Approfondimenti

La presa definitiva di Mariupol, l’incontro tra Putin e i rappresentanti delle aziende petrolifere russe e le altre notizie della giornata

evacuazione dei soldati Ucraini dall'aciaieria di Mariupol

Il racconto della giornata di martedì 17 maggio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. All’83esimo giorno di guerra in Ucraina non arrivano segnali di un cessate il fuoco. L’unica novità è l’ormai definitiva presa della città di Mariupol da parte dei russi. Oggi Putin ha incontrato i rappresentanti delle aziende petrolifere russe e ha definito le sanzioni europee un “suicidio energetico” . La ministra spagnola per le Pari Opportunità Irene Montero ha annunciato il primo via libera del Consiglio dei ministri al nuovo progetto di legge sui diritti sessuali e riproduttivi delle donne. Secondo l’Istat tra 2020 e 2021 il 26% delle persone LGBT che si sono unite civilmente denunciava di aver subìto svantaggi sul lavoro legati al proprio orientamento sessuale. Dopo l’edizione del 2021, spostata a luglio per la pandemia e con misure di sicurezza pesantissime, da stasera il Festival di Cannes torna nella sua collocazione classica. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

L’evacuazione dei soldati ucraini dall’acciaieria di Mariupol

All’83esimo giorno di guerra in Ucraina non arrivano segnali di un cessate il fuoco. Anzi, qualsiasi trattativa è attualmente sospesa. Oggi lo hanno confermato sia le autorità di Kiev che quelle di Mosca.
Con i negoziati fermi, sono proseguiti i combattimenti nel Donbass e i ombardamenti nel resto dell’Ucraina. L’unico elemento nuovo, nello scenario di guerra, è l’ormai definitiva presa della città di Mariupol da parte dei russi. A 24 ore dalla resa dell’Azovstal, l’incognita è ora il destino dei soldati evacuati dall’acciaieria. Ieri ne sono stati fatti uscire 264, altri verranno evacuati nelle prossime ore. Non si sa ancora a quali condizioni sia stata trattata la resa. Conclusa la presa di Mariupol, ora le truppe russe concentrano le proprie operazioni nel Donbass, e non solo. Nelle ultime ore i bombardamenti russi hanno centrato obiettivi anche nell’ovest dell’Ucraina. Almeno 8 persone sono morte in un raid condotto sul villaggio di Desna, nella regione di Cernihiv. Nell’area di Leopoli è stata colpita una base militare a pochi chilometri dal confine polacco, da dove arrivano i rifornimenti di armi occidentali.
Nel Donbass, invece, i due eserciti si fronteggiano nella regione di Lugansk. Alle porte di Severodonetsk, uno dei principali obiettivi russi, le forze ucraine hanno respinto un attacco, costringendo i nemici a ritirarsi. Colpi di artiglieria hanno però colpito l’ospedale cittadino, uccidendo dieci persone. Più a nord, invece, a Kharkiv, le forze ucraine stanno conducendo una controffensiva. L’esercito ha lanciato bombe anche in territorio russo, colpendo un villaggio nella regione di Kursk.
Dopo la presa definitiva di Mariupol, adesso che tipo di guerra possiamo aspettarci?
Francesco Strazzari, docente di relazioni internazionali alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Putin: le sanzioni europee sono un suicidio energetico

Oggi Putin ha incontrato i rappresentanti delle aziende petrolifere russe e ha parlato di “suicidio energetico” dell’Europa, a proposito delle sanzioni decise dopo l’invasione e delle loro conseguenze. In Italia nel pomeriggio l’Eni ha annunciato di aver avviato le procedure per aprire due conti presso Gazprom Bank, uno in euro e uno in rubli. La decisione è legata alle condizioni sul pagamento del gas russo imposte da Putin. Tra le mosse con cui ha risposto alle sanzioni c’è appunto l’obbligo di usare i rubli annunciato già a marzo. Nel comunicato diffuso dall’Eni si dice che i versamenti continueranno a essere fatti in euro, che quei soldi poi saranno convertiti in rubli e che la procedura avviata dall’azienda non viola le sanzioni europee. La società sostiene anche che la scelta annunciata oggi sia stata condivisa con le istituzioni italiane. L’analisi del nostro collaboratore Andrea Di Stefano.

