Approfondimenti

Il 7,6% degli italiani è povero

Se per poveri si intendono coloro che non hanno le risorse per vivere in maniera minimamente accettabile, questa fascia di popolazione – dall’inizio della crisi economica – è aumentata in Italia in modo esponenziale. Da un milione e 800mila persone nel 2007 si è passati a 4 milioni e 600mila nel 2015, il 7,6 per cento dell’intera popolazione.

Sono i dati del rapporto della Caritas sulla povertà in Italia che disegna un quadro di difficoltà economiche e di disagio sociale che attraversa tutti i settori della società. Questo è il dato più allarmante dell’intero rapporto. La povertà non colpisce solo il Sud, solo le famiglie di anziani o con molti figli, o con disoccupati, ma anche settori meno vulnerabili: famiglie del Centro Nord, con uno o due figli soltanto; famiglie giovani e con persone che hanno un lavoro ma evidentemente con un reddito così basso da non riuscire a vivere in maniera accettabile.

La Caritas chiede che ci sia un intervento strutturale del governo: “L’Italia – scrive nel rapporto – è l’unico Paese con la Grecia che non ha misure nazionali universalistiche contro la povertà assoluta“, ossia l’indigenza vera e propria, per arrivare a uno standard – lo definisce l’Istat – minimamente accettabile, legato all’alimentazione, alla cura della persona, intesa come spese per curarsi dalle malattie, e per l’affitto di una casa. Condizioni minime per una famiglia, che quindi in questi anni sono scese di livello.

La Caritas riconosce che alcune misure nelle ultime leggi di stabilità sono state prese, con il reddito di inclusione che comprende anche la disoccupazione prevista dalla Legge Fornero. Un piano che arriverebbe a due miliardi di euro ma che coprirebbe, secondo la Caritas, solo il 35 per cento della popolazione coinvolta in questa fascia di povertà.

Al Senato deve essere approvato in via definitiva nelle prossime settimane il disegno di legge povertà, misure che il governo definisce come “reddito di inclusione”, ma che per l’opposizione dei Cinque stelle non equivale al reddito di cittadinanza che hanno sempre richiesto.

Sono stati stanziati 600 milioni per il 2016 e un miliardo per il 2017-2018. L’obiettivo è di arrivare a un sostegno strutturale per un milione di persone, ma condizionato alla prova di indigenza attraverso l’Isee e alla partecipazione a un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa.

L’importo dovrebbe essere riconosciuto anche agli stranieri che risiedono in Italia da almeno un paio d’anni. La precedenza andrà alle categorie più svantaggiate: famiglie con disabili gravi o disoccupati con più di 55 anni di età. L’importo dovrebbe arrivare a 400 euro mensili per famiglia, una cifra e una platea che per la Caritas non sono ancora sufficienti.

  • Autore articolo
    Anna Bredice
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 18/09 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 18/09 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 18/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 18/09/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Cult di giovedì 18/09/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 18-09-2025

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 18/09/2025

    Pubblica, mezz’ora al giorno di incontri sull’attualità e le idee con Raffaele Liguori

    Pubblica - 18-09-2025

  • PlayStop

    A come Africa di giovedì 18/09/2025

    a cura di Sara Milanese

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 18-09-2025

  • PlayStop

    Come voleva Silvio, la separazione delle carriere è legge

    Il Senato approva in seconda lettura la riforma della giustizia della destra. Per Meloni serve a "liberare la magistratura da quella degenerazione correntizia", mentre Antonio Tajani parla di "battaglia storica fatta non per Berlusconi, che ci guarda da lassù, ma per ogni cittadino italiano". In primavera il referendum confermativo della riforma. I magistrati si preparano a mobilitarsi per il “no”. Per le opposizioni lo scopo finale della riforma è mettere la magistratura inquirente sotto il controllo politico del governo. Sul modello Trump. Ai nostri microfoni il Vicepresidente dell’Associazione nazionale magistrati, Marcello De Chiara: “Questa riforma cambierà l'assetto costituzionale del nostro Paese di fatto introducendo un quarto potere". Lo scopo finale della riforma non è togliere potere ai PM ma metterlo sotto il controllo politico per farlo diventare strumento delle politiche del governo. Come già fa Trump negli USA. L’intervista di Claudio Jampaglia e Cinzia Poli.

    Clip - 18-09-2025

  • PlayStop

    CARLO ROVELLI - IL VOLO DI FRANCESCA

    CARLO ROVELLI - IL VOLO DI FRANCESCA - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 18-09-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 18/09/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 18-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 18/09/2025

    Separazione delle carriere in approvazione in seconda lettura oggi in Parlamento, la maggioranza porta a compimento la riforma della giustizia che voleva Berlusconi e l’Anm si prepara al referendum per dire "no" come ci racconta Marcello De Chiara vicepresidente dell'Associazione nazionale magistrati. il 21 settembre è giornata internazionale della pace e Filomena Grasso presidente degli scout Cngei ci presenta il progetto "La pace non si scioglie" che consegnerà 21 nodi ad altrettante ambasciate. Francesco Giorgini ci racconta la giornata di sciopero generale in Francia con manifestazioni e proteste un avviso al governo che non c'è.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 18-09-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 18/09/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 18-09-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 18/09/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 18-09-2025

Adesso in diretta