Approfondimenti

Lo stop al superbonus, il caso Delmastro, gli sforzi per la pace in Ucraina e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di giovedì 16 febbraio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Sul caso dei documenti riservati rivelati in Parlamento interviene la magistratura, lo stop del governo al superbonus edilizio scontenta tutti, le Nazioni Unite ritrovano l’iniziativa sulla guerra in Ucraina, non ci sono più speranze di trovare persone vive sotto le macerie del terremoto in Turchia e Siria, l’atteggiamento dell’Italia nei confronti dei migranti preoccupa l’ONU.

Delmastro indagato per rivelazione di segreto d’ufficio

(di Mattia Guastafierro)

Nelle sue informative in Aula Carlo Nordio ha sempre assolto gli uomini di Meloni, Donzelli e Delmastro, affermando che le relazioni su Cospito da loro usate per attaccare il Pd non erano coperte da segreto di Stato. “Erano a limitata divulgazione,” ha detto di nuovo ieri il ministro della Giustizia: una dicitura che nella spiegazione del Guardasigilli non caratterizzerebbe i documenti come classificati.

Eppure, l’ipotesi di reato per cui indaga la procura di Roma è quella di rivelazione di segreto d’ufficio. Una fattispecie completamente diversa da quella di cui ha sempre parlato Nordio. Sta in questa sostanziale differenza il cuore dell’esposto presentato da Angelo Bonelli che ha spinto la magistratura a indagare.

Oltre ad aver avvertito la procura, nei giorni immediatamente successivi all’attacco di FdI in parlamento, il co-portavoce di Europa Verde ha fatto richiesta al ministero della Giustizia, tramite un accesso agli atti, di avere una copia delle relazioni sui colloqui in carcere tra Cospito e alcuni esponenti della criminalità organizzata. La stessa documentazione del DAP in cui è contenuto il passaggio pronunciato in Aula da Donzelli. Il 7 febbraio Via Arenula ha negato gli atti a Bonelli ai sensi di due norme che disciplinano proprio il segreto d’ufficio. “Ma allora perché Donzelli e Delmastro hanno ottenuto quei documenti”, si chiede il deputato. “E perché il ministero confonde segreto di Stato e segreto d’ufficio?” Domande a cui risponderanno i magistrati che domani interrogheranno Delmastro, ufficialmente iscritto nel registro degli indagati.

Quel pasticciaccio brutto del superbonus edilizio

(di Massimo Alberti)

Il superbonus edilizio rischia di concludersi in un clamoroso pasticcio. Il governo poco fa in consiglio dei ministri ha approvato il decreto sulla cessione dei crediti. Secondo la bozza che sta circolando, si cancella il meccanismo dello sconto in fattura e della cessione del credito, decretandone la fine di fatto: sarebbero i proprietari a dover anticipare i soldi, per avere poi la detrazione in dichiarazione dei redditi. Il decreto bloccherebbe anche l’acquisto dei crediti arretrati da parte degli enti locali, in nome della tutela del debito pubblico. Così migliaia di cantieri rischiano però di fermarsi, e migliaia di imprese senza liquidità, molte nate grazie alla bolla generata dal bonus, di andare verso il fallimento.

Furibonde le associazioni dei costruttori, ma anche i partiti, in modo trasversale. Contrarie le opposizioni, in particolare i 5stelle, i padri del provvedimento, dubbi anche da Forza Italia.

