Approfondimenti

Le proteste dell’opposizione dopo il decreto anti-rave, l’aumento delle bollette del gas e le altre notizie della giornata

Sgombero Rave ANSA

Il racconto della giornata di martedì 1° novembre 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Dopo aver letto il testo definitivo del decreto che il governo Meloni punta a introdurre per limitare i rave party, le opposizioni stanno protestando vivacemente, parlando di provvedimento che “incide sulla libertà dei cittadini”. Il presidente turco Erdogan ha sentito al telefono Vladimir Putin, con cui ha parlato della sospensione dell’accordo che ha permesso la ripresa di esportazioni di cereali dall’Ucraina. Continuano le ricerche della guardia costiera greca delle decine di dispersi del naufragio avvenuto stamattina nel Mar Egeo, mentre al largo delle coste siciliane tre navi umanitarie sono in attesa di un porto in cui attraccare. Sono stati identificati alcuni degli ultras responsabili dello svuotamento forzato della curva Nord di San Siro durante la partita di sabato scorso Inter-Sampdoria: non ci sono denunce specifiche, ma i responsabili degli allontanamento forzati potrebbero essere sottoposti a DASPO.

Le proteste delle opposizioni per la norma contro i rave

Un provvedimento venduto come ad hoc, per limitare i rave party, ma che come è stato scritto potrebbe invece andare a colpire altre manifestazioni di protesta, come manifestazioni sindacali o studentesche. In pratica, una limitazione delle libertà dei cittadini. Dopo aver letto il testo definitivo del decreto le opposizioni stanno protestando vivacemente. Enrico Letta ha detto che il provvedimento “incide sulla libertà dei cittadini”. Netto anche il giudizio del segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, che parla di norme rischiose:

Dal governo è arrivata la replica di Matteo Salvini: “Indietro non si torna”, ha commentato il leader leghista. Anche dalle associazioni studentesche stanno arrivando critiche pesanti: una norma liberticida, dicono Unione degli universitari e Rete degli studenti.

La Turchia media per la ripresa delle esportazioni di cereali dall’Ucraina

In Ucraina il sindaco di Kiev ha annunciato che elettricità e acqua corrente sono tornate in tutta la capitale, dopo che buona parte era rimasta senza a causa degli attacchi russi alle infrastrutture energetiche. Da Mosca oggi il vicepresidente del consiglio di sicurezza nazionale Dmitri Medvedev ha rilanciato la minaccia nucleare, legandola alla volontà delle forze di Zelensky di riprendere il controllo dei territori occupati. Sempre oggi il portavoce di Putin ha sostenuto che il Regno Unito abbia coordinato il sabotaggio al gasdotto Nord Stream delle scorse settimane, accusa respinta delle autorità britanniche, mentre il presidente turco Erdogan ha sentito al telefono Vladimir Putin, con cui ha parlato della sospensione dell’accordo che ha permesso la ripresa di esportazioni di cereali dall’Ucraina. La decisione è stata annunciata dalla Russia dopo l’attacco di tre giorni fa alle navi russe in Crimea. Oggi Putin avrebbe chiesto “garanzie di sicurezza” per rientrare nel patto. Nelle prossime ore Erdogan dovrebbe parlare anche con Zelensky. Vittorio Emanuele Parsi insegna relazioni internazionali all’Università Cattolica di Milano:


 

Le bollette del gas aumenteranno del 5%

Alla guerra in Ucraina è legato l’aumento dei prezzi del gas. Dopodomani l’autorità italiana per l’energia comunicherà le tariffe per il mese appena finito, ottobre, e secondo la società di consulenza Nomisma è in arrivo un aumento intorno al 5%, molto inferiore a quello del 70% previsto poche settimane fa. Sentiamo il nostro collaboratore ed editorialista Andrea Di Stefano:


 

Identificati alcuni degli ultras coinvolti nello svuotamento forzato della Curva Nord di San Siro

