Approfondimenti

La prima votazione per l’elezione del presidente della Repubblica, la NATO rafforza i confini orientali e le altre notizie della giornata

100 anni di Camera dei Deputati

Il racconto della giornata di lunedì 24 gennaio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La prima giornata di votazioni è stata segnata dalla pandemia e dalle restrizioni anti-covid. A causa delle rigide misure le operazioni sono durate diverse ore e solo in serata si saprà il risultato del voto. Nel giorno in cui l’Italia supera i 10 milioni di contagi dall’inizio della pandemia potrebbe essere stato superato il picco della quarta ondata. La tensione al confine tra Russia e Ucraina è sempre più alta, la NATO ha annunciato uno spostamento di forze sul fronte orientale, Stati Uniti e Gran Bretagna, invece, hanno iniziato a ridurre il loro personale diplomatico a Kiev. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

La prima giornata di votazioni per il Colle

(di Anna Bredice)
A guardare il Transatlantico nel primo voto per il Colle ai tempi del Covid si direbbe che è un po’ strano soprattutto per tutte le porte spalancate sul cortile e il freddo pungente che entra dentro costringendo a tenere i cappotti allacciati e la mascherina ben fissa sul volto, anche perché nonostante gli ingressi contingentati di 50 grandi elettori ogni volta, il grande salone antistante l’aula è strapieno di parlamentari, deputati, senatori, delegati regionali. I senatori a vita sono gli unici che se ne sono andati. Gli altri restano, e così il colpo d’occhio è quasi quello di sempre. Il pienone delle grandi occasioni. Dopodiché l’obbligo della mascherina rende tutto surreale, i nomi dei candidati già sono sussurrati, il risultato è che fanno fatica anche a parlarsi e a capirsi tra loro. Ma è qui che si viene a sapere tutto e quindi i divani, malgrado gli adesivi con i divieti di sedersi, sono occupati dai politici, mani che si stringono, processione verso la buvette per il caffé con la fila per esibire il green pass, lunghe file a volte che servono ai cosiddetti peones a capire che sta succedendo. Gli incontri si susseguono da stamattina presto, il più attivo di tutti è Salvini che è stato visto passare come una scheggia in Transatlantico e poi eclissarsi nelle sue stanze. Matteo Salvini ha visto tutti in poche ore, Meloni, Letta, Conte, compreso Mario Draghi, e la notizia è subito rimbalzata qui in Parlamento, ma dal governo nessuna conferma e nemmeno smentiscono l’intenzione di vedere anche tutti gli altri. Ma a parte i leader, a fare le trattative servono anche i capannelli, quello dei Cinque stelle, con Di Maio sempre sorridente e seguito da una scia dì suoi colleghi. Fuori dal portone i parlamentari entrano a gruppi, oggi si va veloci perché nessuno scrive nulla, scheda bianca. Se si gira l’angolo si può incontrare anche un’ambulanza, trasporta i positivi al Covid che devono votare, senza mai scendere dal veicolo. Voleva votare anche la no vax Cunial, non ha potuto farlo e ora minaccia, “farò invalidare il voto per il presidente della Repubblica”.

Il trasferimento di Draghi da Palazzo Chigi al Quirinale sembra sempre più probabile

(di Luigi Ambrosio)
Quando la prima chiama era arrivata alla lettera M, attorno alle 17.30, gli emissari del Pd prendevano da parte i giornalisti e sussurravano:
“butta male, Salvini ha detto no a Draghi”. Ma da dove arriva la notizia? “Dirigenti della Lega”.
Nelle due ore precedenti, altre fonti del Pd spiegavano che invece si era a un passo, che Salvini avrebbe accettato di mandare Draghi al Quirinale e fare il nuovo governo. Pure quella era una novità visto che in mattinata i leghisti insistevano: “Salvini vuole il Viminale” come diceva a Radio Popolare il deputato Bellachioma

Quel che è certo è che le trattative continuano. Domani Salvini e Letta si incontreranno di nuovo. E anche Draghi è molto attivo, ha deciso di giocare in prima persona. Poco fa ha telefonato a Letta.
Il pessimismo fatto arrivare dal Pd all’orecchio della stampa a metà pomeriggio era un modo per evitare di dare tutto ormai per scontato. Sarebbe molto pericoloso per Draghi.
L’altra candidatura che rimane in piedi è quella di Casini. Oggi si è presentato alla buvette, lo hanno salutato con un “buongiorno Presidente” lui ha risposto: “amen”.
Ma Draghi e Casini non sono la stessa cosa. Casini è spinto dai centristi e da tutti coloro che vogliono una legge elettorale proporzionale. Draghi da chi punta sul bipolarismo. Una incertezza aggravata dal fatto che il maggior gruppo, quello del Movimento 5 Stelle, da tempo è balcanizzato, e rischia di spaccarsi.