 

Spagna, via libera al progetto di legge sui diritti sessuali e riproduttivi delle donne

(di Eleonora Panseri)

“È finito il tempo di andare a lavoro imbottite di pillole e dover nascondere che nei giorni del ciclo patiamo un dolore che ci impedisce di lavorare. Siamo il primo Paese d’Europa a regolamentare permessi speciali temporanei per mestruazioni dolorose pagati interamente dallo Stato”. Con queste parole la ministra spagnola per le Pari Opportunità Irene Montero ha annunciato il primo via libera del Consiglio dei ministri al nuovo progetto di legge sui diritti sessuali e riproduttivi delle donne.
Il testo, il cui nome esteso è “Legge Organica per la Tutela dei Diritti Sessuali e Riproduttivi e la Garanzia dell’Interruzione Volontaria della Gravidanza”, prevede norme che spaziano dall’estensione del diritto all’aborto, alla contraccezione gratuita, passando per l’educazione sessuale obbligatoria nelle scuole e il congedo mestruale pagato. Tra le principali novità introdotte dalla legge, c’è infatti la possibilità di interrompere una gravidanza senza il consenso dei genitori per le ragazze dai 16 anni in su e l’eliminazione dei tre giorni di riflessione ai quali le donne che volevano abortire erano precedentemente obbligate. In più, nei Centros de salud, ovvero le ASL locali, la pillola del giorno dopo verrà distribuita gratuitamente. La nuova legge prevede inoltre che il costo della pillola anticoncezionale sia coperto dall’assicurazione sanitaria, mentre il ministero ha promesso un maggior impegno nella promozione della contraccezione maschile. La Spagna sarà anche il primo Paese in Europa a introdurre il congedo mestruale pagato integralmente dallo Stato. Le donne potranno assentarsi dal lavoro con un certificato del medico. Inizialmente, erano previsti tre giorni ma nel testo approvato oggi non si trova più il riferimento a una durata massima del permesso. A tutto questo si aggiunge l’obbligatorietà dell’educazione sessuale in tutte le tappe dell’istruzione, così come la formazione su questi temi di professori e lavoratori pubblici.

La giornata mondiale contro l’omo-bi-transfobia

“Bisogna educare a una cultura della non discriminazione”. Lo ha scritto il presidente della repubblica Sergio Mattarella in un messaggio diffuso oggi, giornata internazionale contro l’omo-bi-transfobia. Secondo l’Istat tra 2020 e 2021 il 26% delle persone LGBT che si sono unite civilmente denunciava di aver subìto svantaggi sul lavoro legati al proprio orientamento sessuale. Nel complesso a che punto siamo in Italia su questo tema, a livello sociale e culturale? Lo abbiamo chiesto al giornalista Simone Alliva, autore del libro “Caccia all’omo. Viaggio nel paese dell’omofobia”.

 

Questa sera comincia il Festival di Cannes

(di Barbara Sorrentini)

Dopo l’edizione del 2021, spostata a luglio per la pandemia e con misure di sicurezza pesantissime, da stasera il Festival di Cannes torna nella sua collocazione classica, con un programma che ospita i registi più apprezzati dai cinefili e con un numero altissimo di cineaste. Inevitabile l’attenzione per l’Ucraina, presente con i suoi film in diverse sezioni, anche con l’arrivo dei registi Sergei Loznitsa e Maksim Nakonechnyi. Inoltre è atteso a Cannes il regista russo Kirill Serebrennikov con il film in concorso “La moglie di Ciajkovskij”. Il regista è diventato un simbolo per gli artisti del suo paese, essendosi opposto apertamente a Putin è stato costretto a non uscire dalla Russia, per la censura subita sui suoi film precedenti. Nel 2022 Cannes tornerà a essere frequentata dalle star e tra quelle che calcheranno il tappeto rosso ci saranno: Tom Cruise, che terrà anche una masterclass, Lea Seydoux, Louis Garrel, Tilda Swinton, Forest Witaker, Viggo Mortensen, Anne Hathaway.
E poi ci sarà molta Italia, a partire dal film in concorso “Nostalgia” di Mario Martone; il film a episodi “Esterno Notte”, diretto da Marco Bellocchio sul rapimento di Aldo Moro.
Valeria Bruni Tedeschi, regista di “Les Amandiers” e Jasmine Trinca, nella giuria ufficiale e come regista del suo primo lungometraggio “Marcel”.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Sono circa 44mila i nuovi casi di Covid diagnosticati nelle ultime 24 ore in Italia, 148 le vittime. Il tasso di positività è al 13%, calano ricoverati e pazienti in intensiva. Dal punto di vista degli indicatori pandemici la situazione è sostanzialmente stazionaria, mentre la pressione sugli ospedali è in calo.
Quanto alle vaccinazioni, oggi il ministero della Salute hanno inviato alle Regioni un documento in cui si chiede di implementare e rafforzare la campagna vaccinale. Le quarte dosi stentano infatti a decollare: nella platea composta da immunocompressi e anziani solo il 10% ha risposto alla chiamata. Un italiano su tre non ha fatto ancora la terza dose.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 23/10 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 23-10-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 23/10 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 23-10-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 23/10/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 23-10-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 23/10/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 23-10-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 23/10/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 23-10-2025