Per il solo superbonus edilizio, secondo le associazioni di settore, ci sarebbe un buco tra i 5 e i 15 miliardi di crediti fiscali bloccati. Ovvero: l’impresa Rossi fa i lavori per l’utente Bianchi per 100mila euro, che non li paga grazie allo sconto in fattura. L’impresa rossi acquisisce un credito fiscale, che può decidere di vendere a un soggetto finanziario. Che a sua volta può rivenderlo, fino a 5 passaggi. Qui si crea il primo problema generato da un meccanismo, più volte modificato, anche da limiti giustamente introdotti per frenare truffe e speculazioni. Perché da un lato le banche hanno smesso di acquistare crediti perché ne erano sature, la domanda si è abbassata, e l’impresa Rossi non ha più liquidità per finire i lavori dell’utente Bianchi. 30mila cantieri a rischio blocco, 25mila imprese a rischio, secondo le associazioni, con la metà che rischia di fallire. E i proprietari temono di dover ripagare i costi di lavori incompleti. Gli enti locali hanno individuato una possibile soluzione acquistando dalle banche i crediti, salvando così le imprese. Il governo però intende bloccare questo meccanismo, da una parte per tutelare enti finanziariamente a rischio, ma soprattutto per una linea di politica economica che impone di non creare nuovo debito pubblico, anche per i moniti dell’unione Europea. Solo che così tra lavori incompleti, e quindi mancato aumento di classe energetica, il requisito per accedere all’incentivo, l’agenzia potrebbe chiedere indietro i soldi già erogati per l’inizio dei lavori. Aprendo così a cause delle imprese, o dagli utenti verso le imprese. Così se il superbonus ha sostenuto l’economia nel post covid, arrivano al pettine i nodi della sua impostazione e della successiva gestione, in un pasticcio di cui non si intravede una via d’uscita. La fine dello sconto in fattura e della cessione del credito, ne decreta la fine di fatto.

L’ONU lavora a una bozza di risoluzione per la pace in Ucraina

L’Assemblea Generale dell’Onu voterà la prossima settimana una risoluzione per la pace, sottolineando “la necessità di raggiungere il prima possibile una pace globale, giusta e duratura in linea con la Carta delle Nazioni Unite”. Nella bozza diffusa ai paesi membri si chiede nuovamente alla Russia di “ritirare immediatamente” le sue truppe”. Il presidente Ucraino, da parte sua, ha ribadito oggi durante un’intervista con la bbc che non sarà disposto a cedere nessun territorio ucraino per un accordo di pace con la Russia. 

Questa notte intanto la Russia ha condotto il 15esimo attacco su vasca scala contro l’Ucraina del nord e dell’ovest, colpendo infrastrutture importanti soprattutto nella regione di Leopoli. 

In contemporanea, prosegue la battaglia nell’est per la conquista del Donbass. 

Qui abbiamo raggiunto il nostro collaboratore Sabato Angieri che si trova a Kramatorsk. 

Sulla situazione in Ucraina – ma non solo – è incentrato anche il viaggio in Europa del ministro degli esteri cinese Wang Yi, che è stato in Francia, oggi in Italia e domani parteciperà alla conferenza di monaco sulla sicurezza. Durante il colloquio con il presidente francese Macron, Wang Yi ha ribadito di voler contribuire “al raggiungimento della pace” in Ucraina.

Sentiamo il nostro collaboratore Gabriele Battaglia 

Sempre più difficile trovare superstiti del terremoto in Turchia e Siria

Sono sempre più rari in Turchia e in Siria i salvataggi di persone sopravvissute al terremoto rimaste bloccate sotto le macerie. Oggi una ragazza di 17 anni è stata soccorsa dopo 248 ore, ma man mano che passa il tempo è sempre più difficile. Poco fa, in Turchia, è stato trovato morto l’italiano Angelo Zen, che si trovava in Turchia per lavoro al momento del sisma.

Ad Aleppo le ricerche si sono fermate, mentre continuano più a nord, nelle aree più colpite e secondo il coordinatore umanitario regionale delle Nazioni Unite per la crisi siriana il numero delle vittime rischia di aumentare ulteriormente. I morti sia in Siria che in Turchia  hanno già superato quota 45mila, ma i numeri in Siria sono fortemente sottostimati.  

Oggi le Nazioni Unite hanno lanciato un appello umanitario per 1 miliardo di dollari di aiuti per la popolazione della Turchia. Lo ha annunciato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, spiegando che il finanziamento coprirà un periodo di tre mesi e consentirà alle organizzazioni umanitarie di aumentare rapidamente il loro sostegno alla popolazione. 

Due giorni fa, l’Onu aveva lanciato un appello simile da 397 milioni di dollari per la Siria. 