Sono stati identificati alcuni degli ultras responsabili dello svuotamento forzato della curva Nord di San Siro durante la partita di sabato scorso Inter-Sampdoria. Gli ultras hanno abbandonato lo stadio, e costretto a farlo anche i tifosi che sedevano in curva, dopo aver saputo dell’omicidio di Vincenzo Boiocchi, storico capo della curva interista. Al momento non ci sono denunce specifiche, ma i responsabili degli allontanamento forzati potrebbero essere sottoposti a DASPO. A Pippo Russo, sociologo dello sport, abbiamo chiesto un commento su quanto accaduto:


 

Decine di persone disperse nell’Egeo, hotspot di Lampedusa al collasso

Continuano le ricerche della guardia costiera greca delle decine di dispersi del naufragio avvenuto stamattina nel Mar Egeo. Dieci persone sono state salvate, ma si stima che almeno una sessantina siano ancora in mare. La barca a vela su cui viaggiavano, partita da Smirne in Turchia, si è ribaltata per le pessime condizioni del mare. Nella stessa zona solo ieri un’altra imbarcazione si era rovesciata, aveva a bordo una decina di persone, solo 4 si sono salvate.
In Italia l’hotspot di Lampedusa è ormai al collasso, con oltre un migliaio di persone stipate, a fronte di una capienza di 350. E al largo delle coste siciliane, in acque internazionali, sono in attesa dell’assegnazione di un porto sicuro, al momento negato dalla capitaneria di porto, tre navi umanitarie: in tutto sono 985 i migranti salvati, tra loro 223 minori.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 02/12 12:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 02-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 02/12 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 02-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 02/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 02-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 02/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 02-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Liberi di rallentare: i Leatherette raccontano il nuovo album Ritmo Lento

    È da poco uscito Ritmo Lento, il terzo disco della band bolognese Leatherette. L'album arriva a seguito di una “pausa” che la formazione si è presa dopo un lungo e intenso tour europeo. “Avevamo bisogno di rallentare un attimo per raccogliere le idee e capire chi siamo, è stato un periodo meditativo, ma ora siamo di nuovo carichi”. Il disco ha due anime: una più diretta e punk guidata dalle chitarre, arricchita dalle voci in coro e dal sax, l’altra più calma e riflessiva dove ogni elemento è ridotto all’osso. Dal titolo del disco all’influenza dei Guided By Voices, dagli arrangiamenti dei nuovi pezzi agli incontri con Keanu Reeves e Gianni Morandi: ascolta l’intervista e il MiniLive dei Leatherette.

    Clip - 02-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 02/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 02-12-2025

  • PlayStop

    Volume di martedì 02/12/2025

    Brian Eno e l'arrivo del singolo di beneficienza per la Palestina che punta a scalare le classifiche entro Natale. Il ritorno dei My Bloody Valentine dal vivo, con volumi come sempre impressionanti. Il disco della settimana di Keaton Henson e il mini live dei Leatherette, band bolognese che ci presenta il nuovo album Ritmo Lento. Il quiz sul cinema e i dieci anni dell'album Mainstream di Calcutta.

    Volume - 02-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 02/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 02-12-2025

  • PlayStop

    Una mostra dedicata alla memoria di Roberto Franceschi

    Venerdì 5 dicembre, alle 16.30, alla Casa della Memoria di Milano, ci sarà una visita guidata dedicata alle abbonate e agli abbonati di Radio Popolare alla mostra “Ombra di tutti”, un’opera ispirata al “Maglio”, il monumento dedicato a Roberto Franceschi, il giovane ucciso dalla polizia il 23 gennaio 1973. Con noi ci saranno l’artista Patrizio Raso e Cristina Franceschi, sorella di Roberto, che ha promosso il progetto con la Fondazione Roberto Franceschi onlus. Dopo la visita guidata si terrà un incontro con le associazioni dei familiari delle vittime delle stragi di piazza Fontana e della stazione di Bologna. Ogni abbonato/a può essere accompagnato/a da una persona non abbonata. Per prenotarsi: prenotazioni@radiopopolare.it. Testo e intervista all’artista di Tiziana Ricci.

