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Nessun cessate il fuoco in vista, la riforma costituzionale in dirittura d’arrivo e le altre notizie della giornata

Tramonto su Gaza ANSA

Il racconto della giornata di lunedì 30 ottobre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. “Le richieste di cessate il fuoco sono una richiesta di resa alle barbarie e al terrorismo di Hamas. Non succederà”, così poco fa Benjamin Netanyahu, dopo un’altra giornata di guerra e di distruzione a Gaza. Venerdì la riforma costituzionale verrà approvata in Consiglio dei Ministri: Meloni punta all’elezione diretta del premier e a poteri meno forti per il presidente della Repubblica. La moglie e la suocera del deputato Abubakar Sohumaoro sono state arrestate su decisione del gip di Latina e poste ai domiciliari per la gestione di cooperative che si occupavano della gestione di migranti e di minori non accompagnati nella provincia di Latina. La Fifa ha deciso per la sospensione di tre anni per l’ex presidente della federazione calcistica spagnola per il bacio non consensuale dato alla calciatrice Jenni Hermoso.

Netanyahu esclude la possibilità di un cessate il fuoco

“Le richieste di cessate il fuoco sono una richiesta di resa alle barbarie e al terrorismo di Hamas. Non succederà”, così poco fa Benjamin Netanyahu, dopo un’altra giornata di guerra e di distruzione a Gaza. Il primo ministro israeliano ha anche detto che farà tutto il possibile per portare a casa tutti gli ostaggi in mano ad Hamas. Poche ore prima i miliziani palestinesi avevano pubblicato un video con tre ostaggi. Ma partiamo innanzitutto dal campo, da quello che sta succedendo in questo momento nella Striscia. In studio Emanuele Valenti:


 

Meloni prova a nascondere la debolezza della manovra con la riforma costituzionale

(di Anna Bredice)

Un vertice dopo l’altro e, forse, il secondo, quello sul premierato, la riforma costituzionale di Meloni, serve soprattutto a nascondere le mancanze del primo, quello sulla manovra di bilancio che disattende quasi tutte le promesse elettorali di governo.
Venerdì la riforma costituzionale verrà approvata in Consiglio dei ministri: elezione diretta del premier e poteri meno forti del presidente della Repubblica. Se verrà compiuta sarà un cambiamento enorme perché la Repubblica parlamentare sposterà i pesi sui governi che si alterneranno a Palazzo Chigi.
Ma, in questo momento, serve soprattutto a distrarre l’attenzione dai conti che non tornano della manovra e sui malumori di Lega e Forza Italia. La riforma serve oggi a riempire di titoli i giornali, con il presunto decisionismo di Giorgia Meloni, mettendo in secondo piano la debolezza della legge di bilancio
Meloni ha ottenuto la promessa del bavaglio alla maggioranza quando la manovra dovrà essere approvata, prima al Senato e poi alla Camera. Nessun emendamento, ma chissà se andrà davvero così perché di tutte le bandierine puntate da Forza Italia, il partito fondato da Berlusconi ottiene il minimo indispensabile: evitare l’onta di mettere la firma all’aumento delle tasse sulla casa.
La cedolare secca aumenta al 26% dalla seconda casa alla quarta, per un affitto di 30 giorni. Sull’Iva sui pannolini, sulla diminuzione del canone Rai, per Forza Italia non c’è nulla. Salvini si accontenta per ora di quota 103, anziché 104.
Al Senato il capogruppo di Forza Italia è Licia Ronzulli, che forse ha ancora qualche conto in sospeso con Meloni per il mancato incarico di governo e non è detto che sia così ben disposta da concedere tutto alla presidente del consiglio.

Ai domiciliari la moglie e la suocera del deputato Sohumaoro

Sono state arrestate la moglie e la suocera del deputato Abubakar Sohumaoro. Entrambe le donne sono state messe agli arresti domiciliari. La decisione è del Gip di Latina e riguarda la gestione di cooperative che si occupavano della gestione di migranti e di minori non accompagnati nella provincia di Latina.

(di Alessandro Principe)

I migranti ospiti della cooperativa Karibu erano in condizioni offensive dei diritti e della dignità degli uomini e delle donne. Le parole dell’ordinanza del gip sono pesantissime. Si tratta di un secondo filone di inchiesta, dopo quello che aveva accusato Liliane Murekatete e Marie Mukamatsindo, rispettivamente moglie e suocera del deputato di un enorme giro di false fatture, messo in piedi con associazioni fantasma, per oltre due milioni di euro. Anche questa volta, Soumahoro non è coinvolto direttamente. Eletto nelle liste di Verdi e Sinistra, a seguito di quello scandalo ha lasciato il gruppo, ora è nel Misto. “Continuo a confidare nella giustizia”, ha detto oggi.
Le accuse in questa seconda indagine sono ancora più pesanti, perché sono un elenco di quei mali contro cui Soumahoro da sindacalista a politico si è sempre battuto. Per i migranti assegnati alle tre cooperative sotto indagine gli alloggi erano sovraffollati e fatiscenti, le condizioni igieniche carenti, il cibo avariato, il riscaldamento assente. I soldi percepiti dagli enti pubblici per l’accoglienza – sostiene l’accusa – venivano portati all’estero o usati per alberghi, ristoranti di lusso, vestiti, gioielli. Indagati anche due cognati di Soumahoro, in quella che il gip definisce “una struttura delinquenziale organizzata a livello familiare che negli anni (almeno dal 2017 in poi) non ha fatto nient’altro rispetto all’attività criminale oggetto delle imputazioni”.

Rubiales squalificato per tre anni dalla Fifa

Il caso Rubiales. La Fifa ha deciso per la sospensione di tre anni per l’ex presidente della federazione calcistica spagnola per il bacio non consensuale dato alla calciatrice Jenni Hermoso. Il servizio del nostro collaboratore da Madrid Giulio Maria Piantadosi:


 

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    Società Civile per il No. È nato il comitato, promosso da vari esponenti della società civile, da sindacati, associazioni e realtà democratiche, che sostiene le ragioni del No al referendum costituzionale sulla riforma della Giustizia del Guardasigilli Carlo Nordio. Presieduto da Giovanni Bachelet, il comitato ha nel direttivo nomi importanti come il segretario della Cgil Maurizio Landini, la presidente di Libertà e Giustizia Daniela Padoan e l’ex ministra Rosy Bindi. I principali punti del comitato vertono sul fatto che una magistratura autonoma, indipendente, che non guarda in faccia a nessuno sia una cosa che conviene ai cittadini. Il prossimo 10 gennaio a Roma si terrà la prima assemblea generale, per la partenza della campagna referendaria, che vedrà la nascita di comitati territoriali in tutta Italia per lanciare una campagna informativa sulle ragioni del No. “Riteniamo che sia una battaglia per evitare che venga minato un principio fondamentale della nostra democrazia”, ha detto Rosy Bindi, che fa parte del direttivo del comitato, nella nostra trasmissione Radio Sveglia. L'intervista di Alessandro Braga.

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