  • PlayStop

    Cult di giovedì 23/10/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 23-10-2025

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 23/10/2025

    La legislatura in corso non è solo quella in cui si registra la longevità del governo Meloni e della sua presidenza del Consiglio. E’ anche la prima legislatura successiva alla modifica costituzionale che ha ridotto il numero di parlamentari. I deputati sono stati tagliati a 400 (rispetto ai 630) e i senatori a 200 (rispetto ai 315). E' servita a qualcosa la riduzione dei parlamentari? Le motivazioni della legge del 2019 (votata a stragrande maggioranza) parlavano di miglioramento dei lavori parlamentari e di risparmio nei costi del Parlamento (500 milioni su 4 miliardi di euro complessivi). Se n’è vista traccia? La campagna contro la “casta” che incentivò il taglio dei parlamentari ha inizio dodici anni prima della legge costituzionale. Prima con il libro di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella “La Casta” (pubblicato nel maggio 2007), scritto dai due giornalisti del Corriere. Sulla copertina c’era scritto: così i “politici italiani sono diventati degli intoccabili”. E poi con il raduno di Grillo a Bologna, il V-day dell’8 settembre 2007, con 50 mila persone in piazza Maggiore. La reazione alla Casta fu poi l’anti-politica. Di questo Pubblica ha parlato con un giurista e costituzionalista, Francesco Pallante, dell’università di Torino; e con la storica Valentine Lomellini, dell’università di Padova.

    Pubblica - 23-10-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di giovedì 23/10/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 23-10-2025

  • PlayStop

    LORENZA GENTILE - LA VOLTA GIUSTA

    LORENZA GENTILE - LA VOLTA GIUSTA - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 23-10-2025

  • PlayStop

    MANOVRA 2025. TRA PROPAGANDA, LITI E REALTA'

    La Manovra 2025 è in arrivo in Parlamento. Una manovra "leggera" i cui effetti vanno guardati nelle pieghe. La maggioranza si fa allo stesso tempo governo e opposizione, e si divide: alcune misure, sbandierate, quindi forse salteranno. A conti fatti, cosa si prospetta su voci essenziali come lavoro, pensioni, sanità, tasse? Ospiti: Maurizio Landini, segr. gen. Cgil; Andrea Capocci, giornalista scientifico de Il Manifesto; Massimo Alberti, redazione di RP. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 23-10-2025

  • PlayStop

    Landini: “Manovra inadeguata: soldi alle armi anziché a salari, scuola, sanità. Rischio di deriva autoritaria”

    Il 25 ottobre la Cgil ha organizzato una manifestazione a Roma contro le politiche economiche del governo, il riarmo, per investimenti pubblici su scuola, salari, sanità. L’intervista del segretario Cgil Maurizio Landini a Radio Popolare. “La manovra è inadeguata: con le tasse più alte di lavoratori e pensionati si è ridotto il deficit per investire in armi anziché in spesa sociale. I profitti delle imprese sono ai massimi: servono aumenti contrattuali. In piazza per praticare la democrazia contro il rischio di deriva autoritaria”. Ascolta l'intervista a cura di Massimo Alberti.

    Clip - 23-10-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 23/10/2025

    Gaza divisa in due dalla linea gialla e la fretta di costruire qualcosa (mentre il Parlamento israeliano vota "l'annessione" della Cisgiordania, il commento di Maria Luisa Fantappiè responsabile del programma "Mediterraneo, Medioriente e Africa" dello IAI. È stata consigliere speciale per il Medio Oriente e Nord Africa al Centro per il Dialogo Umanitario di Ginevra e all’International Crisis Group (ICG) di Bruxelles. La vita nei territori occupati raccontata dai fotografi palestinesi sostenuti da un progetto dell'agenzia Prospekt Photographers raccontato dal suo direttore Samuele Pellecchia. Silvia Bartellini, vice presidente cooperativa Abitare, racconta lo shock degli abitanti dei caseggiati del quartiere dopo l'assassinio in strada di Luciana Ronchi da parte del marito: come contrastare? Alessandro Bianchi, direttore del consorzio forestale del Ticino, ci racconta perché è costoso e complesso tutelare i boschi e lancia un appello.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 23-10-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 23/10/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 23-10-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 23/10/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 23-10-2025

Adesso in diretta