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Renzi domina un Pd debole e senza alternative

Matteo Renzi e Maurizio Martina

Il sistema politico è diventato proporzionale ma i partiti si comportano ancora come se ci fosse il maggioritario” afferma ai microfoni di Radio Popolare il senatore del Pd Alessandro Alfieri, vicino a Renzi come quasi tutti i rappresentanti del partito democratico a Palazzo Madama.

Anche Renzi si comporta come se ci fosse il maggioritario e, in più, si comporta da forza autonoma dentro al suo partito. Il passaggio più significativo del discorso di ieri in televisione, è stato quello dove ha spiegato di contare su quasi tutti i senatori. ‘Senza di me non si va da nessuna parte‘.

A questo punto la direzione del Pd del 3 maggio non aprirà nemmeno la discussione su un dialogo col Movimento 5 Stelle ma potrebbe diventare il luogo di uno scontro.

Il segretario reggente Maurizio Martina è molto arrabbiato e sul punto di dimettersi ed è comprensibile.

La sua linea è stata sconfessata, fatta a pezzi e ora il suo ruolo politico ha perso qualsiasi capacità di azione autonoma. A meno di una reazione del Pd che appare improbabile al momento. “E’ impossibile guidare un partito in queste condizioni” ha detto Martina.

Sconfitto al referendum costituzionale, sconfitto alle elezioni politiche, dimessosi dalla segreteria, Renzi continua a determinare le sorti del suo partito e non solo perché la maggioranza dei parlamentari sono dalla sua parte. Le maggioranze possono cambiare. La forza di Renzi sta anche nella debolezza dei suoi avversari, i quali soffrono di una crisi di credibilità non inferiore a quella del senatore di Rignano e appaiono incapaci di proporre una vera alternativa forte agli occhi degli iscritti e poi, in prospettiva, degli italiani.

Matteo Renzi e Maurizio Martina

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    Luigi Ambrosio
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    1) “Il mondo non deve lasciarsi ingannare: a Gaza il genocidio non è finito”. Il nuovo rapporto di Amnesty International ci chiede di non voltare la faccia dall’altra parte. (Riccardo Noury - Amnesty Italia) 2) Negligenza e corruzione. Cosa c’è dietro l’incendio del complesso residenziale di Hong Kong costato la vita a decine di persone. (Ilaria Maria Sala, giornalista e scrittrice) 3) Stati Uniti, l’attacco di Washington potrà avere effetti a lungo termine sulle politiche migratorie dell’amministrazione Trump e sulla vita di migliaia di migranti. (Roberto Festa) 4) Francia, dall’estate 2026 torna il servizio militare volontario. Il presidente Macron ha annunciato oggi quello che sembra più che altro un segnale politico e strategico. (Francesco Giorgini) 5) Spagna, una marea di studenti e professori in piazza a Madrid contro i tagli alle università pubbliche. La regione della capitale, guidata dalla destra, è quella che spende meno per gli studenti in tutto il paese. (Giulio Maria Piantedosi) 6) World Music. Entre Ilhas, l’album che celebra diversità e affinità musicali degli arcipelaghi della Macaronesia. (Marcello Lorrai)

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    L’Orizzonte - 27-11-2025

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    A oltre un mese dall’annuncio del cessate il fuoco nella striscia di Gaza, le autorità israeliane stanno ancora commettendo il crimine di genocidio nei confronti della popolazione palestinese. Un nuovo rapporto di Amnesty International, che contiene un’analisi giuridica del genocidio in atto e testimonianze di abitanti della Striscia di Gaza e di personale medico e umanitario, evidenzia come Israele stia continuando a sottoporre deliberatamente la popolazione della Striscia a condizioni di vita volte a provocare la sua distruzione fisica, senza alcun segnale di un cambiamento nelle loro intenzioni. Martina Stefanoni ne ha parlato con Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia.

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    Poveri ma belli di giovedì 27/11/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Stuart Murdoch: "Il mio primo romanzo non è una biografia, ma racconta la mia storia e la storia della mia malattia"

    Il leader dei Belle & Sebastian racconta "L'impero di nessuno", il suo libro d'esordio, ai microfoni di Volume. Un libro che lui stesso definisce di autofiction: "La maggior parte delle cose che accadono a Stephen, il protagonista, sono successe anche a me". 10 anni fa, Murdoch aveva scritto una canzone con il medesimo titolo: "Il romanzo tocca gli stessi temi: Stephen ha un'amica del cuore, Carrie, entrambi hanno la stessa malattia e si sostengono e ispirano a vicenda". La malattia è l'encefalomielite mialgica: "Mentre scrivevo immaginavo il mio pubblico, e il mio pubblico era il gruppo di supporto per l’encefalomielite che frequentavo negli anni Novanta. Immaginavo di scrivere per loro, e questo mi ha aiutato a trovare il tono giusto". Ascolta l'intervista di Niccolò Vecchia a Stuart Murdoch.

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    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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