Approfondimenti

L’incendio nella discoteca spagnola, lo scontro Crosetto, Tajani e Scholz e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di domenica 1 ottobre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. In Spagna c’è stata una strage in un incendio che ha coinvolto diverse discoteche a Murcia. Anche oggi due ministri del governo italiano hanno attaccato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Il presidente degli Stati uniti Joe Biden ha promesso che il sostegno del suo paese all’Ucraina continuerà. Il presidente dell’Emilia-Romagna e del Pd Stefano Bonaccini ha commentato il taglio di due terzi del finanziamento destinato alla cura del Sacrario di Marzabotto.

Spagna, tredici vittime nell’incendio di una discoteca a Murcia

In Spagna c’è stata una strage in un incendio che ha coinvolto diverse discoteche a Murcia, nel sudest del paese. Almeno 13 persone sono morte e ce ne sono altre disperse, dopo lo spegnimento delle fiamme terminato stamattina. Da Madrid il servizio del nostro collaboratore Giulio Maria Piantadosi


 

Migranti, Crosetto e Tajani contro il cancelliere tedesco Scholz

Anche oggi due ministri del governo italiano hanno attaccato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Il ministero della difesa Guido Crosetto ha detto che Scholz chiudi i confini tedeschi ma agevola il trasporto dei migranti in Italia. Il riferimento è all’annuncio del cancelliere tedesco di voler rafforzare i controlli alla frontiera con l’Austria, la Svizzera e la Repubblica Ceca.
L’altro ministero italiano che anche oggi ha criticato la Germania è quello degli esteri Antonio Tajani. “Vorremmo capire qual è la posizione tedesca, non è chiaro quello che dicono. I migranti che vogliono andare in Germania non li devono mandare in Italia” ha detto Tajani. Nel governo tedesco ci sono divisioni tra il cancelliere Scholz e la ministra degli esteri Annalena Baerbock dei Verdi, su posizioni più favorevoli all’accoglienza degli immigrati.
Domani in Europa ci sarà un nuovo round sulla gestione dei migranti. Si riunirà il Coreper, il comitato che riunisce i 27 ambasciatori, che potrebbe dare il via libera all’accordo europeo dal quale si era tirata indietro l’Italia venerdì scorso.
Uno dei fronti caldi nei prossimi giorni sarà il confine con la Francia, dove aumentano i migranti e i controlli della polizia francese.
La onlus Rainbow4Africa denuncia respingimenti con caccia all’uomo nei boschi della Val Susa, anche con i droni.

 

Il sostegno Statunitense all’Ucraina continuerà

Il presidente degli Stati uniti Joe Biden ha promesso che il sostegno del suo paese all’Ucraina continuerà: “Non la abbandoneremo, voglio dire a Kiev e ai nostri alleati europei che possono contare su di noi” ha dichiarato dopo l’approvazione della legge che ha evitato lo shutdown, il blocco di attività e stipendi legati al governo federale. Il Partito democratico ha ottenuto che il provvedimento non contenesse tagli alla spesa sociale, come invece chiedevano i repubblicani, ma ha dovuto rinunciare a circa 6 miliardi di nuovi aiuti all’Ucraina che l’amministrazione Biden avrebbe voluto. Un’altra brutta notizia per le autorità di Kiev è arrivata dalla Slovacchia, con la vittoria alle elezioni di ieri del candidato filorusso Robert Fico. Abbiamo intervistato Daniele Stasi, studioso di dottrine politiche ed esperto di est Europa.


 

Il taglio ai fondi destinati alla cura del Sacrario di Marzabotto

“Sbagliato e inaccettabile”. Il presidente dell’Emilia-Romagna e del Pd Stefano Bonaccini ha commentato così il taglio di due terzi del finanziamento destinato alla cura del Sacrario di Marzabotto, sull’Appennino bolognese, taglio denunciato dalla sindaca Valentina Cuppi, che ha accusato il ministero della difesa durante la commemorazione del 79° anniversario dell’eccidio nazista in cui furono uccise centinaia di civili. “Ad una nostra richiesta sul perché è stato deciso di ridurre i fondi – ha detto Cuppi – ci è stato risposto che le attuali dotazioni finanziarie non consentono maggiori contributi”. Anna Cocchi è la presidente della sezione bolognese dell’Anpi, l’associazione dei partigiani.

Nel tardo pomeriggio è arrivata la risposta del ministro della difesa Guido Crosetto: “Nell’ansia della sinistra di dimostrare che pericolosi fascisti sono al potere, il sindaco del Pd di Marzabotto prima si dimentica di chiedere i fondi per il Sacrario. Poi li chiede in ritardo. Poi urla che li abbiamo tagliati. I fondi ci sono e ci saranno” ha detto il politico di Fratelli d’Italia.
 

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    Violenza stradale, numeri un po' in calo. Il rimedio: l’educazione e diminuire la velocità

    L’Istat ha pubblicato i report sugli scontri stradali, su base regionale (relativi al 2024) e anche alcuni dati sui primi sei mesi di quest’anno. Ci sono meno feriti e meno vittime sulle strade, anche se i numeri restano ancora drammaticamente elevati. Secondo l’Istituto di Statistica nel primo semestre del 2025 i morti sono stati 1310 (si parla di morti per scontri stradali se il decesso avviene entro 30 giorni dall’evento, quindi sono escluse le persone che muoiono, nonostante la causa siano le conseguenze dello scontro, oltre quel limite temporale) contro i 1406 dello stesso periodo dell’anno precedente. I feriti sono stati 111090, anche in questo caso in calo rispetto al 2024, quando erano stati 112428. Gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono il dimezzamento del numero di vittime e feriti gravi entro il 2030 rispetto all’anno di riferimento, che è il 2019. In Italia al momento registriamo una diminuzione del 4,5% (in Lombardia del 12,6). Bisogna ancora fare molto per riuscire a raggiungere l’obiettivo. Uno degli aspetti fondamentali, oltre la diminuzione della velocità, è l’incremento dell’educazione stradale. Stefano Guarnieri, padre di Lorenzo, morto nel 2010 a causa di un omicidio stradale a Firenze ha fondato l’associazione Lorenzo Guarnieri, che da anni si impegna a portare avanti un discorso di educazione. Alessandro Braga lo ha intervistato nella trasmissione Tutto Scorre.

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    Nubi sull'università italiana: si moltiplicano le adesioni alle università private telematiche, mentre alle statali il governo Meloni taglia i fondi. Ospite l'economista Gianfranco Viesti. E poi, il caso Raiplay Sound, la censura nei confronti di un podcast – prima autorizzato e poi annullato - sulla storia di Margherita Cagol, una delle fondatrici delle Brigate rosse. A Pubblica Nicola Attadio, uno degli autori insieme al giornalista Paolo Morando e al musicista Matteo Portelli.

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