. Non sa che dire probabilmente, perché la stessa Giorgia Meloni si è chiusa nel silenzio, è apparsa poco fa in un video dove la si vede accogliere il campione Sinner parlando dell’Italia che “piace perché vince le sfide”. Ma su un trattamento oltre ogni regola di civiltà giuridica sembra voltarsi da un’altra parte. Ha mandato avanti il ministro degli Esteri Tajani, il quale dopo le prime rassicurazioni di darsi molto da fare per ottenere i domiciliari per la donna, nel pomeriggio dice che Orban non c’entra nulla con tutto questo, cancellando tutti i casi del passato in cui invece si sono rivolti ai capi di governo, a cominciare dai due marò in India. Poi c’è il presidente del Senato La Russa che insieme a qualcun altro di Fratelli d’Italia ridimensiona tutto affermando che anche in Italia non si trattano bene i detenuti. L’obiettivo è togliere il più possibile i contorni politici da questa vicenda che per il governo deve rimanere nell’ambito diplomatico e giudiziario, con gli ambasciatori che si muovono ma solo ora, dopo che secondo il padre in tutte le udienze precedenti la figlia era stata portata in udienza nello stesso modo di ieri e l’ambasciata italiana secondo il padre non poteva non sapere. Tajani si difende e dice di aver scoperto tutto solo ieri.

Le voci sulle possibili dimissioni del comandante in capo delle forze armate ucraine

L’esercito di Kiev ha detto di aver colpito oggi con successo una stazione radar dei russi in Crimea, mentre la russia ha colpito nella regione di Kiev e del Donetsk. Il presidente ucraino Zelensky ha detto che aal primo gennaio, l’esercito russo ha lanciato sulle città ucraine oltre 330 missili di diversi tipi e 600 droni, ed è tornato a chiedere un sostegno occidentale per la costruzione di uno scudo aereo più forte.
Nel paese, intanto, aumentano le voci sulle possibili dimissioni di Valerii Zaluzhnyi, Comandante in capo delle forze armate ucraine. Sentiamo il nostro collaboratore Sabato Angieri

 

Lo stallo economico in Europa

L’Economia della zona euro è in stagnazione. Il 2023 si è chiuso, secondo le stime di Eurostat, con il Pil allo zero per cento. Dunque un’economia ferma, che al momento schiva la recessione, verso cui potrebbe essere trascinata dalla Germania, già in segno negativo.

Andrea Di Stefano:

Il primo impianto di chip cerebrale in un essere umano

Un chip nel cervello attraverso cui dare comandi mentali. Lo ha realizzato l’azienda fondata da Elon Musk, Neuralink. Oggi l’annuncio che è stato effettuato il primo impianto in un uomo. La tecnologia ha l’obiettivo di mettere in comunicazione diretta il cervello con un dispositivo esterno. Il primo prodotto si chiama Telepathy: “Permetterà di controllare il telefono o il computer” attraverso le onde cerebrali, ha annunciato Musk. Ma gli orizzonti sono molto ambiziosi, spaziano nel campo della medicina. L’azienda punta ad aiutare chi soffre di problemi neurologici e lesioni traumatiche, come ad esempio pazienti paralizzati o che hanno perso l’uso delle gambe.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 18/11 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 18/11 18:32

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 18/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 18/11/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    News della notte di martedì 18/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 18-11-2025

  • PlayStop

    Soulshine di martedì 18/11/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 18-11-2025

  • PlayStop

    Fuori registro di martedì 18/11/2025

    Voci tra i banchi di scuola. A cura di Lara Pipitone, Chiara Pappalardo e Sara Mignolli

    Fuori registro - 18-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 18/11/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 18-11-2025

  • PlayStop

    Legionella a Milano, 8 persone in ospedale: non ancora identificata l'origine del focolaio

    Non è ancora stata identificata l’origine del focolaio di legionella nel quartiere San Siro a Milano. I tecnici di Ats hanno effettuato diversi campionamenti di acqua nelle abitazioni e ora si attendono gli esiti degli esami di laboratorio. Le analisi si stanno concentrando soprattutto nell’area vicina a via Rembrandt, anche se ci potrebbero essere casi anche in altre zone. I casi registrati fino ad ora sono 11, con 8 ospedalizzati e un morto nei giorni scorsi. Abbiamo sentito l’infettivologo Fabrizio Pregliasco.

    Clip - 18-11-2025

  • PlayStop

    Esteri di martedì 18/11/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 18-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di martedì 18/11 18:36

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 18-11-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 18/11/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 18-11-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 18/11/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 18-11-2025

  • PlayStop

    Volume di martedì 18/11/2025

    Un po' di nuovi ascolti ma anche i compleanni di due album storici: Achtung Baby degli U2 e Psychocandy dei Jesus And Mary Chain. L'intervista di Niccolò Vecchia al cantautore texano Micah P. Hinson e il suo nuovo album The Tomorrow Man, l'evento di Live Pop del 20 novembre a cura di Claudio Agostoni e il consueto quiz sul cinema per concludere.

    Volume - 18-11-2025

  • PlayStop

    “Un cambiamento profondo nella mia vita”: Micah P Hinson racconta il nuovo album The Tomorrow Man

    Il cantautore texano Micah P Hinson questa sera sarà dal vivo a Milano, a Santeria (e poi a Roma il 19 novembre e a Torino il 22), con le canzoni di un album ambizioso ed emozionante. È il secondo disco che realizza con Alessandro "Asso" Stefana, che ha conosciuto allo Sponz Fest di Vinicio Capossela: "Devo tantissimo ad Asso, in questi anni è stato il mio cheerleader e il mio manager: ha avuto una visione sul mio futuro musicale e mi ha aiutato a raggiungerlo". In questa intervista con Niccolò Vecchia, Micah P Hinson ci ha raccontato come e quanto questo nuovo album sia il disco di cui è più orgoglioso.

    Clip - 18-11-2025

Adesso in diretta