Approfondimenti

Salvini e Berlusconi vogliono le elezioni anticipate, la nuova fase dell’offensiva russa nel Donbass e le altre notizie della giornata

Berlusconi - Sardegna

Il racconto della giornata di domenica 17 luglio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Mercoledì il presidente del consiglio dimissionario Mario Draghi andrà in parlamento per le sue comunicazioni. Difficile ormai però che la crisi rientri. Oggi sono stati Salvini e Berlusconi a mettere di fatto la parola fine alla legislatura. E il Movimento 5 Stelle sempre più nel caos da ieri sera convoca e sospende l’assemblea dei parlamentari per decidere cosa fare. Il Ministero della Difesa russo ha ordinato alle truppe impegnate in Ucraina di incrementare le azioni offensive. Oggi sono stati cancellati centinaia di voli negli aeroporti italiani. La settimana che comincia domani sarà la più calda dell’anno. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

La risoluzione della crisi di governo sembra ormai impossibile

(di Alessandro Braga)

Mercoledì sarà la giornata decisiva e il presidente del consiglio dimissionario Mario Draghi dirà cosa intende fare, ma la soluzione della crisi sembra sempre più difficile, se non impossibile. L’assemblea del Movimento 5 Stelle, iniziata, interrotta, riconvocata prima per le 18 e ora per le 20 dimostra grande tensione, ma ormai anche le decisioni che prenderanno i grillini sembrano superate dai fatti. Sono stati Salvini e Berlusconi a mettere la parola fine alla possibilità di una ricomposizione. I due si sono incontrati oggi in Sardegna e al termine dell’incontro sono usciti con una nota congiunta che lascia poco spazio a interpretazioni: “è da escludere la possibilità di governare ulteriormente con i 5 Stelle per la loro incompetenza e la loro inaffidabilità”, dicono. Aggiungendo anche che “le dichiarazioni di Giuseppe Conte, contraddistinte da ultimatum e minacce, confermano la rottura di quel patto di fiducia che è stato alla base della maggioranza che ha sostenuto fin qui Draghi. I leader di FI e Lega infine, si sono detti “pronti a sottoporsi anche a brevissima scadenza al giudizio dei cittadini”. Se non è un de profundis per l’esecutivo, poco ci manca. Dicevamo dell’assemblea dei 5 Stelle, ancora in corso, ma indiscrezioni dicono che la maggioranza dei parlamentari sia favorevole alla linea di Conte, con poche eccezioni pronte a uscire dal movimento e votare una eventuale fiducia al presidente del consiglio. A questo punto Draghi, nonostante le pressioni che sta ricevendo per restare al suo posto, ultima in ordine di tempo l’appello di oltre mille sindaci, mercoledì difficilmente cambierà idea e dovrebbe salire al Quirinale per ufficializzare definitivamente le sue dimissioni. A quel punto Mattarella non potrà fare altro che sciogliere le camere e indire elezioni anticipate, a ottobre. Elezioni a cui il centrosinistra arriverebbe impreparato, con il naufragio del cosiddetto campo largo, e il centrodestra invece col vento in poppa, come confermato anche da numerosi sondaggi.

L’attacco russo nel Donbass si sta intensificando

Le parole del ministro della difesa russo Shoigu che ieri ha ordinato di incrementare le operazioni vengono confermate da quello che si vede sul terreno. Raid vengono compiuti in diverse zone del paese, principalmente diretti contro strutture militari, sospetti depositi di armi ma anche su edifici civili.

Ma i bombardamenti sono martellanti, continui, nella regione di Donetsk – quello che resta a Mosca da conquistare del Donbass.
Lì Mosca ha ammassato truppe, sono coinvolte decine di migliaia di soldati, carri armati, blindati e aviazione.

Dopo la caduta di Severodonetsk, una delle città più grandi della regione, l’assedio si concentra anche sui piccoli centri.
Come Siversk, uno dei più colpiti perché proprio nel cuore della linea del fronte. A Siversk è stato poche ore fa il nostro collaboratore Andrea Sceresini. Questo il suo racconto.