Il decreto “anti-ong” di Piantedosi preoccupa l’UNHCHR

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani esprime preoccupazione per il decreto anti ong voluto dal ministro Piantedosi e approvato ieri alla Camera. “La proposta potrebbe ostacolare la fornitura di assistenza salvavita nel Mediterraneo centrale, con conseguenti più morti in mare”, ha detto l’alto commissario per i diritti umani Volker Türk.

Fanno intanto rotta verso nord le due navi umanitarie protagoniste di alcuni salvataggi nei giorni scorsi al largo della Libia. La Geo Barents arriverà domani, dopo 4 giorni di navigazione, ad Ancona, mentre la Ocean Viking potrebbe impiegare ancora tutto il weekend a raggiungere il porto assegnato, Ravenna.

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    Gli omosessuali? Sono in peccato mortale e la chiesa non deve benedire le coppie gay. Sono parole del cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller, prefetto emerito per la congregazione della dottrina della fede. Il porporato è uno dei punti di riferimento dell’ala più conservatrice in Vaticano, che osteggiò papa Francesco. Müller ha detto anche che aver fatto passare le associazioni cattoliche dalla Porta Santa di San Pietro in occasione del Giubileo è “solo propaganda”. A chi si rivolge il cardinale? Vuole provare a influenzare Papa Leone? Ne abbiamo parlato con il giornalista vaticanista e scrittore Marco Politi, autore di "La rivoluzione incompiuta, la Chiesa dopo Francesco". L'intervista di Alessandro Principe.

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    A Milano arriva il Godai Fest: Rodrigo D'Erasmo, tra gli ideatori, ce l'ha raccontato

    Sabato 20 e domenica 21 settembre al Paolo Pini di Milano si terrà la prima edizione del Godai Fest, il festival multidisciplinare che unisce la musica alle arti performative e visive nato da un’idea del musicista Rodrigo D’Erasmo, del produttore Daniele Tortora e dell’artista visivo Cristiano Carotti per abbattere i recinti di genere e di partecipazione, connettere le arti, sperimentare nuovi linguaggi, ampliare le visioni. L’arte, in tutte le sue declinazioni, sarà protagonista di un viaggio attraverso i 4 elementi della cultura umana (Fuoco, Terra, Acqua, Aria) ai quali si aggiunge, secondo la filosofia orientale, il principio del Vuoto. Ad ogni elemento corrisponde un curatore: Rodrigo D'Erasmo in questa intervista di Elisa Graci e Dario Grande a Volume ci ha presentato il concetto e il programma di questo festival.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Il primo Pride della Valtellina Chiavenna. L'emozione, ha fatto salir la fame! Per merenda: pane burro e acciughe con bollicina,. Poi via si torna a Milano, al Piccolo Salone del Libro Politico al Conchetta. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    In Etiopia inaugurata la diga della discordia

    Il 9 settembre, dopo 14 anni di lavori, l’Etiopia ha inaugurato ufficialmente la Gerd, la Grand Ethiopian Renaissance Dam, il più grande progetto idroelettrico d'Africa, e tra i 20 più grandi al mondo. Da anni la diga è anche causa di tensione con i paesi a valle del Nilo: Sudan e soprattutto Egitto, che temono di vedere ridotte le proprie risorse idriche, anche in considerazione dei sempre più frequenti periodi di siccità. “Questa diga sarà certamente uno degli epicentri di tensione di questa regione nel prossimo futuro” spiega Luca Puddu, docente di storia dell’Africa all'Università di Palermo, al microfono di Sara Milanese. Ascolta l’intervista andata in onda in A come Africa.

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    Oggi a Volume abbiamo iniziato parlando del Festival Suoni Delle Dolomiti giunto alla sua 30a edizione, ma anche del Godai Fest, evento che si terrà nel weekend al Parco Ex Paolo Pini di Milano e che ci racconta Rodrigo D'Erasmo in qualità di direttore artistico. A seguire segnaliamo il concerto-evento pro Palestina organizzato da Brian Eno che si terrà questa sera a Londra, e concludiamo con il quiz dedicato al cinema, oggi incentrato sul film Il Diavolo Veste Prada del 2006.

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