Approfondimenti

Lo stallo della Gkn di Campi Bisenzio, le dure parole del segretario generale dell’Onu e le altre notizie della giornata

Guterres ANSA

Il racconto della giornata di martedì 21 settembre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Dopo la sentenza di revoca dei 422 licenziamenti della Gkn, oggi i sindacati dell’azienda non si sono presentati all’incontro che la Gkn aveva convocato. Il decreto Delocalizzazioni, intanto, continua a cambiare forma e rischia di arenarsi. Il duro discorso del segretario generale dell’Onu António Guterres in apertura del dibattito della 76esima Assemblea Generale al Palazzo di Vetro. I 70 anni di Ivano Fossati, un artista che ha sempre preferito esprimersi attraverso le parole e la musica dei suoi pezzi, invece che con dichiarazioni e presenzialismi. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

I sindacati della Gkn saltano l’incontro convocato dall’azienda

I sindacati della Gkn non si sono presentati all’incontro che l’azienda aveva convocato per oggi. La società insiste nel voler chiudere la fabbrica fiorentina di Campi Bisenzio. Le organizzazioni dei lavoratori chiedono che sia il Ministero dello Sviluppo a organizzare un confronto, dopo la sentenza che ha ordinato la revoca dei 422 licenziamenti. Roberto Spera è un operaio dello stabilimento da vent’anni e fa parte della rsu della Fiom:


 

Il difficile percorso del decreto Delocalizzazioni

Il segretario della Cgil Maurizio Landini oggi ha chiesto un intervento del governo sulla Gkn, in attesa anche del cosiddetto decreto delocalizzazioni.

(di Massimo Alberti)

L’ipotesi di un decreto delocalizzazioni nasce con lo sblocco dei licenziamenti, quando diverse aziende annunciano chiusure degli stabilimenti per trasferirsi all’ estero. A scrivere la prima bozza sono il ministro del lavoro Andrea Orlando e la sotto segretaria allo sviluppo economico Alessandra Todde. Ma proprio il suo ministro Giorgetti contesta la bozza, giudicata troppo dura anche da Draghi. Bonomi, il capo di Confindustria attacca Orlando e Todde: “Vogliono punire le imprese”. E così dalla seconda bozza spariscono tutte le parti sgradite agli industriali, appoggiati da Lega, Forza Italia, Italia Viva e parte del PD. Via la lista nera delle imprese che se ne vanno nei tre anni dopo aver preso fondi pubblici, via la multa sul 2% del fatturato, passato da 150 a 250 il minimo di dipendenti per applicare la legge annacquando ancor di più una norma già timida. Resta l’obbligo di preavviso di sei mesi, spunta una mediazione: il pagamento delle imprese di ammortizzatori e ricollocazione dei licenziati. Ma non basta. Il decreto, previsto a fine agosto, in Consiglio dei Ministri non arriverà mai: il preavviso e anche la mediazione, pur pericolosa -paghi, puoi licenziare-, non piace ad industriali, Draghi, Giorgetti.
Nella terza bozza del ministero del lavoro si parla solo di 3 fasi di conciliazione tra impresa, governo, enti locali, con un aumento crescente delle penali per le imprese. Della proposta originaria non resta nulla, ma ancora dice no Giorgetti, secondo cui le norme attuali bastano come dimostra il caso GKN. E neanche a Draghi, che giovedì deve parlare a Confindustria, e affida la controversia al suo consigliere ultra liberista Francesco Giavazzi. Problemi tecnici e politici, e ad oggi l’arrivo di quel decreto non è scontato. E se arriverà, rischia di essere del tutto snaturato rispetto alle intenzioni iniziali e fortemente sbilanciato verso le imprese.

A che punto siamo con la riforma del fisco?

Il lavoro è uno dei temi principali su cui misurerà l’azione del governo nei prossimi mesi. Un’altra questione centrale è quella della riforma del fisco.