    Clip - 02-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 02/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 02-12-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 02/12/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Arianna Scommegna protagonista di vari appuntamenti in teatro in Dicembre; Lucia FRanchi, condirettrice di Kilowatt, sul progetto di Residenze Digitali 25; al Piccolo Teatro Studio Alessandro Bandini con "Per sempre", da un epistolario di Giovanni Testori; la rubrica ExtraCult a cura di Chawki Senouci...

    Cult - 02-12-2025

  • PlayStop

    Di Cesare: “Sul fascismo c’è una mancanza di vigilanza culturale ed etica”

    Una casa editrice di estrema destra si iscrive alla Fiera nazionale della Piccola e Media Editoria “Più libri, Più liberi”, organizzata dall’Associazione editori italiani. Alcuni intellettuali si chiedono se sia opportuno ospitare pensieri razzisti o apologie del nazismo e come spiega la filosofa e scrittrice Donatella Di Cesare, esperta internazionale di "negazionismo" (l'ultimo suo libro per Einaudi si intitola “Tecnofascismo”): “Non discutiamo la libertà di pensiero e di pubblicazione per una casa editrice, ma l’idea della Fiera intitolata Più libri, Più Liberi a cui chiediamo se è giusto offrire questa vetrina ulteriore, così emblematica e significativa, dove verranno esposti autori e tematiche che in altri paesi europei come la Germania non sono tollerate”. “In Italia c’è una soglia molto bassa di attenzione, forse perché i temi storici non vengono approfonditi e siamo ancora nella vulgata del rigurgito del passato che ritorna o di temi folcloristici da non prendere seriamente e secondo me è un elemento critico e una mancanza di vigilanza culturale ed etica”. Ascolta l'intervista di Claudio Jampaglia e Cinzia Poli.

    Clip - 02-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 02/12/2025

    C’è un tesoro in Italia, ambito da sempre, ed è il tesoro delle Assicurazioni Generali. Chi comanda a Trieste, comanda su un pezzo importante del paese. Per 70 anni il tesoro delle Generali è stato controllato da Mediobanca, che una volta era il salotto del capitalismo familiare italiano e oggi è una solida banca milanese. Nell’ultimo anno, grosso modo, due capitalisti nostrani, non si sa se anche coraggiosi, Francesco Gaetano Caltagirone, insieme a Francesco Milleri, hanno portato a termine il colpo del secolo: con un’operazione di scambio di azioni – e con il concorso esterno del MPS, fino a qualche mese fa banca di stato - hanno cacciato i vecchi azionisti dagli uffici di piazzetta Cuccia a Milano (Mediobanca) e al loro posto ci hanno messo se stessi più alcuni amici. In questo modo l’immobiliarista e editore Caltagirone, insiene al socio un po’ litigioso degli eredi Luxottica, hanno preso il controllo di Mediobanca. E lo hanno fatto con l’aiuto del MPS, banca pubblica privatizzanda. Preso il controllo di Mediobanca, i “nostri” Caltagirone&Soci hanno cominciato a vedere terra, la costa triestina, la casa mitteleuropea di Generali. Ora, su tutta questa operazione – sommariamente sintetizzata – qualcosa non ha funzionato. La Procura di Milano sta indagando per il mancato rispetto di alcune importanti formalità da codice penale: il “concerto” non previsto, il rispetto del “mercato” e delle autorità di controllo. Aspettiamo fiduciosi che la giustizia faccia il suo corso, mentre la politica rivendica i suoi meriti, giusti o sbagliati che siano. Pubblica oggi ha ospitato il giornalista e saggista Vittorio Malagutti (Domani) e il senatore del Pd Antonio Misiani.

    Pubblica - 02-12-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 02/12/2025

    A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 02-12-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 02/12/2025

    Donald Trump e la svolta conservatrice della democrazia USA. A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello.

    A come America - 02-12-2025

  • PlayStop

    ANNA ZAFESOVA - RUSSIA, L'IMPERO CHE NON SA MORIRE

    ANNA ZAFESOVA - RUSSIA, L'IMPERO CHE NON SA MORIRE - presentato da Michele Migone

    Note dell’autore - 02-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di martedì 02/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 02-12-2025

Adesso in diretta