Il quadro della situazione in Ucraina, in questo momento: abbiamo chiesto un’analisi a Francesco Strazzari, docente di relazioni internazionali alla scuola superiore sant’Anna di Pisa


Centinaia di voli cancellati in tutta Italia

Le quattro ore di sciopero, cominciato alle 14, hanno lasciato a terra quasi un volo su quattro.
Lo sciopero ha coinvolto i dipendenti delle compagnie low cost – come Ryanair, la sua sussidiaria Malta Air, EasyJet e Volotea. – ma non solo. Nella stessa fascia oraria si sono fermati anche i controllori di volo dell’Enav. Lo sciopero – legato a rivendicazioni su condizioni di lavoro e stipendi – è stato proclamato dai sindacati confederali per il settore low cost e allargato a tutte le compagnie dai sindacati di base.

Antonio Amoroso, della Segreteria nazionale Cub



La prossima sarà la settimana più calda dell’anno

La settimana che comincia domani sarà la più calda dell’anno. Questo dicono le previsioni e se già questo weekend ha registrato temperature molto alte, da domani la colonnina di mercurio andrà ancora più su, soprattutto al Nord.
Lo zero termico si alzerà fino a 4.800 metri. Già oggi – ad esempio – sul Monte Rosa, a 4.550 metri c’erano quasi 5 gradi. A 3.200 metri, sul Gran Paradiso la massima è stata di 11 gradi e mezzo.

L’ondata di calore sta interessando molti paesi europei: Portogallo, Francia, Spagna, ma anche l’Inghilterra.

In questa situazione, gli incendi stanno creando vere e proprie emergenze: in particolare in Francia e in Spagna.

Da noi, l’attenzione è massima: ma gli addetti ai lavori sono preoccupati per quella che denunciano essere una carenza di mezzi e di personale in grado di fronteggiare situazioni di emergenza.

Mauro Giulianella è il responsabile del settore Vigili del fuoco della Cgil.


L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    1) Jose Antonio Kast è il nuovo presidente del Cile. Sulla promessa di sicurezza, il paese elegge un nostalgico della dittatura di Pinochet. (Alfredo Somoza) 2) Australia, la strage antisemita di Bondi Beach riapre la discussione sulle armi. (Alice Franchi) 3) Decine di migliaia di persone in piazza in Brasile contro l’indulto all’ex presidente Bolsonaro. In prima linea ancora gli artisti che lottarono contro la dittatura militare. (Luigi Spera) 4) Hong Kong, l’editore pro democrazia Jimmy Lai condannato per sedizione e collusione rischia l’ergastolo. È la pietra tombale sulla speranza di essere una democrazia dell’ex colonia britannica. (Ilaria Maria Sala - Lettera22) 5) Stati Uniti. Sanità, costo della vita e crisi abitativa possono aspettare, la priorità di Trump è costruire il suo personale arco di trionfo. (Roberto Festa) 6) La crisi senza fine del Louvre. Dopo il furto del secolo, i lavoratori del museo più famoso del mondo vanno in sciopero. “Siamo l’ultimo baluardo prima del collasso”. (Francesco Giorgini) 7) Serie Tv. L’affaire Warner Bros e l’accentramento dell’industria dei media e dell’intrattenimento. (Alice Cucchetti)

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    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    "Sempre più vicini" è il disco della svolta dei Casino Royale: Alioscia racconta l'album

    È uscita venerdì 5 dicembre 2025 la ristampa celebrativa di "Sempre più vicini", che venne pubblicato 30 anni fa, nel 1995: un disco fondamentale per la carriera dei Casino Royale e un album che ha influenzato in modo importante la musica alternativa italiana di quegli anni, grazie a un suono frutto dell'incontro della band milanese con il produttore inglese Ben Young. Alioscia Bisceglia, voce e leader dei Casino Royale, è passato dai nostri studi per raccontare questa ristampa e soprattutto quel disco, che diede un'impronta decisiva alla storia della band. L'intervista è a cura di Niccolò Vecchia.

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