L’Italia potrebbe aver superato il picco della quarta ondata

(di Massimo Alberti)
Nel giorno in cui l’Italia supera i 10 milioni di contagi dall’inizio della pandemia, potrebbe essere stato superato il picco della quarta ondata. Oggi il numero dei guariti è più alto del numero dei nuovi casi, inizia quindi a scendere il numero degli attualmente positivi. Il numero dei morti invece continua a salire, seguendo l’aumento dei casi delle scorse settimane. Nelle ultime 24 ore i morti sono stati 352.
Stabili le terapie intensive, crescono ancora i posti letto nei reparti ordinari, 235 in più.

77696 i nuovi casi, oltre 102mila i guariti. Gli attualmente positivi dunque sono 25mila in meno. Vedremo se nei prossimi giorni questo andamento verrà confermato: vorrebbe dire che davvero il picco della quarta ondata è stato superato. Ci arriviamo dopo che scorsa settimana c’è stato un piccolo rimbalzo di casi. Abbastanza normale in una situazione di cosiddetto plateau. Si è visto l’effetto della riapertura delle scuole con la controtendenza dei casi e l’aumento dell’incidenza nelle fasce in età scolare. Questo dato si riflette anche sulle ospedalizzazioni: secondo la società italiana di pediatria, i ricoveri sotto 11 anni son passati a 400 dai 113 della settimana prima. In questo contesto è interessante segnalare invece il forte calo dei positivi sintomatici. Effetto di omicron, ma anche del picco toccato nel periodo festivo per l’alto numero di tamponi. A livello ospedaliero il problema principale restano gli ultra 50enni senza vaccino. Il rallentamento dei casi in ogni caso si riflette anche sui reparti. Stabile sia nelle terapie intensive sia nei reparti ordinari, dove però 9 regioni mostrano segni di crescita. E’ invece ancora in un andamento di crescita il numero dei morti: 2128 nell’ultima settimana, +15% sulla settimana precedente. Un numero che anche questa settimana, come abbiamo visto oggi, sembra destinato a crescere ancora.

Intanto l’Italia ha il problema green pass: domani l’UE cambierà le regole per i viaggi: non conteranno più le mappe di rischio, ma lo status del viaggiatore. Il pass vale 9 mesi, ma quello italiano da febbraio ne varrà 6. Il coordinatore del CTS Locatelli ha confermato l’ipotesi che, per rimediare, sarà tolta la scadenza al pass di chi ha la dose booster.

Crisi Ucraina, la NATO invierà nuove forze sul fronte orientale

(di Emanuele Valenti)
La settimana non è iniziata nel migliore dei modi.
La NATO ha annunciato lo spostamento di forze sul fronte orientale, quindi verso la Russia. Il segretario generale, Stoltenberg, ha detto che è la risposta alla tensione crescente e alla necessità di proteggere gli stati membri. Le nuove forze – aeree, navali e terrestri – dovrebbero andare nei paesi baltici, in Romania e in Bulgaria.
Possibile anche la partecipazione degli Stati Uniti.

Il Cremlino ha risposto che tutto questo dimostra ancora una volta come la crisi ucraina sia alimentata dall’Occidente e non dalla Russia. In tutta questa vicenda, ricordiamolo sempre, si combattono anche due narrazioni.
In ogni caso Mosca non sta a guardare. In queste ore continua a mandare forze in Bielorussia – sulla carta per le esercitazioni militari del mese prossimo – e a preparare altre esercitazioni nel Baltico e nel Mediterraneo.