(di Anna Bredice)

Il mito dell’invarianza di gettito, inseguito da anni per le rendite catastali e mai raggiunto perchè si sa che toccare le tasse sulla casa, a cominciare dall’IMU, porta male in termini di voti, sia alle politiche che alle amministrative, soprattuto se queste sono previste tra pochi giorni. E così i partiti prendono posizione in vista di una delega fiscale che è ritenuta necessaria dall’Europa per poter consegnare i soldi del Recovery Fund. Dentro dovrebbe esserci l’abbassamento dell’aliquota del 38% per i redditi medio bassi, l’eliminazione dell’IRAP e la revisione dell’Iva. È una delle riforme promesse, improrogabile, il governo ci sta lavorando, ma è possibile che nemmeno questa settimana veda la luce, se ne potrebbe parlare dopo il voto del 3 ottobre. Se la Lega dice di no e basta, gli altri partiti della maggioranza sono disponibili anche se con un po’ di timore ad affrontare le rendite catastali.
Da anni se ne parla e non se ne è fatto niente. Per la sottosegretaria all’Economia Cecilia Guerra, nella delega, che poi avrà bisogno di decreti legislativi, ci sarà anche il catasto: l’obiettivo è riformarlo tenendo invariato il gettito, sostituendo i vani con i metri quadri, ma anche rivedendo le differenze all’interno di comuni diversi. Per Cecilia Guerra la proposta è di distribuire meglio chiamando chi ha avuto un grande incremento di valore a contribuire di più e chi ha avuto una svalutazione a pagare di meno. Da questo punto di vista deriverebbe l’invarianza di gettito, che non è però così facile ottenere e soprattutto politicamente, nessuno vuole mettere la firma su una riforma che potrebbe far pagare di più i proprietari di case, anche se sono case di valore. Può farlo LeU, ma già per il PD potrebbe provocare qualche malumore in più. Per la sottosegretaria all’economia ci sarebbe da regolare e far emergere i tantissimi immobili segnati al catasto ma mai dichiarati, case che vengono segnalate come prima casa ma non lo sono, vari tipi di irregolarità, volute o non, che se saranno sanate potrebbero portare a circa 4,5 miliardi al fisco.

Il monito del segretario generale dell’ONU: “Il mondo deve svegliarsi, siamo sull’orlo di un abisso”

(di Martina Stefanoni)

“Sono qui per dare l’allarme. Il mondo deve svegliarsi, siamo sull’orlo di un abisso”. Il segretario generale dell’Onu António Guterres, aprendo il dibattito della 76esima Assemblea Generale al Palazzo di Vetro, è molto duro. C’è il clima dentro l’allarme ma c’è anche e sopratutto la pandemia, che ha accentuato e continua ad aggravare le disuguaglianze.
I paesi ricchi sono totalmente vaccinati, oltre il 90% degli africani sta ancora aspettando la prima dose”, dice Guterres, “È un’oscenità”.
Il segretario parte da un’immagine per raccontare l’ingiustizia: vaccini inutilizzati e scaduti, nei cestini dell’occidente. La condanna verso il lato del mondo che non solo può vaccinarsi, ma può anche permettersi di sprecarli, è netta. Non è la prima volta che la fa e non è il primo rappresentate di un’istituzione a farla. L’OMS è da tempo che critica la campagna per la terza dose e lo stesso Guterres già a febbraio ne parlava. Sono stati utilizzate tutte le argomentazioni per sensibilizzare sull’argomento: dall’etica alla scienza, fino all’economia. Si è anche dimostrato che vaccinare i paesi più poveri porterà vantaggi innanzitutto a noi, ai ricchi. Ma niente. La campagna per la terza dose nel nord del mondo è partita e viene spinta incessantemente, dipinta come una necessità, mentre davanti a quella reale, il mondo chiude gli occhi.

