Approfondimenti

La delusione per l’accordo di Glasgow, la stretta dell’Europa contro il COVID e le altre notizie della giornata

Cop26 ANSA

Il racconto della giornata di domenica 14 novembre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. All’indomani dell’accordo di Glasgow c’è chi celebra i risultati ottenuti, come Boris Johnson, e chi ne parla di un clamoroso insuccesso. Berlusconi spera nel Quirinale e sta promuovendo una vera e propria campagna di moral suasion tra i parlamentari non ostili. 108 rischiano il processo per la mattanza nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: tutta la catena di comando e buona parte degli agenti coinvolti nei pestaggi. È allerta arancione in Sardegna a causa del maltempo che si sta abbattendo in queste ore su tutta la Regione. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia e in Europa.

La politica si divide sui risultati della Cop26 di Glasgow

Boris Johnson celebra i risultati storici della Cop26 di Glasgow, un accordo siglato da 190 paese che rappresenta un colpo mortale per il carbone.

Ma se Boris Johnson rappresenta proprio quella parte di mondo e di politica che ha sempre guardato con grande scetticismo all’urgenza che l’agenda politica prevedesse l’eliminazione delle risorse fossili, per chi ne ha fatto la propria missione la Cop26 non è un successo. Il mondo ambientalista si divide tra i giudizi completamente negativi dei Friday’s For Future, di Greta Thunberg, fino a Europa Verde che parlano di ipocrisia e vittoria per la lobby dei fossili, a chi come Legambiente, Wwf, Action Aid nonostante la delusione prova a sottolineare qualche elemento positivo. Marirosa Iannelli del Italian Climate Network di ritorno da Glasgow:


 

La campagna di moral suasion di Berlusconi per il Quirinale

La corsa al Quirinale. Berlusconi attivo più che mai candida Draghi al governo “fino al 2023 e anche oltre”, e sta promuovendo una vera e propria campagna di moral suasion tra i parlamentari. In prima persona.

(di Claudio Jampaglia)

Li sta chiamando uno a uno, senatori e parlamentari non ostili, per capire se quel venticello sussurrante il suo nome si possa trasformare in un’onda per il Quirinale, pur impossibile assurdo o ironico appaia fuori dal palazzo. Dobbiamo tornare ai tempi di Razzi, Scilipoti e la pattuglia dei cosiddetti responsabili per trovare un Berlusconi alla caccia grossa di parlamentari, con tutti i contorni di pettegolezzi, promesse e bisbigli che sono il sale della politica romana. Allora cadde, adesso cerca un’altra ascesa a cui è bene prestare attenzione visto che la partita si gioca solo in Parlamento e nella platea degli elettori il centrosinistra è ancora più minoranza, grazie ai rappresentanti delle Regioni, e 113 solo i componenti dei Gruppi misti per lo più senza una casa per essere rieletti nel prossimo Parlamento decisamente più snello. E così mentre Amato, Cartabia, Casini e Veltroni tentennano, Berlusconi oggi lancia la sua fuga per il Colle rilanciando il governo Draghi “fino al 2023. E anche oltre”. E si è attaccato al telefono. E poco importa se ha già 85 anni e sia pieno di malanni, perché il ticket: Silvio al Colle e Mario al governo sarebbe il sogno dei liberisti italiani, un po’ bordello e un po’ purgatorio. E poi fa proprio pendent con quel ritorno agli anni 90, alle privatizzazioni, alla diminuzione delle tasse, e alla società guidata dai ricchi, che in fondo accomuna i due. L’uscita dal berlusconismo non è solo un problema per il centrosinistra, lo è altrettanto per liberali, conservatori e forse anche per i liberisti. Solo che potrebbero tenersi Silvio e continuare a sperare che questo non sia un paese per giovani, Grete e redditi di cittadinanza.