Se aggiungiamo che Stati Uniti e Gran Bretagna hanno iniziato a ridurre il loro personale diplomatico a Kiev e che nel fine-settimana Londra aveva accusato la Russia di voler organizzare una specie di golpe in Ucraina arriviamo a un quadro piuttosto complesso.
Anche i mercati sono preoccupati. Il rublo ha toccato oggi il minimo da oltre un anno.
La guerra non è ancora all’orizzonte, ma con le variabili crescono anche le possibilità di un errore di calcolo, da una o dall’altra parte.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 24/10 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 24-10-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 24/10 18:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 24-10-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 24/10/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-10-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 24/10/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-10-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 25/10/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 24-10-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 24/10/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 24-10-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 24/10/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 24-10-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di venerdì 24/10/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 24-10-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 24/10/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 24-10-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 24/10/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 24-10-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 24/10/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 24-10-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 24/10/2025

    1) “L’obiettivo è distruggere lo spirito della società palestinese”. La Ong israeliana B’tselem descrive il sistema carcerario israeliano mentre i prigionieri rilasciati mostrano i segni delle torture. (Shai Parnes - B’tselem) 2) Stati Uniti, Trump all’ultimo blocca l’invio degli agenti federali a San Francisco, ma nella città californiana regna incertezza. L’intervista di Esteri. (Eric Leenson - amici di La Peña) 3) Una settimana di proteste razziste a Dublino. Nella capitale irlandese, centinaia di persone hanno manifestato ogni sera contro un’ hotel che ospita richiedenti asilo. (Elena Siniscalco) 4) Domani si vota in Costa D’avorio. L’83enne Alassane Ouattara si prepara ad ottenere il suo quarto mandato. (Giovanni Carbone - Ispi) 5) Mondialità. Le banane del mediterraneo. Il cambiamento climatico modifica la geografia dall’agricoltura. (Alfredo Somoza) 6) Al premio Tenco, la memoria del poeta palestinese Refaat Alraeer, ucciso nella striscia di Gaza. (Nabil Bey Salameh - Radiodervish)

    Esteri - 24-10-2025

  • PlayStop

    Detto tra noi di venerdì 24/10/2025

    Conversazioni con la direttrice. Microfono aperto con Lorenza Ghidini.

    Detto tra noi - 24-10-2025

  • PlayStop

    Toro in fuga da giorni da un macello in Brianza. Migliaia di firme per non abbatterlo

    Oltre 6.500 firme in due giorni per salvare il bovino scappato da un macello di Correzzana, in provincia di Monza e Brianza, martedì scorso. L’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali, di Merate ne ha raccolte oltre 2.000 solo oggi e con il sostegno dei Santuari animali liberi chiede di prendere in carico l’animale, forse una manzetta secondo alcuni. L’Agenzia per la tutela della salute (Ats) della Brianza e i Carabinieri stanno valutando l'utilizzo dei droni per provare a individuarlo. Ora l’animale si trova nella zona di Merate, dove si nasconde tra i boschi della Valle della Nava e i campi, e da dove non dovrebbe spostarsi secondo Silvana Benedetti, Responsabile Enpa Lecco-Merate, che aggiunge: “L’istinto di libertà e sopravvivenza dell’animale è altissimo”. Ascolta l’intervista a cura di Martino Fiumi.

    Clip - 24-10-2025

  • PlayStop

    Cercare la bellezza "oltre la paura", come nel nuovo disco di Simona Norato

    “Mi sono presa i miei tempi anche perchè sono sempre più esigente”, racconta la cantautrice siciliana Simona Norato ai microfoni di Radio Popolare. Il suo nuovo album, “Enigmistica”, arriva dopo anni intensi, in cui ha fatto il pieno di influenze suonando con numerosi artisti tra cui Cesare Basile, Iosonouncane e Diodato. Il disco è un viaggio tra cantautorato elettronico e avanguardia, in cui la polistrumentista si è per la prima volta occupata anche degli aspetti produttivi. E spiega: “Ho deciso di essere estrema nelle scelte del disco, perchè tutte le cose di cui si ha paura alla fine si rivelano le più belle”. Ascolta il MiniLive di Simona Norato e l'intervista a cura di Dario Grande su radiopopolare.it

    Clip - 24-10-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 24/10/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 24-10-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di venerdì 24/10/2025 - ore 16:29

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 24-10-2025

Adesso in diretta