Ivano Fossati, 70 anni tra musica e parole

(di Niccolò Vecchia)

I 70 anni di Ivano Fossati sono il compleanno di uno dei giganti della canzone italiana. E tra questi giganti, del più schivo e riservato: un artista che ha sempre preferito esprimersi attraverso le parole e la musica dei suoi pezzi, invece che con dichiarazioni e presenzialismi: ma lasciamolo spiegare a lui, che è più bravo. Un giorno infatti disse: “Sono felice che le mie canzoni siano più famose di me”.
Anche per questo vale la pena di ringraziarlo e di celebrarlo in questo anniversario rotondo, che è il secondo suo anniversario in questo 2021, dato che l’esordio nella musica risale a 50 anni fa. [CONTINUA A LEGGERE SUL SITO]

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    News della notte - 01-07-2025

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    Aree interne, non piace il riferimento del governo al declino demografico: per Legambiente nell’Oltrepo pavese c’è un’inversione di tendenza

    Nuova strategia e organismi di gestione per i fondi per le aree interne fino al 2027. Lo ha deciso il governo, con poca convinzione nella possibilità di invertire lo spopolamento e il declino economico di ampie zone d’Italia, più al sud che nel centro nord. In tutto ci vivono oltre 13 milioni di persone. In Lombardia le aree interne sono Valcamonica e Valcamonica in provincia di Brescia, Val d’Intelvi in quella di Como, e l’Oltrepo pavese. Per supportare questi territori ci saranno strutture dalla presidenza del consiglio alle regioni, passando per gli enti territoriali comprensoriali che dovranno attivarsi per coordinare il lavoro in rete. Come nella precedente strategia rimangono centrali i servizi per chi vive in questi territori, dalla sanità alla scuola, passando per le connessioni digitali e i trasporti. L’invecchiamento della popolazione, secondo il documento del governo, appare maggiore in questi territori, i migranti possono aiutare a diminuire questa prospettiva, così come ci sono segnali di ripresa del commercio in alcuni territori. Fabio Fimiani ha sentito Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepo pavese, una delle aree interne della Lombardia.

    Clip - 01-07-2025

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    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 01-07-2025

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    Poveri ma in ferie di martedì 01/07/2025

    quando le piante dei nostri balconi tirano un sospiro di sollievo, perché finalmente qualcuno che la sa lunga ci spiega come e quando bagnarle, come trattarle, reinvasarle, esporle al sole. Ospite della puntata Ambra Pagliari (pianteinveranda su Instagram). A seguire microfono aperto con tutti gli scempi da pollice nero di cui siete e siamo capaci. Con Vittoria Davalli e Alessandro Diegoli

    Poveri ma belli - 01-07-2025

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    Almendra di martedì 01/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

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    Addio all’architetto Francesco Borella

    E’ morto l’architetto Francesco Borella, per tanti il papà del Parco Nord Milano. Lo ha diretto per venti anni dagli inizi degli anni ‘80, quando lo ha progettato insieme al paesaggista Adreas Kipar. Cava dopo cava, orto spontaneo dopo orto spontaneo, aziende agricole in dismissione dopo aziende agricole a fine ciclo, ha rigenerato e riconesso con percorsi ciclopedonali l’ampia area che tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo si estende a Cusano Milanino, Cormano e ai quartieri milanesi di Affori, Bruzzano, Niguarda e Bicocca. Un parco che negli anni ‘70, quando è stato voluto con le mobilitazioni popolari, sembrava impensabile che potesse avere le presenze che ha il più noto e storico Parco di Monza. Fabio Fimiani ha chiesto un ricordo dell’attuale presidente del Parco Nord di Milano, Marzio Marzorati. Radio Popolare si stringe affettuosamente con un abbraccio ai figli Joanna, Cristiana, Giacomo e Sebastiano Borella.

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    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi. Enrico Gabrielli è stato il secondo ospite che ha raccontato quali sono i suoi vinili di riferimento: polistrumentista, compositore e arrangiatore, ha collaborato con artisti come Muse e PJ Harvey, e fa parte dei gruppi Calibro 35, Winstons e Mariposa (in passato anche negli Afterhours). Complessivamente compare in oltre 200 dischi. Ha anche suonato il flauto traverso nella sigla di Dodici Pollici.

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    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

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