Chiesto il processo per 108 persone per i pestaggi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere

Tutta la catena di comando e buona parte degli agenti coinvolti nei pestaggi. Per la mattanza nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, del 6 aprile 2020, la procura ha chiesto il processo per 108 persone. Si tratta di agenti e funzionari della polizia penitenziaria. I reati contestati a vario titolo sono quelli di tortura, lesioni, abuso di autorità, falso in atto pubblico e cooperazione nell’omicidio colposo di un detenuto algerino. L’udienza preliminare si terrà il 15 dicembre. Si costituirà parte civile anche il garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello che fu tra i primi a denunciare le violenze. Lo scandalo però non esplose finché non vennero diffusi i video dei pestaggi dai giornali. Sentiamo Ciambriello ai nostri microfoni:


 

Allerta arancione in Sardegna, danni e allagamenti in tutta la Regione

Un ciclone mediterraneo si sta abbattendo in queste ore sulla Sardegna, dove è allerta arancione. Un uomo, un anziano di 80 anni, oggi è morto a Sant’Anna Arresi, nel sud dell’isola. È stato trascinato via dalla forza dell’acqua dopo essere sceso dalla sua auto che era rimasta bloccata. Altre quattro persone, quattro cacciatori, sono attualmente disperse nella zona di Sarrocch, in provincia di Cagliari. Danni e allagamenti si registrano in queste ore in tutto il sud della Sardegna. Anche nel capoluogo Cagliari si sono allagati scantinati, negozi, case. Molte strade sono state chiuse. Domani non si andrà a scuola. Non solo in Sardegna. Allerta arancione anche in Basilicata. Piogge e danni ci sono stati in Toscana, Liguria e in Puglia.

La stretta dell’Europa contro il COVID

La quarta ondata corre sempre più forte in Europa e molti Paesi introducono nuove misure restrittive per cercare di fermare il virus.
Da domani in Austria scatta il lockdown per i non vaccinati: riguarderà due milioni di persone, che potranno uscire di casa solo per andare al lavoro, fare la spesa o fare una passeggiata. Ieri l’Austria ha fatto registrare un nuovo record di casi, oltre tredicimila.
Grave anche la situazione in Germania, le autorità tedesche hanno comunicato poche ore fa i dati relativi alle ultime 24 ore: i tamponi positivi sono stati 33.500.
Spaventa il tasso di positività in Slovenia: 44,2% la percentuale dei test positivi sul totale di quelli effettuati, complice anche il basso numero di vaccinati, poco più del 54% della popolazione.
Il Belgio sta pensando di introdurre l’obbligo vaccinale, dopo aver fatto retromarcia sulle mascherine obbligatorie e sul Green Pass.
E ieri in Olanda sono entrate in vigore nuove misure a causa dell’elevato numero dei posti occupati in terapia intensiva. Violenti scontri si sono verificati all’Aia dopo l’annuncio dei nuovi provvedimenti, 13 in totale le persone fermate dalla polizia, che è anche ricorsa all’uso degli idranti contro i manifestanti.
Per capire meglio cosa sta succedendo nei Paesi Bassi e la natura di queste restrizioni, abbiamo intervistato il giornalista olandese Marteen Von Aalderen:


 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

L’andamento della pandemia in Italia. Il trend è da giorni in crescita. Nelle ultime 24 ore sono stati accertati circa 7.500 contagi e 36 morti. Il tasso di positività è all’1,7%. In aumento sia i ricoveri nei reparti ordinari che quelli in terapia intensiva. Oggi l’ospedale Galliera di Genova ha fatto sapere che il 100% dei posti in rianimazione è occupato da pazienti non vaccinati.
L’aumento dei casi italiani e la quarta ondata di COVID che sta colpendo l’Europa preoccupano le autorità sanitarie. Tuttavia, diversi esponenti del governo oggi hanno cercato di rassicurare in vista del Natale e sul fatto che non si arriverà a un lockdown, come invece già accade in altri paesi. Lo ha fatto oggi Luigi Di Maio: “Per lasciare aperto il Paese faremo tutto quello che ci dice la comunità scientifica”, ha detto il ministro degli Esteri. Indicazioni simili, su un Natale senza divieti, sono arrivate anche dal sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri e dal consigliere del ministero della Salute Walter Ricciardi.
In questi giorni si parla di nuove misure per arginare l’aumento dei casi. Tra queste c’è quella di legare il Green Pass alla terza dose del vaccino. Lo stesso Ricciardi oggi ha suggerito di far scadere la certificazione verde a chi dovesse rifiutare l’iniezione booster. Cosa dunque stanno pensando di fare il governo e il Comitato tecnico scientifico? Lo abbiamo chiesto a Sandra Zampa, responsabile Salute del Pd, anche lei vicina al ministro della Salute Speranza:

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